Go along with the change and evolution of immigrant history, appeared a heterologous gathering area with the Chinese field property: Chinatown. The emergence and propagation of Chinatown, showing the character of colonialism of Chinese culture, but it also shows the strong decomposition capability and integration capability of the Chinese architecture culture. The researches start with the main Chinatown in the world, summed up six high presented frequency Chinatown architecture features; extracted five points in six and turned to the Chinatown of Milan as an example, going further to prove that these characteristics make the Chinatown to have the ability of expansion in the space point of view; finally applied these five points features, creating a new prototype of Italian-town. Under the new round of Globalization shocks, in some countries, the functions of the urban areas gradually died out, maybe the presence law and the expansion model of Chinatown could be used for reference to build their own small prototype of cities to achieve new urban and national culture renaissance.

Nel corso della storia e della cultura umana i flussi migratori hanno da sempre portato ad un’evoluzione della società e ad un cambiamento del tessuto urbano in cui si sono andati ad insediare. Una delle comunità etiche maggiormente riconoscibili in tutte le principali città del mondo è quella cinese che, concentrandosi in un determinato ambito urbano, ha spesso dato vita a quelle che comunemente vengono indicate come Chinatowns. La comparsa e la propagazione di tali nuove realtà è direttamente connessa al carattere colonialista della cultura cinese, che, con le scelte architettoniche presenti nelle molteplici Chinatowns, dimostra la sua forte capacità di decomposizione ed integrazione culturale. Questa tesi muove analizzando in primis gli esempi più indicativi delle Chinatowns nel mondo, estrapolandone sei caratteristiche identificative delle scelte architettoniche qui utilizzate. Di questi sei punti ne vengono successivamente utilizzati cinque per descrivere la Chinatown di Milano (Via Paolo Sarpi), dimostrando come queste caratteristiche siano riscontrabili anche nel contesto urbano limitrofo e quindi possano fungere da preludio a successive espansioni. L’elaborato si conclude con il tentativo di tradurre le medesime caratteristiche in un nuovo ambiente costruito che si può definire Italytown. Con il nuovo ciclo di shock della globalizzazione (crisi economica), in alcuni paesi, le funzioni delle aree urbane gradualmente si stanno estinguendo; forse la legge della sopravvivenza e il modello dell’espansione di Chinatown, potrebbero essere utilizzati come riferimento per costruire un piccolo prototipo di città per promuovere nuovi modelli urbani legati ad una rinascita della cultura nazionale.

How to put up an Italy-town. Chinatown colonization as prototype for new global cities

LU, YIWEI
2013/2014

Abstract

Go along with the change and evolution of immigrant history, appeared a heterologous gathering area with the Chinese field property: Chinatown. The emergence and propagation of Chinatown, showing the character of colonialism of Chinese culture, but it also shows the strong decomposition capability and integration capability of the Chinese architecture culture. The researches start with the main Chinatown in the world, summed up six high presented frequency Chinatown architecture features; extracted five points in six and turned to the Chinatown of Milan as an example, going further to prove that these characteristics make the Chinatown to have the ability of expansion in the space point of view; finally applied these five points features, creating a new prototype of Italian-town. Under the new round of Globalization shocks, in some countries, the functions of the urban areas gradually died out, maybe the presence law and the expansion model of Chinatown could be used for reference to build their own small prototype of cities to achieve new urban and national culture renaissance.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
1-ott-2014
2013/2014
Nel corso della storia e della cultura umana i flussi migratori hanno da sempre portato ad un’evoluzione della società e ad un cambiamento del tessuto urbano in cui si sono andati ad insediare. Una delle comunità etiche maggiormente riconoscibili in tutte le principali città del mondo è quella cinese che, concentrandosi in un determinato ambito urbano, ha spesso dato vita a quelle che comunemente vengono indicate come Chinatowns. La comparsa e la propagazione di tali nuove realtà è direttamente connessa al carattere colonialista della cultura cinese, che, con le scelte architettoniche presenti nelle molteplici Chinatowns, dimostra la sua forte capacità di decomposizione ed integrazione culturale. Questa tesi muove analizzando in primis gli esempi più indicativi delle Chinatowns nel mondo, estrapolandone sei caratteristiche identificative delle scelte architettoniche qui utilizzate. Di questi sei punti ne vengono successivamente utilizzati cinque per descrivere la Chinatown di Milano (Via Paolo Sarpi), dimostrando come queste caratteristiche siano riscontrabili anche nel contesto urbano limitrofo e quindi possano fungere da preludio a successive espansioni. L’elaborato si conclude con il tentativo di tradurre le medesime caratteristiche in un nuovo ambiente costruito che si può definire Italytown. Con il nuovo ciclo di shock della globalizzazione (crisi economica), in alcuni paesi, le funzioni delle aree urbane gradualmente si stanno estinguendo; forse la legge della sopravvivenza e il modello dell’espansione di Chinatown, potrebbero essere utilizzati come riferimento per costruire un piccolo prototipo di città per promuovere nuovi modelli urbani legati ad una rinascita della cultura nazionale.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
book tesi 2.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Descrizione: testo della tesi
Dimensione 132.43 kB
Formato Adobe PDF
132.43 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/97568