La tesi intende apportare un contributo alle ricerca sull’architettura sanitaria, nello specifico sanatoriale, indagando lo stretto rapporto che lega i complessi ospedalieri e l’area verde o parco che spesso li circonda. Del forte legame fra materia medica e materia botanica si ha notizia fin dalle origini della civiltà. Dal mondo Greco e Romano, fino in epoca medievale il concetto di hortus si è evoluto in hortus conclusus. La tesi indaga l’evoluzione storica del rapporto tra benessere ambientale e salubrità, e il ruolo che la vegetazione ha svolto in ambito sanitario, dalle Garden City del XIX secolo, fino al Healing Garden, locuzione che designa il giardino terapeutico collegato a strutture ospedaliere. La tesi focalizza sui parchi progettati e realizzati come compendio terapeutico presso i complessi sanatoriali, indagando la situazione europea, italiana e, nello specifico, la Valtellina e il parco dell’ex Villaggio sanatoriale “Eugenio Morelli“ di Sondalo. Il parco-giardino dell’ex Villaggio sanatoriale “Eugenio Morelli” è oggetto di un’analisi che ne ricostruisce la vicenda storico-costruttiva e le motivazioni che ne hanno supportato la realizzazione e di una descrizione dettagliata dell’intero complesso. La descrizione e il censimento delle alberature sono stati eseguiti analiticamente, percorrendo l’area lungo un itinerario conoscitivo che si snoda attraverso la successione di giardini, viali, punti panoramici, sentieri e piazzole, che formano il complesso e sono frutto di un progetto unitario. Questo censimento aggiornato del complesso è stato eseguito sulla base della documentazione d’archivio originale conservata presso l’ufficio tecnico dell’Ospedale E. Morelli di Sondalo, in particolare l’inventario arboreo del 1946. Infine, la tesi individua le problematiche oggi emergenti per la conservazione del parco, sia quelle direttamente riferibili all’impianto arboreo, sia quelle che interessano i percorsi, le opere murarie, gli elementi di arredo e le barriere di protezione. Infine viene definita una metodologia e un’ipotesi di intervento con l’obiettivo di riqualificare gli spazi, assicurare la sicurezza dei visitatori e la piena fruibilità del complesso.
Il parco del villaggio sanatoriale di Sondalo. Studio e rilievo di un paesaggio terapeutico
FERRARI, VERONICA
2013/2014
Abstract
La tesi intende apportare un contributo alle ricerca sull’architettura sanitaria, nello specifico sanatoriale, indagando lo stretto rapporto che lega i complessi ospedalieri e l’area verde o parco che spesso li circonda. Del forte legame fra materia medica e materia botanica si ha notizia fin dalle origini della civiltà. Dal mondo Greco e Romano, fino in epoca medievale il concetto di hortus si è evoluto in hortus conclusus. La tesi indaga l’evoluzione storica del rapporto tra benessere ambientale e salubrità, e il ruolo che la vegetazione ha svolto in ambito sanitario, dalle Garden City del XIX secolo, fino al Healing Garden, locuzione che designa il giardino terapeutico collegato a strutture ospedaliere. La tesi focalizza sui parchi progettati e realizzati come compendio terapeutico presso i complessi sanatoriali, indagando la situazione europea, italiana e, nello specifico, la Valtellina e il parco dell’ex Villaggio sanatoriale “Eugenio Morelli“ di Sondalo. Il parco-giardino dell’ex Villaggio sanatoriale “Eugenio Morelli” è oggetto di un’analisi che ne ricostruisce la vicenda storico-costruttiva e le motivazioni che ne hanno supportato la realizzazione e di una descrizione dettagliata dell’intero complesso. La descrizione e il censimento delle alberature sono stati eseguiti analiticamente, percorrendo l’area lungo un itinerario conoscitivo che si snoda attraverso la successione di giardini, viali, punti panoramici, sentieri e piazzole, che formano il complesso e sono frutto di un progetto unitario. Questo censimento aggiornato del complesso è stato eseguito sulla base della documentazione d’archivio originale conservata presso l’ufficio tecnico dell’Ospedale E. Morelli di Sondalo, in particolare l’inventario arboreo del 1946. Infine, la tesi individua le problematiche oggi emergenti per la conservazione del parco, sia quelle direttamente riferibili all’impianto arboreo, sia quelle che interessano i percorsi, le opere murarie, gli elementi di arredo e le barriere di protezione. Infine viene definita una metodologia e un’ipotesi di intervento con l’obiettivo di riqualificare gli spazi, assicurare la sicurezza dei visitatori e la piena fruibilità del complesso.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/97161