Nell’ambito dei flussi di traffico merci transalpino attraverso la Svizzera – in particolare sul valico del San Gottardo –, tra i quali le relazioni di traffico tra l’Italia e il nord Europa rappresentano una parte fondamentale della rete europea del trasporto merci, ha una rilevanza strategica il trasporto combinato, con il quale la maggior parte del percorso viene realizzata via ferrovia mentre solamente le tratte terminali si avvalgono della modalità stradale, con il vantaggio di dover trasbordare solamente l’unità di carico che trasporta le merci senza la manipolazione diretta delle stesse. L’incremento del traffico combinato, che peraltro è caratterizzato da un trend positivo da più di un decennio, è inoltre parte della politica di trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia promossa dalla Svizzera, che è direttamente interessata dai flussi di transito. La prossima realizzazione della Nuova Trasversale Ferroviaria Alpina mediante il completamento dei Tunnel di base del San Gottardo e del Monte Ceneri e il contestuale adeguamento delle tratte di accesso, compresa quella italiana, permetterà un notevole aumento delle merci trasportate. Il trasporto combinato deve però potersi avvalere di impianti intermodali in cui sia possibile realizzare l’interscambio strada-ferrovia: lo scenario descritto presenta pertanto l’opportunità per l’evoluzione di terminali esistenti o per lo sviluppo di nuovi ed è sulla base di questo contesto che il presente elaborato mostra i vantaggi derivanti dall’installazione di un terminal intermodale nell’area a nord di Milano sulla via di accesso al corridoio transalpino del San Gottardo. Tali vantaggi si sintetizzano nella possibilità di soddisfare la domanda di trasporto estero in un’area economicamente forte e dinamica come la zona al confine tra la città metropolitana di Milano e la Brianza attraverso una modalità di trasporto che consente di avere un minor numero di veicoli stradali sulla maggior parte del percorso e che presenta costi di trasporto inferiori alla modalità stradale. Inoltre, la realizzazione di un terminal intermodale terrestre, a differenza di un terminal portuale, può essere conseguita anche in presenza di spazi non abbondanti, grazie alle limitate dimensioni delle componenti dell’impianto. Il dimensionamento di un terminal intermodale collocato a Seregno, nella Brianza centro-meridionale, dà un esempio concreto degli aspetti esposti.

Inserimento di un terminal intermodale strada-ferrovia nei traffici del trasporto combinato tra Italia e Nord Europa attraverso il valico del San Gottardo

LOMUSCIO, ANDREA
2013/2014

Abstract

Nell’ambito dei flussi di traffico merci transalpino attraverso la Svizzera – in particolare sul valico del San Gottardo –, tra i quali le relazioni di traffico tra l’Italia e il nord Europa rappresentano una parte fondamentale della rete europea del trasporto merci, ha una rilevanza strategica il trasporto combinato, con il quale la maggior parte del percorso viene realizzata via ferrovia mentre solamente le tratte terminali si avvalgono della modalità stradale, con il vantaggio di dover trasbordare solamente l’unità di carico che trasporta le merci senza la manipolazione diretta delle stesse. L’incremento del traffico combinato, che peraltro è caratterizzato da un trend positivo da più di un decennio, è inoltre parte della politica di trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia promossa dalla Svizzera, che è direttamente interessata dai flussi di transito. La prossima realizzazione della Nuova Trasversale Ferroviaria Alpina mediante il completamento dei Tunnel di base del San Gottardo e del Monte Ceneri e il contestuale adeguamento delle tratte di accesso, compresa quella italiana, permetterà un notevole aumento delle merci trasportate. Il trasporto combinato deve però potersi avvalere di impianti intermodali in cui sia possibile realizzare l’interscambio strada-ferrovia: lo scenario descritto presenta pertanto l’opportunità per l’evoluzione di terminali esistenti o per lo sviluppo di nuovi ed è sulla base di questo contesto che il presente elaborato mostra i vantaggi derivanti dall’installazione di un terminal intermodale nell’area a nord di Milano sulla via di accesso al corridoio transalpino del San Gottardo. Tali vantaggi si sintetizzano nella possibilità di soddisfare la domanda di trasporto estero in un’area economicamente forte e dinamica come la zona al confine tra la città metropolitana di Milano e la Brianza attraverso una modalità di trasporto che consente di avere un minor numero di veicoli stradali sulla maggior parte del percorso e che presenta costi di trasporto inferiori alla modalità stradale. Inoltre, la realizzazione di un terminal intermodale terrestre, a differenza di un terminal portuale, può essere conseguita anche in presenza di spazi non abbondanti, grazie alle limitate dimensioni delle componenti dell’impianto. Il dimensionamento di un terminal intermodale collocato a Seregno, nella Brianza centro-meridionale, dà un esempio concreto degli aspetti esposti.
SPADA, SILVANO
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
29-apr-2015
2013/2014
Tesi di laurea Magistrale
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