1.INTRODUZIONE Negli ultimi anni il tema delle startup e la creazione di condizioni favorevoli allo sviluppo di nuove imprese è entrato nelle agende di molti governi occidentali e anche nel nostro paese, afflitto da elevata disoccupazione e recessione economica si è cominciato a prestare maggiore attenzione alla creazione di un ecosistema per lo sviluppo di nuove imprese. In questo contesto gli incubatori di impresa risultano fondamentali in quanto strutture capaci di agevolare la creazione di nuove imprese altamente tecnologiche sopperendo alle lacune del sistema. 2.OBIETTIVI DELLA RICERCA L’obiettivo di questo lavoro è analizzare nel dettaglio i portafogli e il modo di operare di cinque tra i migliori incubatori operativi in Italia per comprendere il ruolo che queste strutture rivestono nel supporto allo sviluppo delle startup. In particolare gli obiettivi specifici che hanno guidato il lavoro sono: •Analisi dell’evoluzione delle startup in portafoglio •Valutazione delle performance dei 5 incubatori analizzati in termini di crescita del fatturato delle aziende incubate e finanziamenti raccolti •Analisi dei programmi di incubazione: servizi offerti e piani per il futuro 3.METODOLOGIA Una volta definiti gli obiettivi, si è proceduto con l’analisi della letteratura e la conoscenza degli incubatori, la loro storia e le peculiarità del settore nel nostro paese. Le ricerche sono state condotte attraverso il web, la lettura di report specializzati e consultando fonti secondarie. Circoscritto lo studio a cinque incubatori: Digital Magics, Enlabs, H-Farm, I3P e Nana Bianca ciascuno di questi è stato analizzato censendone le startup e studiandone le principali caratteristiche. 4.RISULTATI Dopo aver analizzato le radici e il modello di business di ciascuno dei cinque incubatori si è approfondito lo studio dei loro portfogli. A questo scopo sono state catalogate le startup incubate secondo alcuni parametri fondamentali: sono state definite le variabili anagrafiche (sede, anno di nascita, anni di incubazione e settore di appartenenza), sono state condotte ricerche circa i finanziamenti ricevuti e dettagli su processi di exit e write off mentre per quelle che dispongono di un bilancio su Aida sono stati definiti ebitda, fatturato e quote societarie. Da queste analisi è emersa l’elevata partecipazione di H-Farm, Enlabs e Digital Magics nei processi di finanziamento delle startup, il coinvolgimento di tutti gli incubatori nella ricerca di potenziali finanziatori, il loro orientamento verso iniziative ICT e nonostante la forte vocazione internazionale, l’elevato impatto locale di questi incubatori che tendono a riflettersi sul tessuto imprenditoriale regionale.

Analisi dei portafogli e comparazione delle performance di alcuni incubatori di impresa in Italia

MIGNOGNA, ANGELO
2013/2014

Abstract

1.INTRODUZIONE Negli ultimi anni il tema delle startup e la creazione di condizioni favorevoli allo sviluppo di nuove imprese è entrato nelle agende di molti governi occidentali e anche nel nostro paese, afflitto da elevata disoccupazione e recessione economica si è cominciato a prestare maggiore attenzione alla creazione di un ecosistema per lo sviluppo di nuove imprese. In questo contesto gli incubatori di impresa risultano fondamentali in quanto strutture capaci di agevolare la creazione di nuove imprese altamente tecnologiche sopperendo alle lacune del sistema. 2.OBIETTIVI DELLA RICERCA L’obiettivo di questo lavoro è analizzare nel dettaglio i portafogli e il modo di operare di cinque tra i migliori incubatori operativi in Italia per comprendere il ruolo che queste strutture rivestono nel supporto allo sviluppo delle startup. In particolare gli obiettivi specifici che hanno guidato il lavoro sono: •Analisi dell’evoluzione delle startup in portafoglio •Valutazione delle performance dei 5 incubatori analizzati in termini di crescita del fatturato delle aziende incubate e finanziamenti raccolti •Analisi dei programmi di incubazione: servizi offerti e piani per il futuro 3.METODOLOGIA Una volta definiti gli obiettivi, si è proceduto con l’analisi della letteratura e la conoscenza degli incubatori, la loro storia e le peculiarità del settore nel nostro paese. Le ricerche sono state condotte attraverso il web, la lettura di report specializzati e consultando fonti secondarie. Circoscritto lo studio a cinque incubatori: Digital Magics, Enlabs, H-Farm, I3P e Nana Bianca ciascuno di questi è stato analizzato censendone le startup e studiandone le principali caratteristiche. 4.RISULTATI Dopo aver analizzato le radici e il modello di business di ciascuno dei cinque incubatori si è approfondito lo studio dei loro portfogli. A questo scopo sono state catalogate le startup incubate secondo alcuni parametri fondamentali: sono state definite le variabili anagrafiche (sede, anno di nascita, anni di incubazione e settore di appartenenza), sono state condotte ricerche circa i finanziamenti ricevuti e dettagli su processi di exit e write off mentre per quelle che dispongono di un bilancio su Aida sono stati definiti ebitda, fatturato e quote societarie. Da queste analisi è emersa l’elevata partecipazione di H-Farm, Enlabs e Digital Magics nei processi di finanziamento delle startup, il coinvolgimento di tutti gli incubatori nella ricerca di potenziali finanziatori, il loro orientamento verso iniziative ICT e nonostante la forte vocazione internazionale, l’elevato impatto locale di questi incubatori che tendono a riflettersi sul tessuto imprenditoriale regionale.
CAVALLARO, ANDREA
GJOKHILAJ, EDLIRA
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
18-dic-2014
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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