The assessment of the risk posed by a polluted site towards humans and the environment is an important issue. The methodology to define a conceptual model of the site of study and to perform the risk assessment can differ significantly for each country thus, the comparison between different methods to approach polluted sites, can highlight which are the aspects that should be included or modified in the risk assessment methodology to ensure reliable outcomes. The aim of the study was to compare the Italian and Swedish approaches to deal with contaminated sites and evaluate the respective results. The two risk assessments were performed for the property of Bollnäs Bro 4:4, located in Bollnäs (Sweden). The site presented a diffused contamination by both inorganic and organic pollutants as a consequence to the storage and maintenance of train coaches. Soil samples were taken on site to perform leaching test and determine the site-specific soil to liquid partition coefficient (Kd) of metals. Two software were used: Risk-net 2.0, to determine the threshold concentrations for risk (CSRs), i.e. the Italian remediation goals, and the Software for site-specific soil guidelines by Kemakta AB to calculate the Swedish site-specific soil guidelines. The outcomes of the two risk assessments were different both considering the value and the driving exposure pathway, but confirmed the critical pollution of the property. The Swedish site-specific guidelines were found smaller than the Italian CSRs for the majority of the contaminants, but it was not possible to define which approach would have determined the highest remediation costs, due to the non-legally-binding character of the Swedish guidelines. The Italian risk assessment is very detailed, but time consuming. The Swedish methodology, on the contrary, is quick and simple, but is lacking in site-specificity, due to the limited number of editable parameters. Both the approaches have strengths and weaknesses, but further studies, focused both on the physio-chemical and toxicological properties of the pollutants and the mathematical models adopted in each country, are required to perform a deepened comparison between the two methodologies.

La valutazione del rischio posto dalla presenza di un sito contaminato su uomo ed ambiente è una problematica importante. Il procedimento per definire un modello concettuale del sito ed eseguire l’analisi di rischio possono risultare molto diverse di Paese in Paese. Per questo, il confronto tra diverse metodologie di approccio ad un sito inquinato può essere usato per identificare quali sono gli aspetti che andrebbero inclusi in una procedura di analisi di rischio e quali invece tralasciati, per ottenere risultati realistici e affidabili. Lo scopo del lavoro è stato quello di comparare l’approccio italiano ad un sito contaminato con quello svedese per poi valutare i risultati corrispondenti. Le due analisi di rischio sono state eseguite per la proprietà Bollnäs Bro 4:4, situata nella cittadina di Bollnäs (Svezia). Il sito in analisi era caratterizzato da un’estesa ed eterogenea contaminazione, costituita sia da inquinanti organici che inorganici, conseguente alla manutenzione delle carrozze di treni, poi tenute in capannoni. Dei campioni di suolo sono stati raccolti sul sito per eseguire un test di cessione e determinare il coefficiente di partizione suolo-acqua (Kd) dei metalli presenti. Due software differenti sono stati utilizzati: Risk-net 2.0, per calcolare le concentrazioni soglia di rischio (CSR), ovvero gli obiettivi di bonifica italiani, e il Software for site-specific soil guidelines by Kemakta AB per calcolare le linee guida sito-specifiche svedesi. Le due analisi di rischio hanno fornito risultati diversi, sia in termini di valore numerico che considerando la via di esposizione determinante per il contaminante, ma entrambe hanno confermato la criticità della contaminazione del sito. Le linee guida sito-specifiche svedesi sono risultate più basse delle CSR italiane per la maggior parte dei contaminanti, ma non è stato possibile determinare quale tra i due approcci avrebbe comportato i costi di bonifica più elevati, dato che le linee-guida svedesi non costituiscono valori legalmente vincolanti. L’analisi di rischio italiana è più dettagliata ma richiede tempo per essere eseguita. La metodologia svedese è, invece, semplice e veloce da applicare, ma la simulazione risulta molto meno sito-specifica a causa del numero limitato di parametri che possono essere modificati. Entrambi gli approcci hanno punti di forza e debolezza, ma sono necessari ulteriori studi, incentrati sui modelli matematici e i parametri chimico-fisici e tossicologici utilizzati in ciascun Paese, per poter fare un paragone più approfondito tra le due metodologie.

Contaminated sites : a comparison between the Italian and the Swedish approach

TABIADON, MATTEO LUCA MARIA
2015/2016

Abstract

The assessment of the risk posed by a polluted site towards humans and the environment is an important issue. The methodology to define a conceptual model of the site of study and to perform the risk assessment can differ significantly for each country thus, the comparison between different methods to approach polluted sites, can highlight which are the aspects that should be included or modified in the risk assessment methodology to ensure reliable outcomes. The aim of the study was to compare the Italian and Swedish approaches to deal with contaminated sites and evaluate the respective results. The two risk assessments were performed for the property of Bollnäs Bro 4:4, located in Bollnäs (Sweden). The site presented a diffused contamination by both inorganic and organic pollutants as a consequence to the storage and maintenance of train coaches. Soil samples were taken on site to perform leaching test and determine the site-specific soil to liquid partition coefficient (Kd) of metals. Two software were used: Risk-net 2.0, to determine the threshold concentrations for risk (CSRs), i.e. the Italian remediation goals, and the Software for site-specific soil guidelines by Kemakta AB to calculate the Swedish site-specific soil guidelines. The outcomes of the two risk assessments were different both considering the value and the driving exposure pathway, but confirmed the critical pollution of the property. The Swedish site-specific guidelines were found smaller than the Italian CSRs for the majority of the contaminants, but it was not possible to define which approach would have determined the highest remediation costs, due to the non-legally-binding character of the Swedish guidelines. The Italian risk assessment is very detailed, but time consuming. The Swedish methodology, on the contrary, is quick and simple, but is lacking in site-specificity, due to the limited number of editable parameters. Both the approaches have strengths and weaknesses, but further studies, focused both on the physio-chemical and toxicological properties of the pollutants and the mathematical models adopted in each country, are required to perform a deepened comparison between the two methodologies.
NORRSTROM, ANN-CATRINE
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
21-dic-2016
2015/2016
La valutazione del rischio posto dalla presenza di un sito contaminato su uomo ed ambiente è una problematica importante. Il procedimento per definire un modello concettuale del sito ed eseguire l’analisi di rischio possono risultare molto diverse di Paese in Paese. Per questo, il confronto tra diverse metodologie di approccio ad un sito inquinato può essere usato per identificare quali sono gli aspetti che andrebbero inclusi in una procedura di analisi di rischio e quali invece tralasciati, per ottenere risultati realistici e affidabili. Lo scopo del lavoro è stato quello di comparare l’approccio italiano ad un sito contaminato con quello svedese per poi valutare i risultati corrispondenti. Le due analisi di rischio sono state eseguite per la proprietà Bollnäs Bro 4:4, situata nella cittadina di Bollnäs (Svezia). Il sito in analisi era caratterizzato da un’estesa ed eterogenea contaminazione, costituita sia da inquinanti organici che inorganici, conseguente alla manutenzione delle carrozze di treni, poi tenute in capannoni. Dei campioni di suolo sono stati raccolti sul sito per eseguire un test di cessione e determinare il coefficiente di partizione suolo-acqua (Kd) dei metalli presenti. Due software differenti sono stati utilizzati: Risk-net 2.0, per calcolare le concentrazioni soglia di rischio (CSR), ovvero gli obiettivi di bonifica italiani, e il Software for site-specific soil guidelines by Kemakta AB per calcolare le linee guida sito-specifiche svedesi. Le due analisi di rischio hanno fornito risultati diversi, sia in termini di valore numerico che considerando la via di esposizione determinante per il contaminante, ma entrambe hanno confermato la criticità della contaminazione del sito. Le linee guida sito-specifiche svedesi sono risultate più basse delle CSR italiane per la maggior parte dei contaminanti, ma non è stato possibile determinare quale tra i due approcci avrebbe comportato i costi di bonifica più elevati, dato che le linee-guida svedesi non costituiscono valori legalmente vincolanti. L’analisi di rischio italiana è più dettagliata ma richiede tempo per essere eseguita. La metodologia svedese è, invece, semplice e veloce da applicare, ma la simulazione risulta molto meno sito-specifica a causa del numero limitato di parametri che possono essere modificati. Entrambi gli approcci hanno punti di forza e debolezza, ma sono necessari ulteriori studi, incentrati sui modelli matematici e i parametri chimico-fisici e tossicologici utilizzati in ciascun Paese, per poter fare un paragone più approfondito tra le due metodologie.
Tesi di laurea Magistrale
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