I collegamenti stradali fra le città liguri e le città della Pianura Padana ricoprono da sempre un ruolo importante per l’accesso di queste al mare. In particolare quello tra Genova e Aquileia, rappresentato dalla via Postumia, è quanto di inizialmente più vicino al percorso oggetto della tesi. Bisogna però arrivare all’epoca napoleonica per vedere realizzata la strada dei Giovi, che sarà da esempio per una delle più grandi opere stradali del ventennio fascista: l’autocamionale. Il nuovo percorso autostradale venne realizzato in soli tre anni e fu battezzato con il nome di Autocamionale Genova-Valle del Po. Negli anni cinquanta l'aumento dei volumi di traffico pone il problema dell’ammodernamento della rete autostradale tra le quali anche la Genova-Milano che vede iniziare i lavori di raddoppio dell’Autocamionale nel 1958 e nel 1960 la conclusione della realizzazione del tratto autostradale tra Serravalle Scrivia e Milano. In questa "stagione felice" delle autostrade si ha la nascita anche di una serie di strutture dedicate alla sosta e al ristoro dell’automobilista in viaggio. A partire dalla prima esperienza del 1947 di Mario Pavesi in Italia nascono i primi ristoranti per automobilisti e il neologismo che li ha, di lì in avanti, contraddistinti: gli autogrill. Nei vari tratti autostradali italiani sorgono nuove tipologie edilizie a servizio del viaggiatore legate ad una connotazione eminentemente comunicativa e pubblicitaria. Anche sulla Genova-Milano si possono ritrovare due esempi di notevole interesse: l'edificio a padiglione laterale dell'area di Ronco Scrivia e quello a ponte dell'area di sosta di Dorno. Le recenti trasformazioni del percorso autostradale hanno stravolto le dimensioni della carreggiata e con questa coinvolto pesantemente la posizione dei manufatti, ma dell'originario aspetto dell'autocamionale rimane, seppur ampiamente criticata dal punto di vista delle odierne misure di sicurezza stradale, ampia testimonianza nel tratto appenninico con i tunnel, i punti, i muri di rinforzo e gli spazi di sosta.

Il collegamento autostradale tra Genova e Milano. Infrastrutture e architetture dall'Autocamionale ai giorni nostri

OLIVARI, ANDREA
2009/2010

Abstract

I collegamenti stradali fra le città liguri e le città della Pianura Padana ricoprono da sempre un ruolo importante per l’accesso di queste al mare. In particolare quello tra Genova e Aquileia, rappresentato dalla via Postumia, è quanto di inizialmente più vicino al percorso oggetto della tesi. Bisogna però arrivare all’epoca napoleonica per vedere realizzata la strada dei Giovi, che sarà da esempio per una delle più grandi opere stradali del ventennio fascista: l’autocamionale. Il nuovo percorso autostradale venne realizzato in soli tre anni e fu battezzato con il nome di Autocamionale Genova-Valle del Po. Negli anni cinquanta l'aumento dei volumi di traffico pone il problema dell’ammodernamento della rete autostradale tra le quali anche la Genova-Milano che vede iniziare i lavori di raddoppio dell’Autocamionale nel 1958 e nel 1960 la conclusione della realizzazione del tratto autostradale tra Serravalle Scrivia e Milano. In questa "stagione felice" delle autostrade si ha la nascita anche di una serie di strutture dedicate alla sosta e al ristoro dell’automobilista in viaggio. A partire dalla prima esperienza del 1947 di Mario Pavesi in Italia nascono i primi ristoranti per automobilisti e il neologismo che li ha, di lì in avanti, contraddistinti: gli autogrill. Nei vari tratti autostradali italiani sorgono nuove tipologie edilizie a servizio del viaggiatore legate ad una connotazione eminentemente comunicativa e pubblicitaria. Anche sulla Genova-Milano si possono ritrovare due esempi di notevole interesse: l'edificio a padiglione laterale dell'area di Ronco Scrivia e quello a ponte dell'area di sosta di Dorno. Le recenti trasformazioni del percorso autostradale hanno stravolto le dimensioni della carreggiata e con questa coinvolto pesantemente la posizione dei manufatti, ma dell'originario aspetto dell'autocamionale rimane, seppur ampiamente criticata dal punto di vista delle odierne misure di sicurezza stradale, ampia testimonianza nel tratto appenninico con i tunnel, i punti, i muri di rinforzo e gli spazi di sosta.
ZAMPAGNI, TOMMASO
ARC I - Facolta' di Architettura e Società
20-dic-2010
2009/2010
Tesi di laurea Magistrale
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