Il futuro delle rovine

This PhD thesis investigates the role and significance of contemporary architecture at the moment in which it intervenes with archaeological contexts of museographical purpose. The subject of study are those design operations carried out in the last twenty years which are grafted above, internally or in the immediate vicinity of European and Mediterranean archaeological areas or monuments that are intended to protect, exhibit, complete or communicate the past and its history. The aim of the thesis is to represent a framework of the state of art, synthesising the principle approaches and tracing the methods and guide lines valid for future interventions. The results of this research also present a way of constructing a operational-methodological premise applicable in Italy where recent investigations have demonstrated the existence of a notable scope for growth in the field of museography for archaeology and which is yet to fulfil its potential. Before getting to the analysis of the more recent study cases the thesis delves into a historical-critical excursus of the different hermeneutical postures with which each period has looked at archeological remains and it questions the reasons that have generated different architectonic forms at excavation sites or other strategies for the collocation of artifacts. Although facing questions which also belong to Archaeology, Restoration and Conservation – in order to understand the different points of view of figures involved in the processes of the development of ruins: not only those of the designers but also of the historians, museum professionals, curators, etc. – the attention is mainly turned to physical phenomena through which the museographical process manifests: architecture, space, exhibition equipment.

La tesi di Dottorato indaga il ruolo e i significati assunti dall’architettura contemporanea nel momento in cui interviene in contesti archeologici con finalità museografiche. Oggetto di studio sono le operazioni progettuali realizzate nell’ultimo ventennio che si innestano sopra, all’interno, o nelle immediate vicinanze di siti, aree archeologiche o complessi monumentali europei e del bacino Mediterraneo, finalizzate alla protezione, fruizione, ostensione, comunicazione dell’antico e della sua storia. Obiettivo della tesi è rappresentare il quadro dello stato dell’arte, sintetizzando i principali approcci e tracciare modalità e linee guida valide per futuri interventi. I risultati di questa ricerca si pongono inoltre come scopo quello di costituire una premessa metodologica-operativa applicabile all’Italia dove, recenti indagini, hanno dimostrato l’esistenza di notevoli potenzialità di crescita non ancora valorizzate nel campo della museografia per l’archeologia. Prima di approdare all’analisi dei casi studio più recenti si approfondiscono in un excursus storico-critico le diverse posture ermeneutiche con le quali ogni epoca ha guardato ai resti archeologici e si interrogano le ragioni che hanno generato diverse forme architettoniche sui siti di scavo o altre strategie di collocazione dei manufatti. Pur affrontando questioni che appartengono anche all’Archeologia, al Restauro, alla Conservazione - per comprendere i diversi punti di vista delle figure coinvolte nei processi di valorizzazione delle rovine: non solo quelli dei progettisti ma anche degli storici, dei museologi, dei curatori, ecc. - l’attenzione è principalmente rivolta ai fenomeni fisici attraverso cui si manifesta il processo museografico: architettura, spazio, allestimenti espositivi.