The decision to explore the theme of environmental sustainability in temporary buildings of Great Events, was born from the desire to investigate a current issue that involves many actors in the construction process. The path aims to assess the real possibility of implementation of environmental sustainability in building construction, looking at those international events such as the Olympics and World Expos, who declare in their multiple objectives, to put the issue of sustainability at the first place. The Great Events often involve large pressures on the environment, such as increased traffic, water consumption, soil and waste production. In the second part of the thesis, there's the analysis of methodologies for CO2 calculating emissions and environmental impact of each event. The report's estimate of the Carbon Footprint replace the score model, becoming the new benchmark in the field of sustainability. The project develops the analysis of the "end of life" in Cluster pavillion "Islands, Sea and Food" at Expo Milano 2015, allowing the knowledge of the real impact of the building.

La scelta di approfondire il tema della sostenibilità ambientale nelle costruzioni temporanee che caratterizzano i Grandi Eventi, nasce dalla volontà di indagare un tema attuale che vede coinvolti numerosi attori nel processo edilizio. Il percorso intrapreso nella tesi vuole valutare la concreta possibilità di attuazione della sostenibilità ambientale edilizia nella realizzazione di tali tipologie architettoniche, guardando a quelle manifestazioni internazionali, quali Esposizioni Universali ed Olimpiadi, che dichiarano nei loro molteplici obiettivi, di porre il tema della sostenibilità al primo posto. I Grandi eventi costituiscono un’importante occasione di sviluppo delle città ospitanti, in grado di accelerare i propri processi di crescita e di lasciare importanti eredità dopo l’evento, sotto il profilo sia materiale che immateriale. Possono però divenire un elemento negativo ed intrusivo nelle logiche dello sviluppo locale, creando conseguenze dal punto di vista dell’impatto sul territorio e dell’alterazione degli equilibri nelle dinamiche di sviluppo infrastrutturale, economico, politico e sociale. I Grandi eventi implicano spesso grandi pressioni sull’ambiente, come l’aumento del traffico, dei consumi idrici, di suolo e della produzione di rifiuti. Nonostante tutto questo è però possibile determinare dei benefici ambientali: spesso la necessità di affrontare circostanze eccezionali, porta a nuove soluzioni, come a più alti standard nel processo edilizio, l’impiego di fonti energetiche rinnovabili e di innovazioni tecnologiche a minor impatto ambientale. Il concetto di sostenibilità, definito dal rapporto Bruntland come "l'equilibrio tra il soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere quelle future", non può oggi prescindere da quello di globalizzazione: deve essere una forza generatrice della sensibilità umana verso la salvaguardia dell'ambiente e dell'umanità stessa. La sostenibilità indagata sarà quella espressa in termini di rispetto della natura e delle sue caratteristiche, ma dobbiamo essere consapevoli che i Grandi Eventi devono avere la capacità di riconoscere il valore dei beni, nell'appropriata applicazione delle tecnologie, delle tecniche costruttive e produttive, in un equilibrio progettuale completo. Per una comprensione ottimale del tema, nella prima parte della ricerca, si sono riperse le tappe fondamentali dell’evoluzione storica dei Grandi Eventi, concentrandosi sull’analisi degli interventi, dei progetti e delle strutture, che hanno portato ad una applicazione reale degli obiettivi fissati nel campo della sostenibilità ambientale. Successivamente, nella seconda parte della tesi, l’analisi delle metodologie di calcolo delle emissioni di CO2 e dell’impatto ambientale di ogni Evento ha portato alla comprensione di come ormai il risparmio e l’efficienza energetica siano aspetti consolidati nello svolgimento delle manifestazioni: ci si rivolge alla sostenibilità ambientale utilizzando differenti metodologie. I report della stima della Carbon Footprint dei Grandi Eventi vogliono proporsi come nuovo metodo valutativo, capace di raggiungere un obiettivo (risparmio di materie prime e riduzione delle emissioni) mediante un’articolazione di azioni e requisiti, il cui scopo è indicare “come fare” per raggiungere l’obiettivo proposto. Ogni Organizzazione cerca di comprendere come supportare la scelta più adeguata rispetto al caso specifico, tramite un metodo di valutazione tarato sulla base del contesto di riferimento. Inoltre, la necessità di avere un approccio semplificato, in grado di essere utilizzato dagli organizzatori e verificato dalle istituzioni internazionali, ha portato all’adozione di sistemi a punteggio, come l'americano LEED, Leadership in Energy and Environmental Design, l'inglese BREEAM, BRE Environmental Assessment Design, o l'italiano Protocollo ITACA, articolati su una base di criteri e requisiti ambientali da rispettare e soddisfare per ottenere la certificazione. Dopo uno studio delle normative a livello mondiale, europeo ed italiano, le quali pongono vincoli e linee guida progettuali, si è analizzato il sistema valutativo del Life Cycle Assessment, ovvero il metodo dell’analisi del ciclo di vita di un prodotto, oggi lo strumento più efficace per compiere una valutazione reale di impatto ambientale. La successiva parte progettuale si concentra sull’analisi del processo di “fine vita” dei padiglioni dei Cluster “Isole, Mare e Cibo” di Expo Milano 2015, permettendo così la conoscenza dell'impatto reale dell'edificio, passando da un approccio prescrittivo-descrittivo ad un approccio prestazionale, basato sull'effettivo carico ambientale nel suo insieme. Le ricadute ambientali della realizzazione di un edificio sono fortemente dipendenti dalla scelta compiuta nel processo progettuale di materiali e tecniche costruttive. Nella fase di fine vita utile di parti, o dell'intera struttura, si producono elevati quantitativi di rifiuti, il cui smaltimento non è immediato se l'attività di progettazione non è stata precedentemente pianificata. Il processo progettuale deve considerare e programmare la fine del ciclo di vita per soddisfare gli obiettivi di riduzione dei consumi di energia, materie prime ed emissioni nocive. Nella valutazione LCA effettuata, l’indicazione di uno scenario di conferimento in discarica o al riciclo, rispetto ad uno scenario di semplice riuso, determina impatti differenti. La fase di ricerca inizia con la valutazione di singoli materiali costituenti i padiglioni dei Cluster delle Isole, specificando la quantità in chilogrammi di diverse tipologie di materiali in uso. Infine, si è passati alla modellazione di molteplici scenari di fine vita delle strutture temporanee, cercando di comprendere quali performance ambientali possono essere più virtuose. La valutazione degli impatti ambientali è significativa nel confronto riciclo, o riutilizzabilità, e riuso effettivo post evento, prendendo uno scenario di fine evita, la cui fattibilità è incerta. Lo studio delle strutture nella fase del post evento, permette di considerare con attenzione gli indicatori aggregati, riconosciuti a livello scientifico, che consentono di quantificare gli impatti sul contesto. Si indaga un aspetto che spesso è ancora trascurato nella progettazione, o affrontato senza alcuna riflessione sulle durate prestazionali dei materiali in uso, dove è possibile individuare le criticità o i buoni risultati, pensando a possibili soluzioni alternative a vantaggio della sostenibilità edilizia e a linee guida future di progettazione.

Sostenibilità ambientale e grandi eventi

GANASSALI, SARA
2013/2014

Abstract

The decision to explore the theme of environmental sustainability in temporary buildings of Great Events, was born from the desire to investigate a current issue that involves many actors in the construction process. The path aims to assess the real possibility of implementation of environmental sustainability in building construction, looking at those international events such as the Olympics and World Expos, who declare in their multiple objectives, to put the issue of sustainability at the first place. The Great Events often involve large pressures on the environment, such as increased traffic, water consumption, soil and waste production. In the second part of the thesis, there's the analysis of methodologies for CO2 calculating emissions and environmental impact of each event. The report's estimate of the Carbon Footprint replace the score model, becoming the new benchmark in the field of sustainability. The project develops the analysis of the "end of life" in Cluster pavillion "Islands, Sea and Food" at Expo Milano 2015, allowing the knowledge of the real impact of the building.
PALEARI, MICHELE
LAVAGNA, MONICA
ARC I - Scuola di Architettura e Società
1-ott-2014
2013/2014
La scelta di approfondire il tema della sostenibilità ambientale nelle costruzioni temporanee che caratterizzano i Grandi Eventi, nasce dalla volontà di indagare un tema attuale che vede coinvolti numerosi attori nel processo edilizio. Il percorso intrapreso nella tesi vuole valutare la concreta possibilità di attuazione della sostenibilità ambientale edilizia nella realizzazione di tali tipologie architettoniche, guardando a quelle manifestazioni internazionali, quali Esposizioni Universali ed Olimpiadi, che dichiarano nei loro molteplici obiettivi, di porre il tema della sostenibilità al primo posto. I Grandi eventi costituiscono un’importante occasione di sviluppo delle città ospitanti, in grado di accelerare i propri processi di crescita e di lasciare importanti eredità dopo l’evento, sotto il profilo sia materiale che immateriale. Possono però divenire un elemento negativo ed intrusivo nelle logiche dello sviluppo locale, creando conseguenze dal punto di vista dell’impatto sul territorio e dell’alterazione degli equilibri nelle dinamiche di sviluppo infrastrutturale, economico, politico e sociale. I Grandi eventi implicano spesso grandi pressioni sull’ambiente, come l’aumento del traffico, dei consumi idrici, di suolo e della produzione di rifiuti. Nonostante tutto questo è però possibile determinare dei benefici ambientali: spesso la necessità di affrontare circostanze eccezionali, porta a nuove soluzioni, come a più alti standard nel processo edilizio, l’impiego di fonti energetiche rinnovabili e di innovazioni tecnologiche a minor impatto ambientale. Il concetto di sostenibilità, definito dal rapporto Bruntland come "l'equilibrio tra il soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere quelle future", non può oggi prescindere da quello di globalizzazione: deve essere una forza generatrice della sensibilità umana verso la salvaguardia dell'ambiente e dell'umanità stessa. La sostenibilità indagata sarà quella espressa in termini di rispetto della natura e delle sue caratteristiche, ma dobbiamo essere consapevoli che i Grandi Eventi devono avere la capacità di riconoscere il valore dei beni, nell'appropriata applicazione delle tecnologie, delle tecniche costruttive e produttive, in un equilibrio progettuale completo. Per una comprensione ottimale del tema, nella prima parte della ricerca, si sono riperse le tappe fondamentali dell’evoluzione storica dei Grandi Eventi, concentrandosi sull’analisi degli interventi, dei progetti e delle strutture, che hanno portato ad una applicazione reale degli obiettivi fissati nel campo della sostenibilità ambientale. Successivamente, nella seconda parte della tesi, l’analisi delle metodologie di calcolo delle emissioni di CO2 e dell’impatto ambientale di ogni Evento ha portato alla comprensione di come ormai il risparmio e l’efficienza energetica siano aspetti consolidati nello svolgimento delle manifestazioni: ci si rivolge alla sostenibilità ambientale utilizzando differenti metodologie. I report della stima della Carbon Footprint dei Grandi Eventi vogliono proporsi come nuovo metodo valutativo, capace di raggiungere un obiettivo (risparmio di materie prime e riduzione delle emissioni) mediante un’articolazione di azioni e requisiti, il cui scopo è indicare “come fare” per raggiungere l’obiettivo proposto. Ogni Organizzazione cerca di comprendere come supportare la scelta più adeguata rispetto al caso specifico, tramite un metodo di valutazione tarato sulla base del contesto di riferimento. Inoltre, la necessità di avere un approccio semplificato, in grado di essere utilizzato dagli organizzatori e verificato dalle istituzioni internazionali, ha portato all’adozione di sistemi a punteggio, come l'americano LEED, Leadership in Energy and Environmental Design, l'inglese BREEAM, BRE Environmental Assessment Design, o l'italiano Protocollo ITACA, articolati su una base di criteri e requisiti ambientali da rispettare e soddisfare per ottenere la certificazione. Dopo uno studio delle normative a livello mondiale, europeo ed italiano, le quali pongono vincoli e linee guida progettuali, si è analizzato il sistema valutativo del Life Cycle Assessment, ovvero il metodo dell’analisi del ciclo di vita di un prodotto, oggi lo strumento più efficace per compiere una valutazione reale di impatto ambientale. La successiva parte progettuale si concentra sull’analisi del processo di “fine vita” dei padiglioni dei Cluster “Isole, Mare e Cibo” di Expo Milano 2015, permettendo così la conoscenza dell'impatto reale dell'edificio, passando da un approccio prescrittivo-descrittivo ad un approccio prestazionale, basato sull'effettivo carico ambientale nel suo insieme. Le ricadute ambientali della realizzazione di un edificio sono fortemente dipendenti dalla scelta compiuta nel processo progettuale di materiali e tecniche costruttive. Nella fase di fine vita utile di parti, o dell'intera struttura, si producono elevati quantitativi di rifiuti, il cui smaltimento non è immediato se l'attività di progettazione non è stata precedentemente pianificata. Il processo progettuale deve considerare e programmare la fine del ciclo di vita per soddisfare gli obiettivi di riduzione dei consumi di energia, materie prime ed emissioni nocive. Nella valutazione LCA effettuata, l’indicazione di uno scenario di conferimento in discarica o al riciclo, rispetto ad uno scenario di semplice riuso, determina impatti differenti. La fase di ricerca inizia con la valutazione di singoli materiali costituenti i padiglioni dei Cluster delle Isole, specificando la quantità in chilogrammi di diverse tipologie di materiali in uso. Infine, si è passati alla modellazione di molteplici scenari di fine vita delle strutture temporanee, cercando di comprendere quali performance ambientali possono essere più virtuose. La valutazione degli impatti ambientali è significativa nel confronto riciclo, o riutilizzabilità, e riuso effettivo post evento, prendendo uno scenario di fine evita, la cui fattibilità è incerta. Lo studio delle strutture nella fase del post evento, permette di considerare con attenzione gli indicatori aggregati, riconosciuti a livello scientifico, che consentono di quantificare gli impatti sul contesto. Si indaga un aspetto che spesso è ancora trascurato nella progettazione, o affrontato senza alcuna riflessione sulle durate prestazionali dei materiali in uso, dove è possibile individuare le criticità o i buoni risultati, pensando a possibili soluzioni alternative a vantaggio della sostenibilità edilizia e a linee guida future di progettazione.
Tesi di laurea Magistrale
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