La torre degli ultracorpi. Habitat per corpi in mutazione nella nuova Torre Galfa a Milano

Torre degli Ultracorpi, the Ultrabodies’ Tower, is a somatic interior, whose existence solely depends on the bodies that compose it. Bodies that are taken to extremes, self-redesigned, and reaching out for constant transformation. The research study conducted about the territory of the body has revealed a contemporary scenario which is rich in critical topics that are meant to be investigated through the project: the overcoming of body’s limits, the possibilities of self-redesign, the relationship between human and animal, the subconscious and the controversial bond with nature are among the most significant ones. Superbodies, Psychonauts and Urban Tribes are the three categories that identify the processes of this landscape made of bodies, from redefining one’s limits to expressing the inner self and exploring extracorporeal dimensions. It’s by recovering experiential processes, using symbols, and stimulating the subconscious that the project of space can become again an effective tool for understanding the present. The project site identifies with the Galfa tower in Milan, a bare skeleton waiting for its reactivation. The Ultrabodies’ Tower project involves the installation of spaces for new intended uses in the existing tower plans and the addition of a new volume with a greenhouse function above the roof. The rigid scheme that defines the tower as a regular array of evenly distant floors is eventually dismantled by the use of a free section principle, which allows to set up a vertical sequence shot of manifold habitats. The new spaces are unfold as follows: entrance hall, exhibition space, indoor rock climbing gym, indoor skydive, swimming pool, meditation centre, neko café and psychotherapy centre, floating therapy, ballroom, BDSM club, drag queen club, panoramic terrace and greenhouse for naturists. The tower is thus transfigured in a theory of mise-en-scène where bodies are able to move vertically, looking for the space that best fits for their own individuality.

La Torre degli Ultracorpi è un interno somatico la cui esistenza dipende unicamente dai corpi che lo compongono. Corpi estremi, auto-riprogettatisi e protesi verso una continua trasformazione. La ricerca compiuta sul territorio del corpo ha rivelato uno scenario contemporaneo ricco di temi cruciali da indagare attraverso lo spazio: il superamento dei limiti del corpo, la possibilità di riprogettarsi, la relazione tra umano e animale, la dimensione dell’inconscio e il controverso rapporto con la natura sono i più significativi. Supercorpi, Psiconauti e Tribù Urbane sono le categorie che individuano i tratti di questo landscape fatto di corpi, dalla ridefinizione dei propri limiti all’espressione identitaria, passando per la dimensione extracorporea. Attraverso il recupero della dimensione esperienziale, l’uso dei simboli e la stimolazione dell’inconscio, il progetto dello spazio può tornare ad essere un valido strumento d’indagine del contemporaneo. Il sito di progetto è individuato nella Torre Galfa di Milano, scheletro disadorno in attesa di riattivazione. Il progetto della Torre degli Ultracorpi prevede l’insediamento di nuove destinazioni d’uso presso i piani esistenti della torre e l’aggiunta di un nuovo volume con funzione di serra sul tetto dell’edificio. Seguendo il principio progettuale della sezione libera, il rigido schema di piani a intervallo regolare che compone la torre viene scardinato per creare un piano-sequenza verticale di habitat multiformi. I nuovi ambienti si susseguono in questo ordine: hall d’ingresso, spazio espositivo, palestra per arrampicata indoor, skydive indoor, piscina, palestra per meditazione, neko café e centro di psicoterapia, floating therapy, balera, club BDSM, drag queen club, terrazza panoramica e serra per naturisti. La torre si trasforma in una successione di messinscene in cui i corpi si spostano alla ricerca del piano ideale per la loro espressione.