Questa tesi si pone come obiettivo l’individuazione delle peculiarità dell’immagine cinematografica dei film di Paolo Sorrentino in relazione ai contenuti articolati ed alla struttura della narrazione. Nasce da una profonda fascinazione del tutto personale e vuole sottolineare l’aspetto autoriale del prodotto cinematografico, sintesi delle sensibilità di due personaggi chiave: la mente del regista-sceneggiatore campano e l’occhio dell’operatore-cinematographer Luca Bigazzi. Per arrivare a delineare le colonne portanti di tale poetica visiva, innanzitutto l’analisi trova i propri fondamenti nella riflessione sul medium filmico. Nello specifico, vengono presi in considerazione le caratteristiche dell’immagine fotografica alla base del film ed il rapporto di questa con la realtà rappresentata. Il passo successivo è quello di tracciare i contorni delle figure professionali che a livello pratico contribuiscono maggiormente alla creazione di tali immagini, focalizzando l’attenzione su regia e fotografia. Entrambi i campi sono esplorati passandone in rassegna per sommi capi l’evoluzione storica e cercando di delimitarne una gamma di possibili relazioni: centro di interesse, infatti, è il processo di traduzione che porta il pensiero di partenza a manifestarsi nella veste visibile del fotogramma. Una volta conclusa questa introduzione storico-teorica, la riflessione entra nel vivo del caso specifico e si focalizza sui film oggetto d’analisi: di essi si evidenziano le ricorrenti caratteristiche visive in rapporto ai messaggi veicolati. L’immagine cinematografica è dunque valutata in rapporto alla visione del mondo sottesa ed al processo della sua esplicitazione. Si arriva così al cuore del discorso: la poetica visiva frutto dell’espressione personale delle figure chiave di Sorrentino e Bigazzi.
Solo un trucco. Le immagini del cinema di Paolo Sorrentino
LARI, STEFANO
2013/2014
Abstract
Questa tesi si pone come obiettivo l’individuazione delle peculiarità dell’immagine cinematografica dei film di Paolo Sorrentino in relazione ai contenuti articolati ed alla struttura della narrazione. Nasce da una profonda fascinazione del tutto personale e vuole sottolineare l’aspetto autoriale del prodotto cinematografico, sintesi delle sensibilità di due personaggi chiave: la mente del regista-sceneggiatore campano e l’occhio dell’operatore-cinematographer Luca Bigazzi. Per arrivare a delineare le colonne portanti di tale poetica visiva, innanzitutto l’analisi trova i propri fondamenti nella riflessione sul medium filmico. Nello specifico, vengono presi in considerazione le caratteristiche dell’immagine fotografica alla base del film ed il rapporto di questa con la realtà rappresentata. Il passo successivo è quello di tracciare i contorni delle figure professionali che a livello pratico contribuiscono maggiormente alla creazione di tali immagini, focalizzando l’attenzione su regia e fotografia. Entrambi i campi sono esplorati passandone in rassegna per sommi capi l’evoluzione storica e cercando di delimitarne una gamma di possibili relazioni: centro di interesse, infatti, è il processo di traduzione che porta il pensiero di partenza a manifestarsi nella veste visibile del fotogramma. Una volta conclusa questa introduzione storico-teorica, la riflessione entra nel vivo del caso specifico e si focalizza sui film oggetto d’analisi: di essi si evidenziano le ricorrenti caratteristiche visive in rapporto ai messaggi veicolati. L’immagine cinematografica è dunque valutata in rapporto alla visione del mondo sottesa ed al processo della sua esplicitazione. Si arriva così al cuore del discorso: la poetica visiva frutto dell’espressione personale delle figure chiave di Sorrentino e Bigazzi.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/95281