Introduzione: L’importanza della Scuola Polacca del Manifesto per lo sviluppo del design grafico mondiale nel XX secolo ha avuto un riconoscimento internazionale. Nonostante ciò l’evoluzione del manifesto polacco e le caratteristiche della sua lingua visiva rimangono poco studiate. Nella cosiddetta “età d’oro” (anni ’50-70) il manifesto polacco è diventato uno dei punti più alti del manifesto nel Modernismo, come un genere di attività grafica commerciale e nello stesso tempo veramente artistico grazie alla propria lingua figurativa e le idee plastiche. Il Manifesto in Polonia divenne l'arte nazionale e nello stesso tempo un prodotto della cultura di massa. Questo fenomeno, dalla rilevanza internazionale, fu generato sia dalle condizioni socio-culturali del tempo, sia dalla situazione di spirito competitivo tra gli artisti che dalla relativa libertà creativa a loro concessa. Obiettivi: Attualmente, in una situazione di elevato flusso di informazione visiva, per il grafico diventa molto interessante e importante adottare un linguaggio visivo semantico preciso ed efficace, come quello elaborato dall’arte del Manifesto Polacco. Il nostro lavoro di tesi consiste in una ricerca sullo sviluppo delle caratteristiche artistiche e sulle sue capacità espressive negli anni ’50-70. Volevamo capire in cosa consiste la distinzione e la peculiarità del linguaggio visivo del Manifesto Polacco e il motivo per cui questo rimane vivo da più di mezzo secolo. Metodologia: La Scuola Polacca del Manifesto è stata qui studiata come un fenomeno sistemico e completo che ha passato tutte le fasi dell’evoluzione del Manifesto, dalla pubblicazione poligrafica negli anni ‘50-‘70, al ruolo di vera arte richiesta dal mondo galleristico, fino all’attuale esposizione virtuale. Abbiamo svolto una sistematizzazione del materiale dell’attività artistica e della storia dei maestri più importanti, ottenendo così un “quadro” dello sviluppo del manifesto polacco. Abbiamo analizzato il suo linguaggio plastico nell’età d’oro, come l’insieme delle caratteristiche semantiche, stilistiche e della composizione. L’analisi è stata svolta sulle opere più significative selezionate nella galleria dei manifesti, organizzata per categorie. La ricerca sulle tecniche artistiche utilizzate dagli artisti polacchi del manifesto ha permesso di analizzare gli stili che dominavano nel manifesto polacco nei vari periodi di evoluzione. Abbiamo anche esaminato le direzioni stilistiche (modernista e postmodernista) che esistevano dentro la Scuola Polacca del Manifesto. Risultati e Conclusioni: I tratti dominanti di quella che fu definita come Scuola Polacca del Manifesto sono stati individuati nella poeticità, nell’individualità della stilistica, nella grande varietà dei mezzi artistici utilizzati e nel suo “linguaggio figurato”. La poeticità, con cui si intende una certa emotività, espressività e una capacità di commuovere, distingue la scuola polacca del manifesto da molte altre scuole nazionali. La presenza della censura nella Polonia comunista non ostacolava lo sviluppo del manifesto, anzi era il fattore positivo per gli artisti per la creazione di un linguaggio allegorico, caratteristico per la scuola polacca del manifesto. Il “linguaggio figurato” è caratterizzato dall’uso abile delle metafore, metonimie e allegorie. L’emozione, l’umorismo, la satira, l’arguzia sono gli strumenti per la creazione del grottesco grafico nel manifesto polacco. Il Manifesto Polacco degli anni ’50 -‘70 del XX secolo è stato uno degli esempi migliori perché testimone della sintesi di principio funzionale-commerciale e artistico, capace di trasmettere il messaggio in modo chiaro e semplice essendo nello stesso tempo una vera opera d’arte.

Linguaggio visivo del Manifesto Polacco degli anni '50-70

MASLOVA, LIUBOV
2013/2014

Abstract

Introduzione: L’importanza della Scuola Polacca del Manifesto per lo sviluppo del design grafico mondiale nel XX secolo ha avuto un riconoscimento internazionale. Nonostante ciò l’evoluzione del manifesto polacco e le caratteristiche della sua lingua visiva rimangono poco studiate. Nella cosiddetta “età d’oro” (anni ’50-70) il manifesto polacco è diventato uno dei punti più alti del manifesto nel Modernismo, come un genere di attività grafica commerciale e nello stesso tempo veramente artistico grazie alla propria lingua figurativa e le idee plastiche. Il Manifesto in Polonia divenne l'arte nazionale e nello stesso tempo un prodotto della cultura di massa. Questo fenomeno, dalla rilevanza internazionale, fu generato sia dalle condizioni socio-culturali del tempo, sia dalla situazione di spirito competitivo tra gli artisti che dalla relativa libertà creativa a loro concessa. Obiettivi: Attualmente, in una situazione di elevato flusso di informazione visiva, per il grafico diventa molto interessante e importante adottare un linguaggio visivo semantico preciso ed efficace, come quello elaborato dall’arte del Manifesto Polacco. Il nostro lavoro di tesi consiste in una ricerca sullo sviluppo delle caratteristiche artistiche e sulle sue capacità espressive negli anni ’50-70. Volevamo capire in cosa consiste la distinzione e la peculiarità del linguaggio visivo del Manifesto Polacco e il motivo per cui questo rimane vivo da più di mezzo secolo. Metodologia: La Scuola Polacca del Manifesto è stata qui studiata come un fenomeno sistemico e completo che ha passato tutte le fasi dell’evoluzione del Manifesto, dalla pubblicazione poligrafica negli anni ‘50-‘70, al ruolo di vera arte richiesta dal mondo galleristico, fino all’attuale esposizione virtuale. Abbiamo svolto una sistematizzazione del materiale dell’attività artistica e della storia dei maestri più importanti, ottenendo così un “quadro” dello sviluppo del manifesto polacco. Abbiamo analizzato il suo linguaggio plastico nell’età d’oro, come l’insieme delle caratteristiche semantiche, stilistiche e della composizione. L’analisi è stata svolta sulle opere più significative selezionate nella galleria dei manifesti, organizzata per categorie. La ricerca sulle tecniche artistiche utilizzate dagli artisti polacchi del manifesto ha permesso di analizzare gli stili che dominavano nel manifesto polacco nei vari periodi di evoluzione. Abbiamo anche esaminato le direzioni stilistiche (modernista e postmodernista) che esistevano dentro la Scuola Polacca del Manifesto. Risultati e Conclusioni: I tratti dominanti di quella che fu definita come Scuola Polacca del Manifesto sono stati individuati nella poeticità, nell’individualità della stilistica, nella grande varietà dei mezzi artistici utilizzati e nel suo “linguaggio figurato”. La poeticità, con cui si intende una certa emotività, espressività e una capacità di commuovere, distingue la scuola polacca del manifesto da molte altre scuole nazionali. La presenza della censura nella Polonia comunista non ostacolava lo sviluppo del manifesto, anzi era il fattore positivo per gli artisti per la creazione di un linguaggio allegorico, caratteristico per la scuola polacca del manifesto. Il “linguaggio figurato” è caratterizzato dall’uso abile delle metafore, metonimie e allegorie. L’emozione, l’umorismo, la satira, l’arguzia sono gli strumenti per la creazione del grottesco grafico nel manifesto polacco. Il Manifesto Polacco degli anni ’50 -‘70 del XX secolo è stato uno degli esempi migliori perché testimone della sintesi di principio funzionale-commerciale e artistico, capace di trasmettere il messaggio in modo chiaro e semplice essendo nello stesso tempo una vera opera d’arte.
MAZZANTI, ANNA
ARC III - Scuola del Design
28-apr-2015
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/105062