The debate about vacant areas in city centres has been involved Berlin too, in its representative zones such as Island of the Museums. With the background of the competition for the reconstruction of the Berlin Palace displaced on ex-former GDR People’s Parliament’s site, the design becomes a part of the contemporary debate on the renewal of vacant areas in the city centre. Starting from the archetype of open space as representative of a community, here assumed as the Agorà-square, the design considers urban architecture as in-between infrastructure and public space. This includes socially sustainable urban elements such as transit areas, waterways, and landscaping which together from the XVII century fabric of Berlin (Dorotheenstadt) and its Soviet urbanism (Alexanderplatz). Of primary importance to the design is establishing new connections between slow and fast mobility by connecting networks and creating levels within the Museum Island. Alongside the River Spree the design re-arranges the empty footprint of the previous building considering the void as the main element to shape a public compound, even better an Agorà-square, with meeting places, libraries and renewal quays. These sequences between solids and voids allow fragile memories to be cast onto the present spaces.

Il dibattito riguardante i vuoti nei centri urbani ha interessato anche Berlino nelle sue zone più rappresentative quali l’Isola dei Musei. Avendo come background il concorso per la ricostruzione del Berlinershloss, situato nel sito precedentemente occupato dal Palazzo della GDR, il progetto si muove attraverso il dibattito contemporaneo riguardante la riqualificazioni dei vuoti urbani nel centro della capitale, al fine di definire il concetto di territorio urbano come spazio pubblico e hub infrastrutturale. Partendo dalla sostenibilità sociale applicata alle aree di interscambio e dall’archetipo dello spazio pubblico come rappresentativo di una comunità, qui assunta come Agorà-piazza, il progetto, si configura come commistione tra infrastruttura, spazio pubblico, acqua, terra, edifici della Berlino settecentesca e urbanistica sovietica. L’intervento ambisce a stabilire nuove connessioni tra la mobilità dolce e veloce connettendo le reti viarie e creando differenti livelli di transito all’interno dell’isola dei musei. Lungo il fiume Spree inoltre, il progetto riordina il vuoto lasciato dagli edifici precedenti considerandolo come elemento principale per la definizione formale degli spazi pubblici, ancor meglio, un’Agorà-piazza con spazi d’incontro, biblioteche, banchine. Queste sequenze tra pieni e vuoti permettono alla memoria labile del luogo di essere riproposta negli spazi progettati.

Das steinerne Knossos : design for an Agorà square in Berlin

CAMPISI, FEDERICO;DOGLIO, MARIA GRAZIA
2013/2014

Abstract

The debate about vacant areas in city centres has been involved Berlin too, in its representative zones such as Island of the Museums. With the background of the competition for the reconstruction of the Berlin Palace displaced on ex-former GDR People’s Parliament’s site, the design becomes a part of the contemporary debate on the renewal of vacant areas in the city centre. Starting from the archetype of open space as representative of a community, here assumed as the Agorà-square, the design considers urban architecture as in-between infrastructure and public space. This includes socially sustainable urban elements such as transit areas, waterways, and landscaping which together from the XVII century fabric of Berlin (Dorotheenstadt) and its Soviet urbanism (Alexanderplatz). Of primary importance to the design is establishing new connections between slow and fast mobility by connecting networks and creating levels within the Museum Island. Alongside the River Spree the design re-arranges the empty footprint of the previous building considering the void as the main element to shape a public compound, even better an Agorà-square, with meeting places, libraries and renewal quays. These sequences between solids and voids allow fragile memories to be cast onto the present spaces.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
1-ott-2014
2013/2014
Il dibattito riguardante i vuoti nei centri urbani ha interessato anche Berlino nelle sue zone più rappresentative quali l’Isola dei Musei. Avendo come background il concorso per la ricostruzione del Berlinershloss, situato nel sito precedentemente occupato dal Palazzo della GDR, il progetto si muove attraverso il dibattito contemporaneo riguardante la riqualificazioni dei vuoti urbani nel centro della capitale, al fine di definire il concetto di territorio urbano come spazio pubblico e hub infrastrutturale. Partendo dalla sostenibilità sociale applicata alle aree di interscambio e dall’archetipo dello spazio pubblico come rappresentativo di una comunità, qui assunta come Agorà-piazza, il progetto, si configura come commistione tra infrastruttura, spazio pubblico, acqua, terra, edifici della Berlino settecentesca e urbanistica sovietica. L’intervento ambisce a stabilire nuove connessioni tra la mobilità dolce e veloce connettendo le reti viarie e creando differenti livelli di transito all’interno dell’isola dei musei. Lungo il fiume Spree inoltre, il progetto riordina il vuoto lasciato dagli edifici precedenti considerandolo come elemento principale per la definizione formale degli spazi pubblici, ancor meglio, un’Agorà-piazza con spazi d’incontro, biblioteche, banchine. Queste sequenze tra pieni e vuoti permettono alla memoria labile del luogo di essere riproposta negli spazi progettati.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/95501