Cartographies boast such a remote history and are so rooted in our culture to that are considered transparent, literal and objective. Maps, however, are a subjective narrative of the territory, made of selections, choices and deformations dictated by the social, cultural and political context as well. The need to fix places on paper was born with travel, in order to remember the order of the stops and preserve the memory of the path. The relationship between the map and the journey varies according to the phases of the latter, in which the map takes on different functions: before traveling it is a tool of knowledge and it provides the information to plan the path; during the journey, it performs the orientation; at the end of travel, the map preserves and represents the memory of the experience. In this sense, this kind of personal travel narrative belongs to a personal, intimate, and subjective cartographic genre, which includes, for example, the emotional cartography, which extends the concept of subjective and personal visualization of places to represent the abstract spaces of emotions. Today, there are many smartphone applications that function as digital diaries: some are designed specifically for travelling, while others are self-tracking journals, that keep track of daily activities automatically. In this scenario, I proposed a design hypothesis of a system composed by travel journal and personal travel maps. The combination of the potential of self-tracking technologies and the user editing are the core of this system: My Mapper is an application that supports travel at all stages, from planning, to memory and orientation. The application allows user to track the journey through automatic recording of different types of information (travel, times, places, weather). Moreover, user can include personal data related to activities, places, and emotions. The application allows users to insert this kind of personal data through a visual map kit designed for the customization of the travel map.

Le cartografie vantano una storia così remota e sono così radicate nella nostra cultura da essere considerate trasparenti, letterali e obiettive. Le mappe tuttavia si configurano come racconto soggettivo del territorio, fatto di selezioni, scelte e deformazioni dettate anche dal contesto sociale, culturale e politico. La necessità di fissare su carta i luoghi nasce con il viaggio, al fine di ricordare la successione delle tappe e conservare la memoria del percorso. Il rapporto tra mappa e il viaggio varia a seconda delle fasi di quest’ultimo, nelle quali la mappa assume funzioni diverse: prima del viaggio è strumento di conoscenza e fornisce le informazioni necessarie a pianificare il percorso; durante il viaggio svolge la funzione di guida alla navigazione; infine la mappa conserva e rappresenta la memoria dell’esperienza. In questo senso il racconto personale del viaggio fa parte di un genere cartografico personale, intimistico e soggettivo, che include ad esempio la cartografia delle emozioni, che estremizza il concetto di visualizzazione soggettiva e personale dei luoghi per rappresentare gli spazi astratti delle emozioni. Oggi esistono numerose applicazioni che fungono da diari digitali: alcune sono progettate specificatamente per la documentazione del viaggio in forma di diario e di mappa, mentre altre consentono la creazione automatica di un diario quantificato della propria vita (self-tracking). In questo panorama si inserisce un’ipotesi progettuale che consente da una parte la creazione di un diario di viaggio e dall’altra di una mappa personale, attraverso l’azione congiunta delle potenzialità delle tecnologie di self-tracking da una parte, e della personalizzazione e modifica dell’utente dall’altra. My Mapper è un’applicazione che supporta il viaggio in tutte le sue fasi, dalla pianificazione, all’orientamento alla memoria, e consente di tenere traccia di esso attraverso la registrazione automatica di alcune tipologie di informazioni (spostamenti, tempi, luoghi, condizioni atmosferiche) e grazie all’inserimento sulla mappa, da parte dell’utente, di dati personali legati ad attività, luoghi ed emozioni. L’inserimento di quest’ultima tipologia di dati avviene grazie alla progettazione di un kit cartografico per la personalizzazione della mappa di viaggio.

My mapper. Un'applicazione per la creazione di cartografie personali per l'accesso alla memoria di viaggio

PONZETTA, GIULIA
2016/2017

Abstract

Cartographies boast such a remote history and are so rooted in our culture to that are considered transparent, literal and objective. Maps, however, are a subjective narrative of the territory, made of selections, choices and deformations dictated by the social, cultural and political context as well. The need to fix places on paper was born with travel, in order to remember the order of the stops and preserve the memory of the path. The relationship between the map and the journey varies according to the phases of the latter, in which the map takes on different functions: before traveling it is a tool of knowledge and it provides the information to plan the path; during the journey, it performs the orientation; at the end of travel, the map preserves and represents the memory of the experience. In this sense, this kind of personal travel narrative belongs to a personal, intimate, and subjective cartographic genre, which includes, for example, the emotional cartography, which extends the concept of subjective and personal visualization of places to represent the abstract spaces of emotions. Today, there are many smartphone applications that function as digital diaries: some are designed specifically for travelling, while others are self-tracking journals, that keep track of daily activities automatically. In this scenario, I proposed a design hypothesis of a system composed by travel journal and personal travel maps. The combination of the potential of self-tracking technologies and the user editing are the core of this system: My Mapper is an application that supports travel at all stages, from planning, to memory and orientation. The application allows user to track the journey through automatic recording of different types of information (travel, times, places, weather). Moreover, user can include personal data related to activities, places, and emotions. The application allows users to insert this kind of personal data through a visual map kit designed for the customization of the travel map.
ARC III - Scuola del Design
27-lug-2017
2016/2017
Le cartografie vantano una storia così remota e sono così radicate nella nostra cultura da essere considerate trasparenti, letterali e obiettive. Le mappe tuttavia si configurano come racconto soggettivo del territorio, fatto di selezioni, scelte e deformazioni dettate anche dal contesto sociale, culturale e politico. La necessità di fissare su carta i luoghi nasce con il viaggio, al fine di ricordare la successione delle tappe e conservare la memoria del percorso. Il rapporto tra mappa e il viaggio varia a seconda delle fasi di quest’ultimo, nelle quali la mappa assume funzioni diverse: prima del viaggio è strumento di conoscenza e fornisce le informazioni necessarie a pianificare il percorso; durante il viaggio svolge la funzione di guida alla navigazione; infine la mappa conserva e rappresenta la memoria dell’esperienza. In questo senso il racconto personale del viaggio fa parte di un genere cartografico personale, intimistico e soggettivo, che include ad esempio la cartografia delle emozioni, che estremizza il concetto di visualizzazione soggettiva e personale dei luoghi per rappresentare gli spazi astratti delle emozioni. Oggi esistono numerose applicazioni che fungono da diari digitali: alcune sono progettate specificatamente per la documentazione del viaggio in forma di diario e di mappa, mentre altre consentono la creazione automatica di un diario quantificato della propria vita (self-tracking). In questo panorama si inserisce un’ipotesi progettuale che consente da una parte la creazione di un diario di viaggio e dall’altra di una mappa personale, attraverso l’azione congiunta delle potenzialità delle tecnologie di self-tracking da una parte, e della personalizzazione e modifica dell’utente dall’altra. My Mapper è un’applicazione che supporta il viaggio in tutte le sue fasi, dalla pianificazione, all’orientamento alla memoria, e consente di tenere traccia di esso attraverso la registrazione automatica di alcune tipologie di informazioni (spostamenti, tempi, luoghi, condizioni atmosferiche) e grazie all’inserimento sulla mappa, da parte dell’utente, di dati personali legati ad attività, luoghi ed emozioni. L’inserimento di quest’ultima tipologia di dati avviene grazie alla progettazione di un kit cartografico per la personalizzazione della mappa di viaggio.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/135175