Ex Idroscalo di Giuseppe Pagano a Pavia. Progetto di recupero e valorizzazione del Lungo Ticino

The seaplane base of Pavia is an architectural object unique. Historical research reveals the events that have taken place, since its construction in 1926 until today. The goal of this research is to acquire adequate knowledge of the characters that constitute its essence and to make clear what it stood for a time, and the value that it has established the historical memory of the city of Pavia. Some questions were presented in an opaque manner at the base of research and are therefore been the subject of study: the assignment of the project to Giuseppe Pagano, while recent graduate from the Politecnico di Torino, and the causes that led to the abandonment dell'idroscalo . The restoration project is determined by means of a basic strategy that involves both historical research and evaluate the report today dell'Idroscalo with the city of Pavia and the urban system of which today is a part. This is considered an essential operation through which it is possible to determine the feasibility and consequences of the reintroduction of the article in the circuit of contemporary life. In this sense, the project is located in the enhancement of the Long Ticino, a system that extends for four main points, which identify four segments of the landscape, the last of which ends with the seaplane base and the area of ​​the Exhibition Palace. In particular, the potential synergy of these two areas of the city of Pavia has suggested the creation of a dialogue that, in this context, is limited to simple considerations but is of fundamental importance for the development of the long river. The new destination is the functional result of the comparison between the possibilities offered by the spatial dynamics of the building and the possible adjustments in terms of respect for identity and character of existing legislation. The economic feasibility of the project, today, it binds much investment for EXPO2015, an event which the city of Pavia is closely linked. In this sense decisive was the drafting of an economic strategy and the comparison in the design of the spaces with the non-profit association of SlowFood1 willing to locate here, "Earth Market" 2. The project also includes some features satellite: a restaurant with a bar and kitchen teaching of spatial situations flexible but with the possibility to organize events,'s conference and a system of educational gardens. The Association SlowFood was considered a great party data to the principles of its Statute, the attention he puts into the culture of the area and the economic possibilities that investors linked through association, can ensure the feasibility of the project. Tradition and innovation are the key aspects of the project. The study of the original designs has led to the identification of the key elements expressed by Pagano and their declination during the pipeline. Their maintenance or their reading are part of a design concept that addresses several issues simultaneously: the accessibility, the entrance, the study of the facades and light, the delineation of new interior and exterior spaces and their use, the choice technology packages, materials and plant system. The accessibility to the structure, at the same time to the delineation of the first design concepts for interior spaces, in particular, has been the most challenging point: the building is isolated from the shore and was originally designed to have a single access, but now needs at least three-way escape and solve the connection with two different dimensions. The tracks to tow seaplanes were therefore considered a highly distinctive and for this have been exploited as a service structure to create an outdoor space livable and a direct connection with the walk del'alveo below the level of the river. The outdoor balcony was a structure of service and has now been made accessible to the public, scaling without altering the shape of the building. The interiors have been studied in order to increase the useful surface through the insertion of a mezzanine equipped with the facilities, the structure of which is in line with that of the building. The definition of the facilities and slots teniche is another complex, as more and isolation of the building by lacing fognare and the supply of water, but that was solved without changing the character of the structure. The steel was chosen as the main material to make obvious the additions of the project compared to the original structure, made of reinforced concrete and brick. The goal set by the project team was to thoroughly study the building to return a project consistent with its identifying characteristics, while maintaining a creative line not the passive role of a contemporary profile is necessary for the reintegration in society today

L’Idroscalo di Pavia è un oggetto architettonico unico nel suo genere. La ricerca storica rivela le vicende che si sono susseguite, a partire dalla sua costruzione nel 1926, fino ad oggi. L’obbiettivo di tale ricerca è quello di acquisire una sufficiente conoscenza dei caratteri che ne costituiscono l’essenza e di rendere chiaro cosa rappresentasse un tempo e il valore che nel tempo ha costruito la memoria storica per la città di Pavia. Alcune questioni si sono presentate in maniera non chiara alla base della ricerca e sono perciò state oggetto di approfondimento: l’attribuzione del progetto a Giuseppe Pagano, al tempo neolaureato al Politecnico di Torino, e le cause che hanno determinato l’abbandono dell’idroscalo. Il progetto di recupero è determinato per mezzo di una strategia di base che coinvolge contemporaneamente la ricerca storica e valuta il rapporto odierno dell’Idroscalo con la città di Pavia e con il sistema urbano di cui oggi fa parte. Questa è considerata una operazione imprescindibile attraverso la quale è possibile determinare la fattibilità e le conseguenze della reimmissione del manufatto nel circuito di vita contemporaneo. In questo senso il progetto si colloca nella valorizzazione del Lungo Ticino, sistema che si sviluppa per quattro punti principali, che identificano quattro segmenti di paesaggio, ultimo dei quali termina con l’idroscalo e l’area del Palazzo delle Esposizioni. In particolare la potenziale sinergia di queste due aeree della città pavese ne ha suggerito la creazione di un dialogo che, in questa sede, è limitato a semplici considerazioni ma risulta di fondamentale importanza per la valorizzazione del lungo fiume. La nuova destinazione funzionale è il risultato del confronto tra le possibilità offerte dalle dinamiche spaziali dell’edificio e gli adeguamenti possibili in termini di rispetto dei caratteri identitari e della normativa vigente. La fattibilità economica del progetto, oggi, si lega molto agli investimenti per EXPO2015, evento al quale la città di Pavia è strettamente legata. In questo senso determinante è stata la stesura di una strategia economica e il confronto nella progettazione degli spazi con l’associazione no-profit di SlowFood1 intenzionata a localizzare qui il “Mercato della Terra”2. Il progetto prevede inoltre alcune funzioni satellite: un ristorante con servizio bar e cucina didattica, delle situazioni spaziali flessibili ma con possibilità di organizzare eventi conferenziali e un sistema di orti didattici. L’Associazione SlowFood è stata considerata un ottimo interlocutore dati i principi del suo statuto, l’attenzione che ripone nella cultura del territorio e le possibilità economiche che, attraverso investitori legati all’Associazione, possono garantire la fattibilità del progetto. Tradizione e innovazione sono gli aspetti chiave del progetto. Lo studio dei disegni originali ha portato alla identificazione degli elementi chiave espressi da Pagano e la loro declinazione durante il cantiere. Il loro mantenimento o la loro rilettura fanno parte di un pensiero progettuale che affronta simultaneamente diversi temi: l’accessibilità, l’ingresso, lo studio delle facciate e della luce, la delineazione di nuovi spazi interni ed esterni e la loro fruizione, la scelta dei pacchetti tecnologici, dei materiali e del sistema impiantistico. L’accessibilità alla struttura, contemporaneamente alla delineazione delle prime linee progettuali per gli spazi interni, è stato in particolare il punto più impegnativo: l’edificio è isolato dalla sponda ed è stato originariamente progettato per avere un singolo accesso, ma necessita ora di almeno tre vie di fuga e di risolvere il collegamento con due diverse quote. I binari per il traino degli idrovolanti sono stati quindi considerati un elemento altamente caratterizzante e per questo sono stati sfruttati come struttura di servizio per creare uno spazio esterno vivibile e un collegamento diretto con la passeggiata inferiore al livello del’alveo del fiume. Il ballatoio esterno era una struttura di servizio ed è stato ora reso agibile al pubblico ridimensionandolo, senza alterare la sagoma dell’edificio. Gli interni sono stati studiati in modo da aumentare la superficie utile attraverso l’inserimento di un soppalco attrezzato con i servizi, la cui struttura è in linea con quella dell’edificio. La definizione degli impianti e delle asole teniche è un altro punto complesso, dato sempre dall’isolamento dell’edificio dalle allacciature fognare e dalla fornitura d’acqua, ma che è stato risolto senza stravolgere i caratteri della struttura. L’acciaio è stato scelto come materiale principale per rendere evidenti le aggiunte del progetto rispetto alla struttura originale, costituita di calcestruzzo armato e laterizio. Lo scopo prefissato dal gruppo di progetto è stato quello di studiare a fondo l’edificio per restituire un progetto coerente con i suoi caratteri identitari, mantenendo nel contempo una linea creativa non passiva che lo veste di un profilo contemporaneo necessario al suo reinserimento nella società odierna.