The purpose of the thesis is to lead the way in designing schoolyards that, following some pedagogues' and educators' work, are able to provide students with the opportunity of a renewed relationship with the environment, considered as both an opportunity to develop the psychophysical skills of children and teen agers as well as a tool for specific studies, with particular reference to topical issues, such as, for example, ecology or renewable energy sources. The study of school facilities’ situation in Italy today showed that outdoor spaces are rarely seen as an opportunity not only for recess (when there is sufficient time available) or sports activities, but also for educational and learning activities, or for extra-curricular activities open to the neighborhood. Actually the importance of the relationship between students and environment has been considered since the early 1900s, when there have been many developments in the field of education. Even today, from America to Europe, there are schools in which some of the pedagogical methods that use schools’ outdoor spaces (such as Montessori or Pizzigoni approach) are applied and various indications for the correct design of this kind of spaces were developed by academics and organizations. This information have been studied to provide the elements that should characterize a schoolyard. Then, the analysis of the case-study (the Rinnovata Pizzigoni School in Milan) allowed to point out the essential steps of analysis for the proper understanding of schools’ outdoor spaces. The research work led, at last, to draw up an approach which provides a guide to both the design of schoolyards (in a new area or in an existing space) and to check the project at its conclusion: a practical example of this case has been done for two projects carried out by other students for the same school.

L’obiettivo della tesi è quello di indicare un iter metodologico per la progettazione di spazi aperti scolastici che, seguendo il pensiero di diversi pedagogisti ed educatori, siano in grado di fornire agli alunni l’occasione di un rinnovato rapporto con l’ambiente, visto sia come occasione di sviluppo delle capacità psicofisiche degli studenti, che come strumento di approfondimento didattico, con particolare riferimento a temi di attualità quali, ad esempio, l’ecologia o le risorse rinnovabili. Il lavoro è partito da un’indagine sulla situazione delle strutture scolastiche oggi in Italia, dalla quale è emerso come gli spazi aperti in questo ambito non vengano quasi mai considerati come occasione di svolgimento non solo dei momenti di ricreazione (quando le tempistiche a disposizione lo permettono) o di attività sportive, ma anche di attività didattiche o come spazi che possano essere a disposizione della comunità di quartiere oltre l’orario scolastico. In realtà l’importanza del rapporto alunno-ambiente esterno affonda le sue radici ad inizio ‘900, periodo in cui sono avvenuti diversi sviluppi all’interno dell’ambito della pedagogia. Ancora oggi, dall’America all’Europa, esistono scuole che applicano metodi pedagogici in cui è previsto l’utilizzo degli spazi aperti (quali ad esempio il metodo montessori o il pizzigoniano) e sono state sviluppate indicazioni per un corretto progetto di questi spazi da parte di studiosi e di organizzazioni: queste informazioni sono state indagate per ottenere un quadro completo degli elementi che devono caratterizzare i cortili scolastici. La ricerca di una metodologia di analisi (applicata al caso studio dell’Istituto Comprensivo Rinnovata Pizzigoni di Milano) ha poi permesso di evidenziare gli step necessari per una corretta comprensione degli spazi aperti scolastici. Il lavoro di ricerca è stato quindi alla base della formulazione di un approccio che permetta sia di guidare la progettazione di spazi aperti scolastici ex novo o da riqualificare, che di verificare un progetto concluso: una applicazione di questo ultimo caso è stata infine messa in pratica per due progetti realizzati da terzi nell’ambito dello stesso caso studio.

Rinnovare i cortili scolastici in chiave ambientale. L'applicazione di un metodo all'Istituto Comprensivo Rinnovata Pizzigoni di Milano

PIAZZA, ANNA ISABELLA
2017/2018

Abstract

The purpose of the thesis is to lead the way in designing schoolyards that, following some pedagogues' and educators' work, are able to provide students with the opportunity of a renewed relationship with the environment, considered as both an opportunity to develop the psychophysical skills of children and teen agers as well as a tool for specific studies, with particular reference to topical issues, such as, for example, ecology or renewable energy sources. The study of school facilities’ situation in Italy today showed that outdoor spaces are rarely seen as an opportunity not only for recess (when there is sufficient time available) or sports activities, but also for educational and learning activities, or for extra-curricular activities open to the neighborhood. Actually the importance of the relationship between students and environment has been considered since the early 1900s, when there have been many developments in the field of education. Even today, from America to Europe, there are schools in which some of the pedagogical methods that use schools’ outdoor spaces (such as Montessori or Pizzigoni approach) are applied and various indications for the correct design of this kind of spaces were developed by academics and organizations. This information have been studied to provide the elements that should characterize a schoolyard. Then, the analysis of the case-study (the Rinnovata Pizzigoni School in Milan) allowed to point out the essential steps of analysis for the proper understanding of schools’ outdoor spaces. The research work led, at last, to draw up an approach which provides a guide to both the design of schoolyards (in a new area or in an existing space) and to check the project at its conclusion: a practical example of this case has been done for two projects carried out by other students for the same school.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
5-ott-2018
2017/2018
L’obiettivo della tesi è quello di indicare un iter metodologico per la progettazione di spazi aperti scolastici che, seguendo il pensiero di diversi pedagogisti ed educatori, siano in grado di fornire agli alunni l’occasione di un rinnovato rapporto con l’ambiente, visto sia come occasione di sviluppo delle capacità psicofisiche degli studenti, che come strumento di approfondimento didattico, con particolare riferimento a temi di attualità quali, ad esempio, l’ecologia o le risorse rinnovabili. Il lavoro è partito da un’indagine sulla situazione delle strutture scolastiche oggi in Italia, dalla quale è emerso come gli spazi aperti in questo ambito non vengano quasi mai considerati come occasione di svolgimento non solo dei momenti di ricreazione (quando le tempistiche a disposizione lo permettono) o di attività sportive, ma anche di attività didattiche o come spazi che possano essere a disposizione della comunità di quartiere oltre l’orario scolastico. In realtà l’importanza del rapporto alunno-ambiente esterno affonda le sue radici ad inizio ‘900, periodo in cui sono avvenuti diversi sviluppi all’interno dell’ambito della pedagogia. Ancora oggi, dall’America all’Europa, esistono scuole che applicano metodi pedagogici in cui è previsto l’utilizzo degli spazi aperti (quali ad esempio il metodo montessori o il pizzigoniano) e sono state sviluppate indicazioni per un corretto progetto di questi spazi da parte di studiosi e di organizzazioni: queste informazioni sono state indagate per ottenere un quadro completo degli elementi che devono caratterizzare i cortili scolastici. La ricerca di una metodologia di analisi (applicata al caso studio dell’Istituto Comprensivo Rinnovata Pizzigoni di Milano) ha poi permesso di evidenziare gli step necessari per una corretta comprensione degli spazi aperti scolastici. Il lavoro di ricerca è stato quindi alla base della formulazione di un approccio che permetta sia di guidare la progettazione di spazi aperti scolastici ex novo o da riqualificare, che di verificare un progetto concluso: una applicazione di questo ultimo caso è stata infine messa in pratica per due progetti realizzati da terzi nell’ambito dello stesso caso studio.
Tesi di laurea Magistrale
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