Integrating gesture-based interaction and wearable virtual reality for persons with cognitive disability

Learning among persons with cognitive and intellectual impairments is an aspect that is increasingly exploiting the potential of digital technology, through the use of tools that facilitate therapies, often leading to important results. The purpose of this thesis is to describe the development of Leap VR, a game set in immersive virtual reality context, intended to be used as a therapeutic tool for children with neurodevelopmental disorders (NDD). The development of the system has had a twofold objective. To offer a “serious game”, which is a video-game for educational purposes, focusing on requirements that have so far not been considered accurately by existing digital therapeutic applications. At the same time, to provide a new emerging way of interfacing with digital technology, characterized by the use of own hands as a means to interact with virtual environments, which therefore should be more intuitive and attractive compared to the classic human computer interaction paradigms.

L'apprendimento nelle persone con disabilità cognitive e intellettuali è un aspetto che sta sfruttando sempre più le potenzialità della tecnologia digitale, attraverso l'impiego di strumenti che facilitano le terapie, portando spesso a risultati importanti. Lo scopo di questa tesi è quello di descrivere lo sviluppo di Leap VR, un gioco ambientato in un contesto di realtà virtuale immersiva, destinato ad essere utilizzato come strumento terapeutico per i bambini affetti da disturbi dello sviluppo neurologico. Lo sviluppo del sistema ha avuto un duplice obiettivo. Offrire un “gioco serio”, ovvero un videogioco a fini educativi, concentrandosi su requisiti che finora non sono stati considerati in modo accurato dalle applicazioni terapeutiche digitali esistenti. Allo stesso tempo, fornire un nuovo modo emergente di interfacciarsi con la tecnologia digitale, caratterizzato dall'uso delle proprie mani come mezzo per interagire con gli ambienti virtuali, che quindi dovrebbe risultare più intuitivo e attrattivo rispetto ai classici paradigmi di interazione uomo-computer.