La flessibilità in architettura, e nello specifico del nostro raggio d’interesse, quello dell’alloggio, obiettivo tanto studiato quanto poco perseguito in concreto, necessita ad oggi di una più completa cognizione e di una più tecnica e precisa decodificazione, affinché, una volta chiarite le categorie e classificazioni che ci coadiuvano a definire consapevolmente l’argomento, si possano definire modelli esemplari e tracciare modalità procedurali e progettuali di validità generale. In questa sede, si intende dimostrare che la progettazione dell’alloggio incentrata su principi generatori di flessibilità è un principio centrale nella ricerca di qualità abitativa e residenziale da perseguire. Occorre offrire, attraverso la ricerca e l’analisi, una gamma di informazioni, metodi e strumenti idonei ed efficaci a costruire una prassi metodologica e procedurale. A tal fine, è utile e interessante cercare di comprendere in quali modalità e secondo quali approcci venga trattata la “flessibilità” dalle riviste d’architettura specialistiche: il lavoro della ricerca si fonda quindi sulla necessità si indagare come il tema “flessibilità” dell’alloggio residenziale sia analizzata, intesa e applicata, attraverso la pubblicistica di settore. Cosa si intende oggi per “flessibilità” dell’alloggio? Quali sono le definizioni nelle potenziali diverse correnti di pensiero? Come occorre interpretarla e quali sono i casi progettuali in cui essa è realmente conseguita? Parallelamente, fra le varie testate giornalistiche, esistono esempi di ricerca approfondita del tema e un interesse sistematico e continuo e quali sono e in quali nazioni? Limitando il raggio d’interesse alle riviste di nazionalità europea e cronologicamente comprese negli ultimi quindici anni, si sono raccolte le informazioni utili a costruire un quadro il più possibile completo della tematica. Tutti i contributi, in seguito, sono stati ordinati secondo le categorie costitutive del perseguimento della flessibilità: la fase della programmazione dell’intervento edilizio, la fase della progettazione, la fase del processo costruttivo, la fase d’uso e gestione nel tempo dell’abitazione (punto d’arrivo, nonché obiettivo intrinseco della ricerca della flessibilità). A tal fine, basilare sarà l’apporto delle analisi “tecno-tipologiche” della flessibilità presente nei progetti pubblicati in questo senso. In conclusione, si è tentato di comprendere se vi sia realmente un effettivo interesse rispetto al tema, nonché di definire quale sia la posizione degli autori e dei progettisti internazionali coevi. L’indagine, inoltre, vorrebbe condurre a comprendere quale sia il grado di “flessibilità” perseguito nelle realizzazioni contemporanee nei vari Paesi, evidenziando lacune e punti di forza, scelte tipologiche e tecnologiche performanti e più o meno utilizzate dagli architetti. Infine, si tenterà di delineare alcune semplici linee guida che si ritiene possano essere determinanti ai fini di una migliore attuazione di quello che si ritiene possa essere uno dei principi progettuali in grado di rispondere alle esigenze di qualità, benessere, fruibilità, sicurezza, privacy, contrasto al degrado e all’obsolescenza, espresse dall’utenza di oggi.

La flessibilità dell'alloggio è paradigma della qualità abitativa ? Riflessioni, dibattiti, pubblicazioni, progetti emblematici

MOLINELLI, SAMUELE
2014/2015

Abstract

La flessibilità in architettura, e nello specifico del nostro raggio d’interesse, quello dell’alloggio, obiettivo tanto studiato quanto poco perseguito in concreto, necessita ad oggi di una più completa cognizione e di una più tecnica e precisa decodificazione, affinché, una volta chiarite le categorie e classificazioni che ci coadiuvano a definire consapevolmente l’argomento, si possano definire modelli esemplari e tracciare modalità procedurali e progettuali di validità generale. In questa sede, si intende dimostrare che la progettazione dell’alloggio incentrata su principi generatori di flessibilità è un principio centrale nella ricerca di qualità abitativa e residenziale da perseguire. Occorre offrire, attraverso la ricerca e l’analisi, una gamma di informazioni, metodi e strumenti idonei ed efficaci a costruire una prassi metodologica e procedurale. A tal fine, è utile e interessante cercare di comprendere in quali modalità e secondo quali approcci venga trattata la “flessibilità” dalle riviste d’architettura specialistiche: il lavoro della ricerca si fonda quindi sulla necessità si indagare come il tema “flessibilità” dell’alloggio residenziale sia analizzata, intesa e applicata, attraverso la pubblicistica di settore. Cosa si intende oggi per “flessibilità” dell’alloggio? Quali sono le definizioni nelle potenziali diverse correnti di pensiero? Come occorre interpretarla e quali sono i casi progettuali in cui essa è realmente conseguita? Parallelamente, fra le varie testate giornalistiche, esistono esempi di ricerca approfondita del tema e un interesse sistematico e continuo e quali sono e in quali nazioni? Limitando il raggio d’interesse alle riviste di nazionalità europea e cronologicamente comprese negli ultimi quindici anni, si sono raccolte le informazioni utili a costruire un quadro il più possibile completo della tematica. Tutti i contributi, in seguito, sono stati ordinati secondo le categorie costitutive del perseguimento della flessibilità: la fase della programmazione dell’intervento edilizio, la fase della progettazione, la fase del processo costruttivo, la fase d’uso e gestione nel tempo dell’abitazione (punto d’arrivo, nonché obiettivo intrinseco della ricerca della flessibilità). A tal fine, basilare sarà l’apporto delle analisi “tecno-tipologiche” della flessibilità presente nei progetti pubblicati in questo senso. In conclusione, si è tentato di comprendere se vi sia realmente un effettivo interesse rispetto al tema, nonché di definire quale sia la posizione degli autori e dei progettisti internazionali coevi. L’indagine, inoltre, vorrebbe condurre a comprendere quale sia il grado di “flessibilità” perseguito nelle realizzazioni contemporanee nei vari Paesi, evidenziando lacune e punti di forza, scelte tipologiche e tecnologiche performanti e più o meno utilizzate dagli architetti. Infine, si tenterà di delineare alcune semplici linee guida che si ritiene possano essere determinanti ai fini di una migliore attuazione di quello che si ritiene possa essere uno dei principi progettuali in grado di rispondere alle esigenze di qualità, benessere, fruibilità, sicurezza, privacy, contrasto al degrado e all’obsolescenza, espresse dall’utenza di oggi.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
18-dic-2015
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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