Zone di memoria può essere considerato come un sistema ibrido, a metà tra apparato teorico e progettuale. I confini delle due parti si fondono creando uno studio sul tema dei nuovi modelli comunicativi per il passato del territorio. Il concetto alla base di questo elaborato è la memoria, intesa come entità dinamica e aperta alle tre dimensioni temporali, passato, presente, futuro, che, volgendo lo sguardo a quello che sarà, si apre a nuove dinamiche progettuali. Le memorie depositate negli archivi possono infatti diventare materiali attivi in grado di proporre nuovi contenuti, specialmente quando connessi al territorio e alle sue molteplici espressioni. Gli archivi dunque si mettono in mostra e non fanno più da sfondo alla ricerca, ma ne sono parte fondante. Si interfacciano alle nuove tecnologie e intrecciano i loro documenti a elementi grafici e animazioni. Mutano grazie ad elaborazioni digitali e nuovi intenti progettuali, ma rimangono fedeli alla loro origine, storia e intento documentaristico. Dalle premesse qui sopra enunciate, nasce la teorizzazione di un nuovo portale web interattivo per la Fondazione AEM di Milano, teso alla valorizzazione dei consistenti archivi d’impresa. L’Azienda Elettrica Municipale del capoluogo lombardo possiede infatti un patrimonio archivistico molto vasto, che spazia dalle fotografie ai filmati, dai quadri ai disegni tecnici. Questi documenti raccontano la storia aziendale, ma anche momenti salienti del territorio in cui l’impresa ha operato e della popolazione che lo ha abitato. Per ognuno di questi fondi si sono cercate nuove soluzioni comunicative capaci di mostrarne le grandi potenzialità espressive. Ogni tipologia documentaria ha infatti specifiche caratteristiche che vanno tenute in considerazione e che possono far emergere diversi artefatti comunicativi. Nonostante la varietà delle soluzioni trovate, è bene sottolineare che il progetto non ha l’obiettivo di esaurire la profondità contenutistica dei depositi di memorie aziendali, ma vuole sottolinearne l’implicita forza comunicativa e visualizzarla grazie agli strumenti e ai metodi offerti dal design della comunicazione.

Zone di memoria. Nuovi modelli comunicativi per il passato del territorio

GALASSO, CLORINDA SISSI
2015/2016

Abstract

Zone di memoria può essere considerato come un sistema ibrido, a metà tra apparato teorico e progettuale. I confini delle due parti si fondono creando uno studio sul tema dei nuovi modelli comunicativi per il passato del territorio. Il concetto alla base di questo elaborato è la memoria, intesa come entità dinamica e aperta alle tre dimensioni temporali, passato, presente, futuro, che, volgendo lo sguardo a quello che sarà, si apre a nuove dinamiche progettuali. Le memorie depositate negli archivi possono infatti diventare materiali attivi in grado di proporre nuovi contenuti, specialmente quando connessi al territorio e alle sue molteplici espressioni. Gli archivi dunque si mettono in mostra e non fanno più da sfondo alla ricerca, ma ne sono parte fondante. Si interfacciano alle nuove tecnologie e intrecciano i loro documenti a elementi grafici e animazioni. Mutano grazie ad elaborazioni digitali e nuovi intenti progettuali, ma rimangono fedeli alla loro origine, storia e intento documentaristico. Dalle premesse qui sopra enunciate, nasce la teorizzazione di un nuovo portale web interattivo per la Fondazione AEM di Milano, teso alla valorizzazione dei consistenti archivi d’impresa. L’Azienda Elettrica Municipale del capoluogo lombardo possiede infatti un patrimonio archivistico molto vasto, che spazia dalle fotografie ai filmati, dai quadri ai disegni tecnici. Questi documenti raccontano la storia aziendale, ma anche momenti salienti del territorio in cui l’impresa ha operato e della popolazione che lo ha abitato. Per ognuno di questi fondi si sono cercate nuove soluzioni comunicative capaci di mostrarne le grandi potenzialità espressive. Ogni tipologia documentaria ha infatti specifiche caratteristiche che vanno tenute in considerazione e che possono far emergere diversi artefatti comunicativi. Nonostante la varietà delle soluzioni trovate, è bene sottolineare che il progetto non ha l’obiettivo di esaurire la profondità contenutistica dei depositi di memorie aziendali, ma vuole sottolinearne l’implicita forza comunicativa e visualizzarla grazie agli strumenti e ai metodi offerti dal design della comunicazione.
TRISOGLIO, FABRIZIO
ARC III - Scuola del Design
27-apr-2017
2015/2016
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/133026