La tesi si pone l’obiettivo di indagare il ruolo del design, in particolare del design della comunicazione, nell’accettazione di nuovi trend alimentari. Come tema progettuale è stato preso in esame l’entomofagia, ovvero l’abitudine a nutrirsi di insetti. La scelta è motivata dalla rilevanza di questa pratica nel dibattito attuale e dalla repulsione che essa scucita nel contesto occidentale. Infatti, nonostante i benefici dell’entomofagia e il suo importante ruolo nel soddisfare la domanda di cibo in futuro, il disgusto mostrato da potenziali consumatori rimane una delle barriere più importanti per l’adozione di insetti come possibile fonte di proteine in vari paesi occidentali. La storia ha mostrato che i modelli dietetici possono cambiare velocemente, particolarmente in un mondo globalizzato. Il rapido accoglimento in occidente di piatti a base di pesce crudo in forma di sushi ne è un buon esempio. Per far sì che gli insetti siano accettati nella dieta italiana è necessaria una loro rivalutazione e un loro riposizionamento culturale che parta dal cambiamento dell’immaginario abitualmente associato ad essi che provoca rifiuto e repulsione. Il fatto che il disgusto sia una delle emozioni principali implica che il campo preferenziali entro il quale agire venga identificato con quello della sfera affettiva e emotiva, più intuitiva e irrazionale. In questo processo la dimensione estetico-sensoriale acquista una notevole importanza come principale proponitrice di immaginari, sogni e valori che conferiscano un particolare senso all’alimento-insetto. Detto ciò, si riconosce nella marca e nella sua natura di storyteller lo strumento più efficace per raggiungere tale obiettivo. Il progetto di propone quindi di definire un’identità efficace allo scopo e la sua corretta e coerente espressione estetica attraverso tutti gli elementi della visual identity.
Humus. Il ruolo del design nell'accettazione di nuovi trend alimentari.
CHITI, GIULIA
2013/2014
Abstract
La tesi si pone l’obiettivo di indagare il ruolo del design, in particolare del design della comunicazione, nell’accettazione di nuovi trend alimentari. Come tema progettuale è stato preso in esame l’entomofagia, ovvero l’abitudine a nutrirsi di insetti. La scelta è motivata dalla rilevanza di questa pratica nel dibattito attuale e dalla repulsione che essa scucita nel contesto occidentale. Infatti, nonostante i benefici dell’entomofagia e il suo importante ruolo nel soddisfare la domanda di cibo in futuro, il disgusto mostrato da potenziali consumatori rimane una delle barriere più importanti per l’adozione di insetti come possibile fonte di proteine in vari paesi occidentali. La storia ha mostrato che i modelli dietetici possono cambiare velocemente, particolarmente in un mondo globalizzato. Il rapido accoglimento in occidente di piatti a base di pesce crudo in forma di sushi ne è un buon esempio. Per far sì che gli insetti siano accettati nella dieta italiana è necessaria una loro rivalutazione e un loro riposizionamento culturale che parta dal cambiamento dell’immaginario abitualmente associato ad essi che provoca rifiuto e repulsione. Il fatto che il disgusto sia una delle emozioni principali implica che il campo preferenziali entro il quale agire venga identificato con quello della sfera affettiva e emotiva, più intuitiva e irrazionale. In questo processo la dimensione estetico-sensoriale acquista una notevole importanza come principale proponitrice di immaginari, sogni e valori che conferiscano un particolare senso all’alimento-insetto. Detto ciò, si riconosce nella marca e nella sua natura di storyteller lo strumento più efficace per raggiungere tale obiettivo. Il progetto di propone quindi di definire un’identità efficace allo scopo e la sua corretta e coerente espressione estetica attraverso tutti gli elementi della visual identity.File | Dimensione | Formato | |
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