La ricerca analizza gli elementi del progetto residenziale collettivo che sono in grado di creare un valore aggiunto. Di fronte al riproporsi del problema della casa e al recente sviluppo del settore dell’housing sociale in Italia, l’approccio utilizzato prende in considerazione anche gli aspetti sociali che accompagnano il disagio abitativo. A questo scopo viene osservato a distanza di quarant’anni dalla sua realizzazione il villaggio Matteotti a Terni progettato a inizio degli anni Settanta dell’architetto Giancarlo De Carlo. L’interesse di questo caso studio è dato principalmente dalla figura di De Carlo e dal suo modo di intendere l’architettura come impegno civile che ebbe molte ricadute sul progetto. A Terni l’architetto ha condotto la prima esperienza in Italia di progettazione partecipata realizzando un quartiere residenziale di notevole qualità architettonica che recepiva le esigenze di chi ci avrebbe abitato. Abitare, per una comunità insediata, implica stabilire dei rapporti significativi con lo spazio che diventa luogo in quanto associato a un’immagine condivisa dagli abitanti. Lo spazio concreto che costituisce il luogo della comunità è lo spazio collettivo, categoria che fa riferimento a un’appropriazione dello spazio non di tipo economica ma attraverso l’uso. L’esperienza degli abitanti e dei visitatori costituisce il punto di partenza del presente lavoro per l’individuazione dei punti di forza e di debolezza del progetto dello spazio collettivo del villaggio Matteotti. La ricerca si propone di trarre delle indicazioni progettuali attraverso una lettura critica di questi spazi. Queste osservazioni costituiscono un contributo al progetto degli spazi collettivi residenziali per favorire l’incontro tra le persone e la creazione di relazioni significative tra di esse e con lo spazio costruito: tutto ciò è finalizzato alla creazione di una comunità sostenibile nell’ottica dell’housing sociale.

Creare valore attraverso il progetto dello spazio collettivo dell'abitare. Il villaggio Matteotti quarant'anni dopo

PACUCCI, LUCIANA
2009/2010

Abstract

La ricerca analizza gli elementi del progetto residenziale collettivo che sono in grado di creare un valore aggiunto. Di fronte al riproporsi del problema della casa e al recente sviluppo del settore dell’housing sociale in Italia, l’approccio utilizzato prende in considerazione anche gli aspetti sociali che accompagnano il disagio abitativo. A questo scopo viene osservato a distanza di quarant’anni dalla sua realizzazione il villaggio Matteotti a Terni progettato a inizio degli anni Settanta dell’architetto Giancarlo De Carlo. L’interesse di questo caso studio è dato principalmente dalla figura di De Carlo e dal suo modo di intendere l’architettura come impegno civile che ebbe molte ricadute sul progetto. A Terni l’architetto ha condotto la prima esperienza in Italia di progettazione partecipata realizzando un quartiere residenziale di notevole qualità architettonica che recepiva le esigenze di chi ci avrebbe abitato. Abitare, per una comunità insediata, implica stabilire dei rapporti significativi con lo spazio che diventa luogo in quanto associato a un’immagine condivisa dagli abitanti. Lo spazio concreto che costituisce il luogo della comunità è lo spazio collettivo, categoria che fa riferimento a un’appropriazione dello spazio non di tipo economica ma attraverso l’uso. L’esperienza degli abitanti e dei visitatori costituisce il punto di partenza del presente lavoro per l’individuazione dei punti di forza e di debolezza del progetto dello spazio collettivo del villaggio Matteotti. La ricerca si propone di trarre delle indicazioni progettuali attraverso una lettura critica di questi spazi. Queste osservazioni costituiscono un contributo al progetto degli spazi collettivi residenziali per favorire l’incontro tra le persone e la creazione di relazioni significative tra di esse e con lo spazio costruito: tutto ciò è finalizzato alla creazione di una comunità sostenibile nell’ottica dell’housing sociale.
ARC I - Facolta' di Architettura e Società
21-lug-2010
2009/2010
Tesi di laurea Magistrale
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