Il nostro lavoro di tesi parte dalla consapevolezza di quanto sia importante per il territorio lombardo la presenza e la salvaguardia di tutti quegli elementi che compongono la matrice ecologica regionale, sia come fattore qualitativo territoriale, sia come naturale regolatore della crescita urbana. All’interno di questo scenario un ruolo prioritario è assunto dalla estesa regione dei laghi lombardi, caratterizzanti il paesaggio prealpino e luogo preposto ad accogliere flussi di turismo di vario genere. La stretta vicinanza con il contesto urbano milanese, e la felice collocazione geografica permettono ai bacini minori delle province di Como e Lecco di intercettare parte di questi flussi, offrendo un elevato grado di naturalità e servizi. Nella fattispecie i Laghi di Alserio, del Segrino, di Pusiano e di Annone, relazionati con emergenze quali il Parco Regionale della Valle del Lambro ed il Parco Regionale del Monte Barro, costituiscono una rete naturalistica alle porte di Milano, fortemente caratterizzata ed identificabile nel paesaggio morenico prealpino. Per contro, dall’analisi effettuata su tale porzione territoriale si è denotato come l’ambito del Lago di Annone, seppur riccamente coinvolto da influenze ecologiche di rilievo, sia ancora poco coinvolto in politiche e strategie di sviluppo che possano ottimizzare le risorse presenti. Preso in esame quest’ultimo bacino, si è cercato quindi di analizzare e proporre dapprima un piano strategico riguardante il waterfront complessivo, sulla base di principi cardine scaturiti dalle caratteristiche intrinseche del contesto. In un secondo momento è stato preso in esame un ambito localizzato particolarmente significativo, con tematiche e problematiche di diversa natura, quali la presenza di un’area degradata posta lungo la fascia costiera, un ambito poco vivibile a causa della presenza di barriere infrastrutturali, ma su cui insiste il passaggio di un corridoio ecologico. La nostra proposta sarà quella di garantire una completa riqualificazione funzionale dell’ambito considerato, favorendo la mobilità dolce, e ponendo idealmente a contatto il bacino del Lago di Annone con il Parco Regionale del Monte Barro.

Il lago di Annone. Una riqualificazione integrata tra waterfront e connessioni ecologiche

MISSAGLIA, PAOLO;LUCCHINI, MARCO
2009/2010

Abstract

Il nostro lavoro di tesi parte dalla consapevolezza di quanto sia importante per il territorio lombardo la presenza e la salvaguardia di tutti quegli elementi che compongono la matrice ecologica regionale, sia come fattore qualitativo territoriale, sia come naturale regolatore della crescita urbana. All’interno di questo scenario un ruolo prioritario è assunto dalla estesa regione dei laghi lombardi, caratterizzanti il paesaggio prealpino e luogo preposto ad accogliere flussi di turismo di vario genere. La stretta vicinanza con il contesto urbano milanese, e la felice collocazione geografica permettono ai bacini minori delle province di Como e Lecco di intercettare parte di questi flussi, offrendo un elevato grado di naturalità e servizi. Nella fattispecie i Laghi di Alserio, del Segrino, di Pusiano e di Annone, relazionati con emergenze quali il Parco Regionale della Valle del Lambro ed il Parco Regionale del Monte Barro, costituiscono una rete naturalistica alle porte di Milano, fortemente caratterizzata ed identificabile nel paesaggio morenico prealpino. Per contro, dall’analisi effettuata su tale porzione territoriale si è denotato come l’ambito del Lago di Annone, seppur riccamente coinvolto da influenze ecologiche di rilievo, sia ancora poco coinvolto in politiche e strategie di sviluppo che possano ottimizzare le risorse presenti. Preso in esame quest’ultimo bacino, si è cercato quindi di analizzare e proporre dapprima un piano strategico riguardante il waterfront complessivo, sulla base di principi cardine scaturiti dalle caratteristiche intrinseche del contesto. In un secondo momento è stato preso in esame un ambito localizzato particolarmente significativo, con tematiche e problematiche di diversa natura, quali la presenza di un’area degradata posta lungo la fascia costiera, un ambito poco vivibile a causa della presenza di barriere infrastrutturali, ma su cui insiste il passaggio di un corridoio ecologico. La nostra proposta sarà quella di garantire una completa riqualificazione funzionale dell’ambito considerato, favorendo la mobilità dolce, e ponendo idealmente a contatto il bacino del Lago di Annone con il Parco Regionale del Monte Barro.
DI MARINO, MINA
ARC I - Facolta' di Architettura e Società
20-dic-2010
2009/2010
Tesi di laurea Magistrale
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