Il corridoio ecologico compreso tra i comuni di Gallarate e Cassano Magnago è uno dei pochi frammenti rimasti di quello che un tempo era un territorio boschivo e agricolo, un’oasi verde con varie criticità ma soprattutto con grandi potenzialità. Il contesto territoriale circostante l’ha ormai relegato ad essere uno spazio di risulta, un’area in cui non si può intervenire dal punto di vista edilizio o urbanistico e perciò destinata a restare abbandonata a se stessa. L’analisi delle reti ecologiche del basso varesotto, del sistema infrastrutturale, delle conurbazioni, degli agglomerati urbani e quella delle aree protette, svolte durante la prima fase di questo lavoro di tesi, hanno permesso di capire come questa “oasi verde” sia un ponte, un ultimo lembo di territorio che deve essere assolutamente salvaguardato e fatto sopravvivere alla frenesia tipica di queste zone industrializzate, che vedono i segni dell’antropizzazione avvicendarsi in modo tanto rapido quanto incisivo. A tutti i problemi che già affliggono questa’area, se ne aggiungerà presto uno dai risvolti a dir poco devastanti: l’autostrada Pedemontana, che proprio in questa area avrà il suo svincolo di inizio. Un attento studio del rapporto tra l’oasi e il futuro tracciato dell’autostrada porta inequivocabilmente a dedurre che questa grande infrastruttura inferirà il colpo di grazia ad un’area che versa in condizioni ambientali già critiche, frammentandola ulteriormente in modo irrecuperabile. Attraverso uno studio particolareggiato dell’idrografia, del mosaico ambientale e dei disturbi presenti ed analizzando la situazione di forte degrado attuale, con questo lavoro si è cercato di realizzare un’ipotesi progettuale per l’area in grado di superare le criticità esistenti e di valorizzarne le potenzialità latenti. L’intervento previsto sviluppa i tre punti cardine che sono allo stesso tempo i maggiori problemi e le più importanti potenzialità di questo luogo: garantire una continuità della rete ecologica, permettere l’attraversamento delle barriere esistenti e riqualificarne sia l’aspetto ambientale che quello funzionale.

L'oasi nascosta tra Gallarate e Cassano Magnago

NEGRI, STEFANO
2009/2010

Abstract

Il corridoio ecologico compreso tra i comuni di Gallarate e Cassano Magnago è uno dei pochi frammenti rimasti di quello che un tempo era un territorio boschivo e agricolo, un’oasi verde con varie criticità ma soprattutto con grandi potenzialità. Il contesto territoriale circostante l’ha ormai relegato ad essere uno spazio di risulta, un’area in cui non si può intervenire dal punto di vista edilizio o urbanistico e perciò destinata a restare abbandonata a se stessa. L’analisi delle reti ecologiche del basso varesotto, del sistema infrastrutturale, delle conurbazioni, degli agglomerati urbani e quella delle aree protette, svolte durante la prima fase di questo lavoro di tesi, hanno permesso di capire come questa “oasi verde” sia un ponte, un ultimo lembo di territorio che deve essere assolutamente salvaguardato e fatto sopravvivere alla frenesia tipica di queste zone industrializzate, che vedono i segni dell’antropizzazione avvicendarsi in modo tanto rapido quanto incisivo. A tutti i problemi che già affliggono questa’area, se ne aggiungerà presto uno dai risvolti a dir poco devastanti: l’autostrada Pedemontana, che proprio in questa area avrà il suo svincolo di inizio. Un attento studio del rapporto tra l’oasi e il futuro tracciato dell’autostrada porta inequivocabilmente a dedurre che questa grande infrastruttura inferirà il colpo di grazia ad un’area che versa in condizioni ambientali già critiche, frammentandola ulteriormente in modo irrecuperabile. Attraverso uno studio particolareggiato dell’idrografia, del mosaico ambientale e dei disturbi presenti ed analizzando la situazione di forte degrado attuale, con questo lavoro si è cercato di realizzare un’ipotesi progettuale per l’area in grado di superare le criticità esistenti e di valorizzarne le potenzialità latenti. L’intervento previsto sviluppa i tre punti cardine che sono allo stesso tempo i maggiori problemi e le più importanti potenzialità di questo luogo: garantire una continuità della rete ecologica, permettere l’attraversamento delle barriere esistenti e riqualificarne sia l’aspetto ambientale che quello funzionale.
DI MARINO, MINA
ARC I - Facolta' di Architettura e Società
20-dic-2010
2009/2010
Tesi di laurea Magistrale
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