Le nuove dinamiche socio-economiche legate agli effetti postglobalizzazione si presentano come una grande occassione di cambiamento per le città portuali come Patrasso. La competizione fra realtà territoriali sovente distanti fisicamente, ha comportato operazioni di rigenerazione e di riqualificazione dei waterfront urbani, atte a creare una nuova immagine ed attrattività dei luoghi. Il lungomare di Patrasso, ha gradualmente perso la sua collocazione urbana e la città sembra svilupparsi dando le spalle al proprio porto. I più recenti processi di trasformazione dei waterfront urbani hanno cercato di invertire questa tendenza, ripristinando il naturale rapporto tra città e acqua e aumentandone l’accessibilità cittadina. La dismissione e la delocalizzazione di numerose attività portuali, hanno permesso che le città iniziassero a riappropriarsi di spazi e aree del porto. Vorrei menzionare le occasioni più importanti dalle quali queste mie riflessioni progettuali prendono spunto: 1) la realizzazione del nuovo porto nella parte meridionale del waterfront e di conseguenza il trasferimento di tutte le sue funzioni, lasciando “libera” l’area del vecchio porto e 2) la possibilità, a questa collegata, di realizzare un ambizioso programma urbanistico, che prevede l’interramento dell’esistente linea ferroviaria. Obiettivo del progetto è di incorporare nel tessuto urbano i 3,5 km del vecchio porto, più i due scali ferroviari dismessi, inserendo un mix di funzioni (residenze, servizi, commerciale), una strada per la parata del carnevale (una delle poche risorse finanziarie della città), creando in tal modo uno spazio al servizio dei cittadini e dei visitatori-turisti.

Patrasso fra mare e città

LADOPOULOS, ANTONIOS
2009/2010

Abstract

Le nuove dinamiche socio-economiche legate agli effetti postglobalizzazione si presentano come una grande occassione di cambiamento per le città portuali come Patrasso. La competizione fra realtà territoriali sovente distanti fisicamente, ha comportato operazioni di rigenerazione e di riqualificazione dei waterfront urbani, atte a creare una nuova immagine ed attrattività dei luoghi. Il lungomare di Patrasso, ha gradualmente perso la sua collocazione urbana e la città sembra svilupparsi dando le spalle al proprio porto. I più recenti processi di trasformazione dei waterfront urbani hanno cercato di invertire questa tendenza, ripristinando il naturale rapporto tra città e acqua e aumentandone l’accessibilità cittadina. La dismissione e la delocalizzazione di numerose attività portuali, hanno permesso che le città iniziassero a riappropriarsi di spazi e aree del porto. Vorrei menzionare le occasioni più importanti dalle quali queste mie riflessioni progettuali prendono spunto: 1) la realizzazione del nuovo porto nella parte meridionale del waterfront e di conseguenza il trasferimento di tutte le sue funzioni, lasciando “libera” l’area del vecchio porto e 2) la possibilità, a questa collegata, di realizzare un ambizioso programma urbanistico, che prevede l’interramento dell’esistente linea ferroviaria. Obiettivo del progetto è di incorporare nel tessuto urbano i 3,5 km del vecchio porto, più i due scali ferroviari dismessi, inserendo un mix di funzioni (residenze, servizi, commerciale), una strada per la parata del carnevale (una delle poche risorse finanziarie della città), creando in tal modo uno spazio al servizio dei cittadini e dei visitatori-turisti.
VITILLO, PIERGIORGIO
ARC I - Facolta' di Architettura e Società
20-dic-2010
2009/2010
Tesi di laurea Magistrale
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