Il presente lavoro è basato sull’attività diagnostica e di rilievo effettuata sulla Chiesa di San Biagio a L’Aquila e su alcune murature selezionate fra gli edifici di Onna e Tempera, in seguito al sisma che il 6 aprile del 2009 ha colpito l’Abruzzo. Il Politecnico di Milano, con la cooperazione di altri atenei d’Italia, ha dato il proprio supporto tecnico-conoscitivo nella fase di rilievo e valutazione dei danni, proponendo una tecnica di riparazione da applicare ai manufatti danneggiati: l’iniezione di miscele. L’esperienza maturata nel campo del consolidamento di murature dissestate ha portato, infatti, ad affermare la validità di tale pratica. A tal proposito è stata però appurata l’esigenza di un’analisi preliminare delle tecniche costruttive e delle caratteristiche dei materiali impiegati nelle murature sottoposte a consolidamento strutturale. Attraverso l’applicazione di questa metodologia d’indagine, la tesi si pone come obiettivo lo studio delle tessiture murarie sia dell’edilizia minore che dell’edilizia monumentale. Come caso studio dell’edilizia minore sono stati scelti i paesi di Onna e Tempera, due dei centri più colpiti della provincia aquilana; mentre per l’edilizia monumentale la chiesa di S. Biagio d’Amiternum, facente parte di un contratto di ricerca del Politecnico di Milano. La scelta di questi due casi così diversi vuole mettere a confronto una tipologia edilizia caratterizzata da materiali più poveri e tecniche costruttive meno elaborate, e il monumento che presenta nei materiali e nelle tecniche livelli qualitativi maggiori, al fine di evidenziare le differenze nel tipo di approccio diagnostico.
Diagnosi e consolidamento di murature danneggiate dal sisma : analisi delle tecniche costruttive e della qualità muraria e verifiche di iniettabilità. Due casi a confronto : Onna e Tempera e la chiesa di S.Biagio d'Amiternum
CASELLI, ERIKA;COSTANTINI, LORENZO;VERDERIO, DANIELE
2009/2010
Abstract
Il presente lavoro è basato sull’attività diagnostica e di rilievo effettuata sulla Chiesa di San Biagio a L’Aquila e su alcune murature selezionate fra gli edifici di Onna e Tempera, in seguito al sisma che il 6 aprile del 2009 ha colpito l’Abruzzo. Il Politecnico di Milano, con la cooperazione di altri atenei d’Italia, ha dato il proprio supporto tecnico-conoscitivo nella fase di rilievo e valutazione dei danni, proponendo una tecnica di riparazione da applicare ai manufatti danneggiati: l’iniezione di miscele. L’esperienza maturata nel campo del consolidamento di murature dissestate ha portato, infatti, ad affermare la validità di tale pratica. A tal proposito è stata però appurata l’esigenza di un’analisi preliminare delle tecniche costruttive e delle caratteristiche dei materiali impiegati nelle murature sottoposte a consolidamento strutturale. Attraverso l’applicazione di questa metodologia d’indagine, la tesi si pone come obiettivo lo studio delle tessiture murarie sia dell’edilizia minore che dell’edilizia monumentale. Come caso studio dell’edilizia minore sono stati scelti i paesi di Onna e Tempera, due dei centri più colpiti della provincia aquilana; mentre per l’edilizia monumentale la chiesa di S. Biagio d’Amiternum, facente parte di un contratto di ricerca del Politecnico di Milano. La scelta di questi due casi così diversi vuole mettere a confronto una tipologia edilizia caratterizzata da materiali più poveri e tecniche costruttive meno elaborate, e il monumento che presenta nei materiali e nelle tecniche livelli qualitativi maggiori, al fine di evidenziare le differenze nel tipo di approccio diagnostico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/9602