Sfruttamento della rete acquedottistica come sorgente termica per pompe di calore

L’acqua fluente negli impianti e nelle reti acquedottistiche rappresenta una potenziale risorsa energetica, sfruttabile come sorgente fredda per pompe di calore. L’estrazione di calore dall’acqua destinata alle utenze del servizio idrico ne comporta un calo di temperatura che si traduce in una spesa energetica aggiuntiva per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria, rispetto allo stato attuale del sistema. La temperatura con cui l’acqua giunge agli utenti è determinata, oltre che dal funzionamento della pompa di calore, anche da fenomeni di scambio termico con il terreno in cui le condotte idriche sono interrate. Implementato in EPANET un modello di scambio termico acqua- terreno, si studia l’opportunità di applicare una pompa di calore in una centrale di potabilizzazione a servizio di un distretto della città di Milano. Il caso studio mostra come l’overheating necessario per l’acqua calda sanitaria sia una voce rilevante sul bilancio energetico, ambientale ed economico.