L'acqua nella ricostruzione del rapporto città-campagna. Il sistema idrico milanese come matrice per una riqualificazione sostenibile della città presso Cascina della Valle

Spesso si parla di Milano come città dʼacqua. Nonostante lʼassenza di grandi corsi dʼacqua parliamo di una metropoli che nel corso dei secoli, nel suo sviluppo e trasformazione ha sempre mantenuto una stretta relazione con lʼacqua. Milano vive sopra lʼacqua, sopra le vicine falde acquifere e la moltitudine di canali e rogge nascoste alla vista fino al confine con gli spazi non antropizzati della campagna coltivata del Parco Agricolo Sud che abbraccia la città. Quando si analizza il rapporto città-campagna dove si legge fisicamente la distinzione dei due paesaggi ci si accorge come lʼacqua riemerge e assume un ruolo di primo piano nel disegno degli spazi rurali; questa lettura pone le basi di un potenziale ridisegno degli spazi pubblici urbani dove lʼacqua può diventare il soggetto principale. Il nostro lavoro si posiziona nella parte di città a Sud dello Scalo di Porta Romana fino allʼAbbazia di Chiaravalle, più precisamente nella posizione di limite e confine tra la città e la campagna nei pressi della Cascina della Valle, ultimo elemento rurale del Parco Sud che guarda la città a lato della Roggia Vettabbia. Le analisi delle criticità di questa parte di città in trasformazione dovute alle tensioni morfologiche create tra il quartieri che affiancano lʼarea (San Luigi e Corvetto ad Est, Ripamonti e Vigentino ad Ovest) e le dinamiche di sviluppo studiate nel corso di ʻArchitetture e città Sostenibiliʼ sono state la base per il progetto. Progetto che è caratterizzato da soluzioni sostenibili ottenute con una progettazione olistica per una riqualificazione della cascina della valle e dellʼisolato a Nord di essa, e di un progetto di un centro di ricerca per lʼalimentazione. Il risultato, letto nella sua totalità, propone unʼidea di spazio pubblico e di architetture che si relazionano con lʼacqua ed il suo ciclo di utilizzo integrato.