Big Bang disruption : analisi dei fattori di contesto e delle determinanti che rendono dirompente una innovazione

In recent years the occurrence of continuous Disruptive phenomena brought Larry Downes and Paul Nunes to coin the term Big Bang Disruption, referring to all the Disruptive Innovations having the power to destabilize the already well established businesses. Starting from the “Disruptive Innovation Theory” of Clayton M. Christensen, they realized that the high frequency of Disruptive technologies can not only change the existing market conditions, but it can also give the power to new or emerging markets to destroy the existing ones and, with them, the many correlated businesses. Big Bang Disruptors are all of those Disruptive Innovations that, at the time of their creation, are simultaneously better, much less expensive and more customizable than products/services with whom they compete. For this reason, they can temporarily alter the existing market conditions and can destabilize mature industries in record time, leaving the executives and their partners stunned and, very soon, devastated. In this discussion, the Big Bang Disruption model has been given for established, characterized by solid foundations that could give it a real validity in the academic management studies. Starting from the analysis of several Big Bang Disruption phenomena, that shocked different mature markets, we try to figure out similar and common conditions in different industries, which could have encouraged these effects. Once demonstrated the consistency of those variables, it would be possible to consider them as a necessary condition for the Big Bang phenomenon to take place.

Negli anni recenti il manifestarsi di continui fenomeni Disruptive ha portato Larry Downes e Paul Nunes a coniare il termine Big Bang Disruption, riferendosi a tutte quelle innovazioni dirompenti che hanno il potere di destabilizzare business già consolidati. Partendo dalla “Teoria della Disruptive Innovation” di Clayton M. Christensen, i due autori hanno compreso che l’elevata frequenza con cui si sviluppano le tecnologie Disruptive, non solo modifica condizioni di mercato esistenti, ma crea industrie nuove o emergenti che hanno il potere di distruggere quelle già consolidate. I Big Bang Disruptor sono tutte quelle innovazioni dirompenti che, al momento della loro creazione, sono migliori, meno costose e più personalizzabili dei prodotti/servizi contro i quali competono. Per questa ragione possono alterare temporaneamente equilibri di mercato esistenti e destabilizzare industrie mature in tempi record, lasciando gli executive e i loro partner attoniti e, molto presto, devastati. In questa trattazione si suppone che il fenomeno descritto da Downes e Nunes abbia una validità scientifica, tanto da classificarlo come nuovo paradigma negli studi di Innovation Management. Si parte da un’analisi di fenomeni Big Bang che hanno colpito diversi mercati consolidati. Passando poi in rassegna ciascun caso studio, si cercherà di capire se esistano variabili di contesto, con stesso grado di intensità nei differenti settori di business esaminati, che abbiano favorito in essi il verificarsi di tali fenomeni. Una volta confermata la comunanza di dette variabili, allora si potrebbe affermare, con un certo grado di ragionevolezza, che esse costituiscono una condizione necessaria affinché il fenomeno Big Bang possa manifestarsi.