Il progetto S.U.E. (Strategia Urbana Evolutiva) nasce come un tentativo di risposta all’emergenza abitativa post-catastrofe. L’idea di base fonda le sue radici sulla riconsiderazione del termine emergenza, non più legato solamente al concetto di soccorso ma piuttosto alla possibilità di un miglioramento sostanziale delle condizioni di vita per le popolazioni colpite da catastrofe, in una nuova ottica di sviluppo urbano, capace di concepire l’evoluzione del campo di accoglienza a futuro villaggio o conglomerato urbano. L’identificazione di un contesto di intervento che permettesse di collocare concretamente le ipotesi progettuali in una reale situazione di crisi è stato il primo e fondamentale passo. L’area individuata è stata quella della Repubblica delle Filippine, villaggio di Anibong, colpito dalla furia del tifone Haiyan nel novembre 2013. Prima di iniziare a proporre le possibili strategie di progetto si è deciso di suddividere l’arco temporale post-emergenza in tre fasi (1_ Fase di emergenza acuta , 2_ Fase di transizione, 3_ Fase di ricostruzione) così da comprendere adeguatamente lo sviluppo e le dinamiche di intervento. In merito alle strategie di progetto si è pensato di operare sia su scala urbana, con attuazioni mirate alla salvaguardia della sicurezza per la popolazione locale da possibili e nuovi eventi naturali catastrofici e con l’introduzione di nuove infrastrutture, sia su scala architettonica con lo sviluppo del “modulo abitativo evolutivo” e con nuovi servizi pubblici. Il progetto vedrà nello specifico l’attivazione di quattro layer (1_ Sistema abitativo, 2_ Sistema infrastrutturale, 3_ Attività economiche, 4_ Spazi pubblici) che si accenderanno in maniera differente a seconda delle varie fasi post-emergenza. Questi livelli hanno l’obiettivo di organizzare in maniera chiara e precisa il periodo successivo all’evento catastrofico andando a considerare le varie fasi come un percorso unitario ed evolutivo. Il progetto S.U.E. si prefigge in questo modo di sviluppare una sorta di nuovo “modus operandi” capace di considerare tutte le possibili esigenze di una popolazione che si trova a ripartire da “zero”.

S.U.E. : strategia urbana evolutiva. Un approccio sostenibile in risposta all'emergenza abitativa post-catastrofe

BIFFI, MARCO
2013/2014

Abstract

Il progetto S.U.E. (Strategia Urbana Evolutiva) nasce come un tentativo di risposta all’emergenza abitativa post-catastrofe. L’idea di base fonda le sue radici sulla riconsiderazione del termine emergenza, non più legato solamente al concetto di soccorso ma piuttosto alla possibilità di un miglioramento sostanziale delle condizioni di vita per le popolazioni colpite da catastrofe, in una nuova ottica di sviluppo urbano, capace di concepire l’evoluzione del campo di accoglienza a futuro villaggio o conglomerato urbano. L’identificazione di un contesto di intervento che permettesse di collocare concretamente le ipotesi progettuali in una reale situazione di crisi è stato il primo e fondamentale passo. L’area individuata è stata quella della Repubblica delle Filippine, villaggio di Anibong, colpito dalla furia del tifone Haiyan nel novembre 2013. Prima di iniziare a proporre le possibili strategie di progetto si è deciso di suddividere l’arco temporale post-emergenza in tre fasi (1_ Fase di emergenza acuta , 2_ Fase di transizione, 3_ Fase di ricostruzione) così da comprendere adeguatamente lo sviluppo e le dinamiche di intervento. In merito alle strategie di progetto si è pensato di operare sia su scala urbana, con attuazioni mirate alla salvaguardia della sicurezza per la popolazione locale da possibili e nuovi eventi naturali catastrofici e con l’introduzione di nuove infrastrutture, sia su scala architettonica con lo sviluppo del “modulo abitativo evolutivo” e con nuovi servizi pubblici. Il progetto vedrà nello specifico l’attivazione di quattro layer (1_ Sistema abitativo, 2_ Sistema infrastrutturale, 3_ Attività economiche, 4_ Spazi pubblici) che si accenderanno in maniera differente a seconda delle varie fasi post-emergenza. Questi livelli hanno l’obiettivo di organizzare in maniera chiara e precisa il periodo successivo all’evento catastrofico andando a considerare le varie fasi come un percorso unitario ed evolutivo. Il progetto S.U.E. si prefigge in questo modo di sviluppare una sorta di nuovo “modus operandi” capace di considerare tutte le possibili esigenze di una popolazione che si trova a ripartire da “zero”.
RIZZOTTI, PHILIPPE
ARC I - Scuola di Architettura e Società
1-ott-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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