Ordinary monuments and collective memories of a metropolis. Shanghai

This research started from the will to explore the city of Shanghai in a direct way, by experiencing the changes and understanding the relation between people and city, in a context where the concept of time, memory and permanence acquire new meanings. The result is a dialogue between the Italian background and the disclosing Chinese culture discussing the relationship between places and inhabitants inside urban transformations and observing the role of memory in the current of changes. Formulating a methodology to collect the memories of the places has been a way to define specific questions and consequently more direct tools to read the reality: the process has merged the experience of the spaces with the study of the history but also the current debate on the 'future of the past'. The objects studied and the places analyzed point out some matters about the role of ordinary architectures in the contemporary metropolitan environment, especially of those ones that haven't been historicized, and their relevance for the collective memory of a population, in a phase of transition facing urban progress as it is happening in developing countries. This project doesn't claim to understand the whole complexity of a metropolis like Shanghai neither to give immediate solutions and on purpose it focuses on few case studies and chooses a narrow path: the aim is to rethink the conceptual and design approach to the issue of the conservation of ordinary architecture in Shanghai, trying to define some conditions for the development of the urban landscape preserving its collective memory.

Questa ricerca parte dal desiderio di esplorare la città di Shanghai in un modo diretto, facendo esperienza dei cambiamenti e comprendendo il rapporto tra persone e città, in un contesto dove il concetto di tempo, memoria e permanenza acquisiscono nuovi significati. Il risultato è un dialogo tra il background italiano e la scoperta della cultura cinese, riflettendo sulla relazione tra abitanti e luoghi all'interno delle trasformazioni urbane e esplorando il ruolo della memoria nel processo dei mutamenti. Definire una metodologia per raccogliere le memorie dei luoghi è stato un modo per definire domande specifiche e di conseguenza strumenti più diretti per leggere il contesto: il processo ha unito l'esperienza degli spazi con lo studio della storia, ma anche il dibattito attuale sul 'futuro del passato'. Gli oggetti studiati e i luoghi analizzati fanno emergere alcune questioni riguardo il ruolo delle architetture ordinarie nell'ambiente metropolitano contemporaneo, specialmente per quelle non ancora storicizzate, e la loro rilevanza per la memoria collettiva della popolazione, in una fase di transizione che affronta il progresso urbano come sta avvenendo nei paesi in via di sviluppo. Questo progetto non cerca di spiegare tutta la complessità di una metropoli come Shanghai nè di dare soluzioni immediate e per questo motivo si focalizza su pochi casi studio scegliendo un percorso limitato: l'obiettivo è ripensare l'approccio concettuale e progettuale al tema della conservazione dell'architettura ordinaria di Shanghai, cercando di definire alcune condizioni per lo sviluppo del paesaggio urbano conservandone la memoria collettiva.