In a contemporary world which is always connected and fuller of newly devices every day, children born nowadays are used to constantly confronting themselves with the "new" multimedia. The school, in every context and era, has the task not only of teaching but also of daring the means to live in the future society. This should happen at every level of education, so that it can help children to gain ability and awareness to face the contemporary world. The risk is that the youngest generation will close themselves in a circumscribed virtual world or that they lose manual skills, as well as contact with nature. But removing them from all this does not necessarily mean protecting them, as they will be exposed to them during their lives. At this point the technology can only be an enemy or does it also have the potential to be a companion of natural world and learning techniques? Smart toys are proposed as hybrid devices between the classic and the technological gaming world: they manage to maintain the characteristics of a traditional toy, while remaining connected and gathering useful data for the personalization of the experience. But are they really safe? This collected data is reserved for marketing purposes and to harm the privacy of families, collecting sensitive information. If used consciously, they can be used to improve your daily activities and skills. Data collection to meet the needs of a changing society, not to make it a slave.

In una contemporaneità che risulta costantemente connessa e abituata a nuovi device tencologici in uscita ogni giorno, i bambini nati in quest’epoca sono abituati a confronarsi costantemente col “nuovo” multimedale. La scuola, nel contesto del luogo e del tempo in cui esercita la sua funzione, ha il compito non solo di insegnare ma anche di dare i mezzi utili a vivere nella società futura. Questo ad ogni livello dell’educazione, in modo da aiutare i bambini a sviluppare una abilità e consapevolezza tale da affrontare il mondo contemporaneo. Il rischio è che i giovanissimi si chiudano in un mondo virtuale circoscritto o che perdano abilità manuali, nonché il contatto con la natura. Allontanarli da tutto questo però non vuol dire per forza proteggerli, in quanto vi saranno esposti necessariamente nel corso della loro vita. A questo punto la tecnologia può essere solo un nemico o, se sfruttata correttamente, ha anche le potenzialità di andare a braccetto con l’apprendimento? Gli smart toy si propongono come device ibridi tra il mondo del gioco classico e quello tecnologico: riescono a mantenere le caratteristiche di un giocattolo tradizionale, pur rimanendo connessi e raccogliendo dati utili alla personalizzazione dell’esperienza. Ma sono davvero sicuri? Questi dati raccolti potrebbero essere usati per scopi di marketing e per ledere la privacy delle famiglie, raccogliendo informazioni sensibili. Se utilizzati coscientemente possono essere tuttavia fondamentali per fornire ai bambini la migliore esperienza di gioco e di apprendimento possibile. Abbiamo quindi; la forza dell’edutainment unita alla estrema personalizzazione, permettendo ai piccoli utenti uno sviluppo congitivo inedito. E la raccolta di i dati per soddisfare i bisogni di una società che cambia, non per renderla schiava.

Dati e smart toys : strumenti per introdurre i bambini alla realtà

DELPRINO, FEDERICA
2017/2018

Abstract

In a contemporary world which is always connected and fuller of newly devices every day, children born nowadays are used to constantly confronting themselves with the "new" multimedia. The school, in every context and era, has the task not only of teaching but also of daring the means to live in the future society. This should happen at every level of education, so that it can help children to gain ability and awareness to face the contemporary world. The risk is that the youngest generation will close themselves in a circumscribed virtual world or that they lose manual skills, as well as contact with nature. But removing them from all this does not necessarily mean protecting them, as they will be exposed to them during their lives. At this point the technology can only be an enemy or does it also have the potential to be a companion of natural world and learning techniques? Smart toys are proposed as hybrid devices between the classic and the technological gaming world: they manage to maintain the characteristics of a traditional toy, while remaining connected and gathering useful data for the personalization of the experience. But are they really safe? This collected data is reserved for marketing purposes and to harm the privacy of families, collecting sensitive information. If used consciously, they can be used to improve your daily activities and skills. Data collection to meet the needs of a changing society, not to make it a slave.
MATERA, MARISTELLA
ARC III - Scuola del Design
16-apr-2019
2017/2018
In una contemporaneità che risulta costantemente connessa e abituata a nuovi device tencologici in uscita ogni giorno, i bambini nati in quest’epoca sono abituati a confronarsi costantemente col “nuovo” multimedale. La scuola, nel contesto del luogo e del tempo in cui esercita la sua funzione, ha il compito non solo di insegnare ma anche di dare i mezzi utili a vivere nella società futura. Questo ad ogni livello dell’educazione, in modo da aiutare i bambini a sviluppare una abilità e consapevolezza tale da affrontare il mondo contemporaneo. Il rischio è che i giovanissimi si chiudano in un mondo virtuale circoscritto o che perdano abilità manuali, nonché il contatto con la natura. Allontanarli da tutto questo però non vuol dire per forza proteggerli, in quanto vi saranno esposti necessariamente nel corso della loro vita. A questo punto la tecnologia può essere solo un nemico o, se sfruttata correttamente, ha anche le potenzialità di andare a braccetto con l’apprendimento? Gli smart toy si propongono come device ibridi tra il mondo del gioco classico e quello tecnologico: riescono a mantenere le caratteristiche di un giocattolo tradizionale, pur rimanendo connessi e raccogliendo dati utili alla personalizzazione dell’esperienza. Ma sono davvero sicuri? Questi dati raccolti potrebbero essere usati per scopi di marketing e per ledere la privacy delle famiglie, raccogliendo informazioni sensibili. Se utilizzati coscientemente possono essere tuttavia fondamentali per fornire ai bambini la migliore esperienza di gioco e di apprendimento possibile. Abbiamo quindi; la forza dell’edutainment unita alla estrema personalizzazione, permettendo ai piccoli utenti uno sviluppo congitivo inedito. E la raccolta di i dati per soddisfare i bisogni di una società che cambia, non per renderla schiava.
Tesi di laurea Magistrale
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