È il risultato di un’indagine volta ad indagare il fenomeno dell’abbandono dei paesi in Italia. L’obiettivo perseguito è stato quello di trovare un metodo che possa fungere da modello per il recupero di borghi dismessi in funzione della riattivazione di un dato territorio. Metodo applicato, poi, alla frazione abbandonata di Barmaz, nel comune di Saint-Denis, in Valle d’Aosta. Paese che risale al ‘600 e abbandonato negli anni ’50 per migrazione volontaria. L’ottima esposizione al sole ed il clima mite permettevano la crescita di vite, alberi da frutto e ortaggi. Con i cambiamenti economici e sociali vi è stato un abbandono dell’agricoltura e, con esso, lo spopolamento del villaggio di Barmaz. La Valle Centrale è ricca di terrazzamenti coltivati a vigna, che ne fanno un tratto distintivo della Bassa Valle d’Aosta, perciò si è riscontrata la necessità di creare un centro strategico che promuova la viticoltura in Valle d’Aosta e si è scelta la realtà abbandonata di Barmaz, quale terra anticamente coltivata a vite, per sviluppare questa idea progettuale. Il progetto si appoggia a Le Chemin des vignobles, un percorso escursionistico che lega le cantine vinicole da Aosta a Point-Saint-Martin, attraversando anche Barmaz, con l’impiego di una ricca segnaletica che raccoglie in pannelli tematici gli aspetti paesaggistici e culturali più significativi di ciascuna delle zone attraversate. Con la riattivazione delle vigne di Barmaz si è scelto di inserire nei vari edifici funzioni quali: un centro informazioni, per scoprire le cantine della Valle d’Aosta; un locale degustazioni, dove si possono assaporarne i vini e fare corsi per imparare a scoprire i sapori e gli aromi che caratterizzano questa poesia imbottigliata; un albergo, con all’interno un ristorante dove assaggiare i prodotti tipici valdostani; residenze per i gestori di questo centro strategico e infine una cantina vinicola, in cui avverrà la vinificazione in rosso, con annesso punto vendita e accoglienza dei visitatori, da cui si potranno anche ammirare le vigne e il paesaggio circostante.

Barmaz : frammenti di memoria e futuro delle rovine. Rigenerazione di un borgo valdostano come centro vinicolo

GERONI, MARTINA
2013/2014

Abstract

È il risultato di un’indagine volta ad indagare il fenomeno dell’abbandono dei paesi in Italia. L’obiettivo perseguito è stato quello di trovare un metodo che possa fungere da modello per il recupero di borghi dismessi in funzione della riattivazione di un dato territorio. Metodo applicato, poi, alla frazione abbandonata di Barmaz, nel comune di Saint-Denis, in Valle d’Aosta. Paese che risale al ‘600 e abbandonato negli anni ’50 per migrazione volontaria. L’ottima esposizione al sole ed il clima mite permettevano la crescita di vite, alberi da frutto e ortaggi. Con i cambiamenti economici e sociali vi è stato un abbandono dell’agricoltura e, con esso, lo spopolamento del villaggio di Barmaz. La Valle Centrale è ricca di terrazzamenti coltivati a vigna, che ne fanno un tratto distintivo della Bassa Valle d’Aosta, perciò si è riscontrata la necessità di creare un centro strategico che promuova la viticoltura in Valle d’Aosta e si è scelta la realtà abbandonata di Barmaz, quale terra anticamente coltivata a vite, per sviluppare questa idea progettuale. Il progetto si appoggia a Le Chemin des vignobles, un percorso escursionistico che lega le cantine vinicole da Aosta a Point-Saint-Martin, attraversando anche Barmaz, con l’impiego di una ricca segnaletica che raccoglie in pannelli tematici gli aspetti paesaggistici e culturali più significativi di ciascuna delle zone attraversate. Con la riattivazione delle vigne di Barmaz si è scelto di inserire nei vari edifici funzioni quali: un centro informazioni, per scoprire le cantine della Valle d’Aosta; un locale degustazioni, dove si possono assaporarne i vini e fare corsi per imparare a scoprire i sapori e gli aromi che caratterizzano questa poesia imbottigliata; un albergo, con all’interno un ristorante dove assaggiare i prodotti tipici valdostani; residenze per i gestori di questo centro strategico e infine una cantina vinicola, in cui avverrà la vinificazione in rosso, con annesso punto vendita e accoglienza dei visitatori, da cui si potranno anche ammirare le vigne e il paesaggio circostante.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
27-apr-2015
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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