Da rifugio a casa. La condizione del rifugiato : una ricerca di game design

Within this thesis I would like to present an overview about the condition of refugees and asylum seekers that are everyday reaching the Italian’s coasts. From the arrival time they start their journey toward acceptance and integration in the european society. My idea is to sensitise Italians about this topic through a recreational approach. Since the early 2000s, the phenomenon of forced migration has become increasingly discussed in everyday life but Italians still have difficulty in understanding the needs and potential of those who arrive. Often this difficulty become to indifference or, sometimes, hostility. It is necessary to realise that those who arrive to Europe are people who have been scared, people who have lost everything they had. They need to be accepted and integrated in a new society that does not belong to them but with which they have to learn to live with. Refugees and asylum seekers aren’t just immigrants, they haven’t chosen to move from their homes, they have been forced to leave and now they need a new place to call home, a place where they can feel to be part of a family. From here the need to investigate which one could be the role of communication design in creating information and awareness around this topic. In particular I observed how the recreational approach could be a good tool, able to start a discussion and produce a meaningful experience for the players, also managing to transmit serious contents. Through a game is possible to talk about complex situations in an engaging way and to guide to a reflection also people who will never think about the topic. Here-hence the project proposal: a board game intended to stimulate a reflection on the topics of refugees in Italy.

Questa tesi si propone di presentare una panoramica generale della condizione di richiedenti asilo e rifugiati che ogni giorno raggiungono le coste italiane e che si trovano davanti un lungo percorso di accettazione e inserimento in una nuova realtà. L’intenzione è quella di avvicinare, attraverso l'approccio ludico, la popolazione italiana a questa tematica. A partire dai primi anni 2000 il fenomeno della migrazione forzata è diventato sempre più discusso e presente nella vita quotidiana degli italiani che però ancora oggi hanno difficoltà a comprendere necessità e potenzialità di coloro che arrivano rimanendo spesso indifferenti e qualche volta ostili nei loro confronti. È necessario rendersi conto che chi raggiunge l’Europa sono persone che hanno avuto paura, persone che hanno perso tutto e che ora hanno bisogno di essere accettate e integrate in una comunità che certamente non gli appartiene ma con la quale devono imparare a convivere. Rifugiati e richiedenti asilo non sono semplicemente immigrati, non hanno scelto di essere in Italia e nemmeno di lasciare la propria terra, sono stati costretti a farlo e per questo motivo hanno bisogno di ritrovare un posto da poter chiamare casa, un posto in cui sentirsi parte di una famiglia. Da qui l’esigenza di approfondire il ruolo che un designer della comunicazione può avere nella creazione di un artefatto comunicativo in grado di fornire informazioni e consapevolezza sulla tematica. In particolare ho osservato come l’approccio ludico emerga quale strumento di comunicazione capace di stimolare riflessioni e creare esperienze significative per il giocatore, riuscendo a veicolare contenuti seri e importanti. Per questo motivo ho visto nel gioco lo strumento più adatto a stimolare interesse ed empatia, creando i presupposti per affrontare argomenti critici in maniera più aperta. Attraverso il gioco infatti è possibile illustrare in modo leggero e coinvolgente anche realtà complesse portando ad una riflessione anche coloro che nella vita quotidiana non si sarebbero avvicinati all’argomento. Da qui la proposta progettuale, un gioco da tavolo volto a stimolare una riflessione sul tema dei rifugiati e richiedenti asilo.