Questo percorso di tesi si propone di elaborare un approccio al progetto di paesaggio che si caratterizza per indagare la dimensione relazionale esistente tra l’infrastruttura e il suo intorno. Si è lungamente dibattuto, nel passato, attorno al tema del paesaggio: la sua nascita, storia e sviluppo si articolano in un percorso complesso. Altrettanto intenso e articolato è stato il dibattito, più recente, sulla relazione tra paesaggio, territorio, ambiente e società: in questa sede ci si limita a citare solo alcuni degli esiti del dibattito relativo alla materia paesistica citando alcuni degli approdi legislativi più importanti in ambito italiano e rimandando alla bibliografia di riferimento per una più specifica ed esaustiva trattazione in materia. Tra questi, la Convenzione europea del paesaggio - approvata il 20 ottobre 2000 a Firenze e adottata dallo Stato nel 2006 - rappresenta un vero e proprio punto di svolta all’interno delle politiche paesaggistiche che ha influenzato notevolmente il tipo di approccio in merito a tale argomento. Nonostante questo evento abbia segnato positivamente molte questioni legate al tema, si ritiene però debba essere superato da un nuovo modo di procedere nel progetto di paesaggio. La complessità del territorio in cui abitiamo ci impone di andare oltre ad un approccio puramente conservativo e a considerare una pluralità di elementi che lo costituiscono. Tutti gli autori che hanno stimolato queste riflessioni con i loro scritti, sono riportati nel suddetto elaborato sotto forma antologica. L’approfondimento progettuale frutto di questo elaborato di tesi, sulla base di tali considerazioni, si è incentrato in una porzione di territorio della pianura padana ad est del comune di Carpi (MO). L’area interessata è compresa fra il centro urbano di Carpi e il fiume Secchia e all’interno di questa area di indagine - che risulta prevalentemente agricola anche se comprende alcuni comuni minori e conurbazioni differenti - sono stati individuati alcuni assi principali interpretabili come vere e proprie infrastrutture paesaggistiche. Di queste ne è stata approfondita la principale e la più determinante per l’assetto del territorio oggetto di studio. Il lavoro è stato strutturato con un’accurata indagine che ha prodotto un vero e proprio rilevamento a campionamento dell’immagine paesaggistica. Grazie a tale ricognizione è stato possibile individuare i caratteri principali del territorio analizzato permettendo di elaborare una strategia progettuale leggibile su diversi livelli e a diverse scale: livello di dettaglio, legato all’infrastruttura (sistema di prossimità)e livello territoriale, legato alle relazioni (sistema di visuali percettive). L’intero lavoro è volto a dimostrare che, nonostante le premesse, in materia di paesaggio non risulta possibile esaurire l’approccio progettuale in termini solamente numerico-geometrici e quindi “bufferizzabili” in quanto il paesaggio è frutto di elementi compositi ed eterogenei, talvolta non perfettamente distinguibili tra loro, e di relazioni. Nell’analisi paesaggistica si intrecciano molteplici eterogeneità - anche morfologiche - dalle quali non è possibile prescindere e delle quali il progettista deve inevitabilmente tenere conto per poter compiere una scelta progettuale consapevole. L’esito finale si propone di elaborare un abaco di attenzioni alle questioni inerenti il paesaggio e il titolo ne descrive la caratterizzazione: “Linee” poiché il rapporto indagato è quello tra infrastruttura e territorio, producendo un inevitabile andamento lineare; “possibili” poiché questo aggettivo traduce in modo molto chiaro tutta l’incertezza, la complessità ma anche la potenzialità del progetto di paesaggio; “paesaggi” perché solo la condizione di pluralità può esprimere la ricchezza e la diversità di relazioni che costituiscono questo complesso sistema che è il paesaggio.

Linee di paesaggi possibili

GUAITOLI, LUCIA
2014/2015

Abstract

Questo percorso di tesi si propone di elaborare un approccio al progetto di paesaggio che si caratterizza per indagare la dimensione relazionale esistente tra l’infrastruttura e il suo intorno. Si è lungamente dibattuto, nel passato, attorno al tema del paesaggio: la sua nascita, storia e sviluppo si articolano in un percorso complesso. Altrettanto intenso e articolato è stato il dibattito, più recente, sulla relazione tra paesaggio, territorio, ambiente e società: in questa sede ci si limita a citare solo alcuni degli esiti del dibattito relativo alla materia paesistica citando alcuni degli approdi legislativi più importanti in ambito italiano e rimandando alla bibliografia di riferimento per una più specifica ed esaustiva trattazione in materia. Tra questi, la Convenzione europea del paesaggio - approvata il 20 ottobre 2000 a Firenze e adottata dallo Stato nel 2006 - rappresenta un vero e proprio punto di svolta all’interno delle politiche paesaggistiche che ha influenzato notevolmente il tipo di approccio in merito a tale argomento. Nonostante questo evento abbia segnato positivamente molte questioni legate al tema, si ritiene però debba essere superato da un nuovo modo di procedere nel progetto di paesaggio. La complessità del territorio in cui abitiamo ci impone di andare oltre ad un approccio puramente conservativo e a considerare una pluralità di elementi che lo costituiscono. Tutti gli autori che hanno stimolato queste riflessioni con i loro scritti, sono riportati nel suddetto elaborato sotto forma antologica. L’approfondimento progettuale frutto di questo elaborato di tesi, sulla base di tali considerazioni, si è incentrato in una porzione di territorio della pianura padana ad est del comune di Carpi (MO). L’area interessata è compresa fra il centro urbano di Carpi e il fiume Secchia e all’interno di questa area di indagine - che risulta prevalentemente agricola anche se comprende alcuni comuni minori e conurbazioni differenti - sono stati individuati alcuni assi principali interpretabili come vere e proprie infrastrutture paesaggistiche. Di queste ne è stata approfondita la principale e la più determinante per l’assetto del territorio oggetto di studio. Il lavoro è stato strutturato con un’accurata indagine che ha prodotto un vero e proprio rilevamento a campionamento dell’immagine paesaggistica. Grazie a tale ricognizione è stato possibile individuare i caratteri principali del territorio analizzato permettendo di elaborare una strategia progettuale leggibile su diversi livelli e a diverse scale: livello di dettaglio, legato all’infrastruttura (sistema di prossimità)e livello territoriale, legato alle relazioni (sistema di visuali percettive). L’intero lavoro è volto a dimostrare che, nonostante le premesse, in materia di paesaggio non risulta possibile esaurire l’approccio progettuale in termini solamente numerico-geometrici e quindi “bufferizzabili” in quanto il paesaggio è frutto di elementi compositi ed eterogenei, talvolta non perfettamente distinguibili tra loro, e di relazioni. Nell’analisi paesaggistica si intrecciano molteplici eterogeneità - anche morfologiche - dalle quali non è possibile prescindere e delle quali il progettista deve inevitabilmente tenere conto per poter compiere una scelta progettuale consapevole. L’esito finale si propone di elaborare un abaco di attenzioni alle questioni inerenti il paesaggio e il titolo ne descrive la caratterizzazione: “Linee” poiché il rapporto indagato è quello tra infrastruttura e territorio, producendo un inevitabile andamento lineare; “possibili” poiché questo aggettivo traduce in modo molto chiaro tutta l’incertezza, la complessità ma anche la potenzialità del progetto di paesaggio; “paesaggi” perché solo la condizione di pluralità può esprimere la ricchezza e la diversità di relazioni che costituiscono questo complesso sistema che è il paesaggio.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
27-lug-2015
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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