Viaggio sull'Etna. Progettazione di un sistema informativo plurimediale per la conoscenza e l'esplorazione del territorio

June 21st 2013. Etna was inscribed in the World Heritage list and became the fourth Italian natural site to be qualified in this way by UNESCO. Yet this achievement may need to be qualified when we consider the implications of this “feather in the cap” for the international tourist flow. Yet before being identified as a World Heritage Site by UNESCO and by visitors from elsewhere, was Etna’s importance recognized by the local inhabitants? Although honoured by its inscription, the volcano has to be defended and protected, but above all transmitted to the current and to future generations. So how should the values and characteristics of the site be transmitted? Etna is not only a volcano which these days impresses the spectator with its awesomeness and spectacular eruptions: it is a place rich in knowledge, tradition and culture. The natural area of the park is truly linked with the life of the inhabitants. In this place, human existence and nature are inseparable, they live in a symbiotic relationship that has a distant history and those deep roots which build, after all, territorial identity. In the light of these reflections, the main aim of the research was to seek out a new modality which could valorize the territory and identify new actions which could be promoted and which could, like protection, block the deterioration of the assets and improve our knowledge. The intention of the project was to make access to the heritage actualizing the function of the park easier and to shed light on the characteristics and the uniqueness of the heritage under consideration. The assignment which will accomplish these goals is to commit to the potentialities of new media and their ability to create new bonds between contents, to create new points of view, to support an active user participation and to facilitate, through narrative, the interpretation and understanding of territorial assets. It will narrate what underpins the places and the assets, which gives birth to tales, traditions, memory and to the immaterial cultural heritage which together with the material one, represents territory identity.

21 Giugno 2013. L’Etna viene inserito all’interno della World Heritage List diventando il quarto sito naturalistico italiano ad essere qualificato dall’Unesco come Patrimonio dell’umanità. Un titolo importante se si pensa al richiamo che tale ‘coccarda’ potrà avere sul flusso internazionale del turismo. Prima di essere, però, identificato come patrimonio dall’Unesco e dai visitatori esterni, viene riconosciuto tale dagli abitanti locali? Insignito di tale riconoscimento, il vulcano dovrà essere in primo luogo tutelato e protetto ma, soprattutto, trasmesso alle generazioni attuali e quelle future. Come dovrebbero essere, perciò, comunicati il valore e le caratteristiche di questo sito? L’Etna - oltre ad essere un vulcano che ogni giorno meraviglia, residenti e visitatori, con la sua imponenza ed i suoi spettacolari fenomeni eruttivi - è un luogo ricco di saperi, di verde, di tradizione e di cultura. L’area naturale del parco è infatti connessa alla vita dei suoi abitanti. Uomo e natura in questo luogo sono inscindibili, vivono un rapporto di simbiosi che ha una storia lontana e radici profonde che costituiscono, dopotutto, l’identità del territorio. Alla luce di queste riflessioni, l’obiettivo principale della ricerca è stato quello di cercare nuove modalità per poter valorizzare questo territorio ed individuare nuove azioni di promozione che, al pari della tutela, possano impedire il deperimento del bene e migliorarne la conoscenza. L’intento del progetto è stato, pertanto, quello di facilitare l’accesso al patrimonio attualizzando la fruizione del parco e mettendo in luce le peculiarità e l’unicità del patrimonio in oggetto. Il compito di raggiungere questi obiettivi è affidato alle potenzialità dei nuovi media e alla loro capacità di creare nuove relazioni fra contenuti, di creare nuovi punti di vista, di favorire una partecipazione attiva degli utenti e di facilitare, tramite il racconto, la lettura e la comprensione delle risorse territoriali. Sarà proprio raccontando quello che sta dietro ai luoghi e ai beni che verranno fuori le storie, le tradizioni, la memoria e quindi il patrimonio culturale immateriale che costituisce, insieme a quello materiale, l’identità di un territorio.