ABSTRACT Fin dalla sua nascita la città dell’Aquila ha avuto una storia particolare ed interessante. Una città nata per volontà di quattro castelli che si riunirono per fondare un unica città, che contenesse all’interno di essa i corrispettivi quattro quarti, con le proprie chiese, piazze e fontane. LAquila fu sempre territorio di numerosi terremoti, i quali sconvolsero la città e le vite dei propri abitanti. Il più forte tra questi fu nel 1703, ma il mio punto di partenza è il terremoto del 2009. In seguito a questo terremoto gli abitanti si ritrovarono senza la loro città; si costruirono le così chiamate New Town, queste però non diedero nuova vita agli aquilani, ma gli fecero solamente desiderare ancora più ardentemente la loro città. Nel piano di ricostruzione del Comune de L’aquila sono previste le prime ricostruzioni pubbliche ed i nuovi progetti di carattere urbano. Tra questi si trova, a fianco della piazza del Duomo, il complesso San Filippo, a mio avviso edificio importantissimo per la sua storia, per la sua posizione, e per le sue potenzialità. La prima pietra della Chiesa di San Filippo Neri venne posata nel 1637, ma non fu solo un edificio sacro. Negli anni infatti divenne anche deposito daziario, palestra ed in seguito teatro. Il convento di San Filippo Neri, a fianco della chiesa, nel corso della sua storia fu edificio del fascismo ed edificio per uffici del Comune de L’Aquila. Il mio progetto verte sul consolidamento e sulla ricostruzione del complesso San Filippo con l’obbiettivo di dare agli abitanti della città uno spazio loro dove riconoscersi. Ho quindi analizzato l’edificio dal punto di vista storico e strutturale, ed in base a come lo ha lasciato il terremoto, ho optato per un tipo di intervento che fosse poco invasivo e reversibile. Nella chiesa dove, fino a qualche anno fa c’era il teatro, ho progettato uno spazio in continua trasformazione e che può diventare sala teatro, sala espositiva, spazio per le esercitazioni di danza, concerti, o anche solo di visita alla chiesa sconsacrata. E’ invece nel’ ex convento che si svolgeranno le più svariate attività: caffè letterario, aule di lingua straniera, sale lettura, aule di musica, spazi ludici per i bambini e le loro mamma, aule per corsi di fotografia e scultura, ed infine un ristorante con terrazza. All’interno del cortile ci sarà la nuova piazza, coperta ma aperta, una scatola indipendente, con una nuova struttura che in caso di un futuro terremoto non andrà a gravare sulle murature esistenti. E’ questo il cuore del progetto, un passo verso L’Aquila.

L'Aquila, ricostruire in centro : consolidamento e nuove attività civiche nel complesso di San Filippo Neri

LORIS, ARIANNA
2013/2014

Abstract

ABSTRACT Fin dalla sua nascita la città dell’Aquila ha avuto una storia particolare ed interessante. Una città nata per volontà di quattro castelli che si riunirono per fondare un unica città, che contenesse all’interno di essa i corrispettivi quattro quarti, con le proprie chiese, piazze e fontane. LAquila fu sempre territorio di numerosi terremoti, i quali sconvolsero la città e le vite dei propri abitanti. Il più forte tra questi fu nel 1703, ma il mio punto di partenza è il terremoto del 2009. In seguito a questo terremoto gli abitanti si ritrovarono senza la loro città; si costruirono le così chiamate New Town, queste però non diedero nuova vita agli aquilani, ma gli fecero solamente desiderare ancora più ardentemente la loro città. Nel piano di ricostruzione del Comune de L’aquila sono previste le prime ricostruzioni pubbliche ed i nuovi progetti di carattere urbano. Tra questi si trova, a fianco della piazza del Duomo, il complesso San Filippo, a mio avviso edificio importantissimo per la sua storia, per la sua posizione, e per le sue potenzialità. La prima pietra della Chiesa di San Filippo Neri venne posata nel 1637, ma non fu solo un edificio sacro. Negli anni infatti divenne anche deposito daziario, palestra ed in seguito teatro. Il convento di San Filippo Neri, a fianco della chiesa, nel corso della sua storia fu edificio del fascismo ed edificio per uffici del Comune de L’Aquila. Il mio progetto verte sul consolidamento e sulla ricostruzione del complesso San Filippo con l’obbiettivo di dare agli abitanti della città uno spazio loro dove riconoscersi. Ho quindi analizzato l’edificio dal punto di vista storico e strutturale, ed in base a come lo ha lasciato il terremoto, ho optato per un tipo di intervento che fosse poco invasivo e reversibile. Nella chiesa dove, fino a qualche anno fa c’era il teatro, ho progettato uno spazio in continua trasformazione e che può diventare sala teatro, sala espositiva, spazio per le esercitazioni di danza, concerti, o anche solo di visita alla chiesa sconsacrata. E’ invece nel’ ex convento che si svolgeranno le più svariate attività: caffè letterario, aule di lingua straniera, sale lettura, aule di musica, spazi ludici per i bambini e le loro mamma, aule per corsi di fotografia e scultura, ed infine un ristorante con terrazza. All’interno del cortile ci sarà la nuova piazza, coperta ma aperta, una scatola indipendente, con una nuova struttura che in caso di un futuro terremoto non andrà a gravare sulle murature esistenti. E’ questo il cuore del progetto, un passo verso L’Aquila.
NICOLETTI, MAURO
SCACCABAROZZI, ANNALISA
JURINA, LORENZO
LIRIS, MARILENA
ARC II - Scuola di Architettura Civile
1-ott-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/98148