Stadera is a public housing neighbourhood in Milan, where four closed city blocks, known as Le Quattro corti, are located. In 1999, within a regeneration program of the neighbourhood, ALER (the regional public housing provider, owner of the dwellings) decided to entrust two buildings of Le Quattro corti to enterprises which belong to the Third sector. While the ownership of the buildings remained public, the building restoration costs are borne by the private subjects who signed a contract to manage the dwellings for twenty-five years. By refurbishing dwellings which were not suitable for living till then, two housing cooperatives, Dar=casa and La Famiglia (now under the name Solidarnosc), have given an affordable accommodation to ninety-seven families which weren’t in the position to afford a house in the private market. Through archive research, interviews and field-work, this thesis has retraced the process that brought to the realization of the Quattro corti project and analysed its implementation. Le Quattro corti are an example of public and private partnership that managed to efficiently combine the need of heavy maintenance works and a variety of housing needs and demands that otherwise could have not been fulfilled. In addition to this, the project had a positive outcome also from a timing perspective: in fact, the refurbishment of the four city blocks has been realized in short time, but the other projects planned in the same regeneration program are yet to be completed. Twenty years after its conception, the project of Quattro Corti represents a lesser-known yet remarkable practice of regeneration of public housing estates that, in a context of general disinvestment on public housing, could unburden the provider from the restoration costs of an increasingly obsolete and deteriorated housing stock while offering a supply of affordable rental housing to a variety of housing needs and demands. While ALER has set an extraordinary sale plan for its dwellings, it is important to reflect on the reproduction of a pioneering modality of public housing restoration able to avoid the risk of its dismissal while generating a true enhancement of the dwellings.

Stadera è uno storico quartiere popolare di Milano dove si trovano quattro palazzine a corte chiusa, note come le Quattro corti. All’interno del Programma di Recupero Urbano del 1999, l’Azienda Lombarda di Edilizia Residenziale (ALER) avvia una sperimentazione in cui concede due immobili delle Quattro corti a dei soggetti del privato sociale. La proprietà delle due corti rimane pubblica, mentre l’adeguamento degli edifici è a carico dei soggetti attuatori, i quali li ottengono in gestione per venticinque anni. Grazie alla ristrutturazione di alloggi che fino ad allora non potevano essere allocati perché non corrispondenti agli standard normativi, le cooperative di abitanti Dar=casa e La Famiglia -oggi Solidarnosc- forniscono una soluzione abitativa a novantasette nuclei familiari sprovvisti di alloggio di proprietà e con un reddito che non consente loro di accedere al libero mercato. Il lavoro di tesi ha svolto, tramite ricerca archivistica, interviste e lavoro sul campo, la ricostruzione del progetto delle Quattro corti, facendo emergere come, in questo caso, la collaborazione tra pubblico e privato abbia permesso di risanare una difficile condizione di degrado edilizio e di dare una risposta a una varietà di bisogni abitativi che sarebbero altrimenti rimasti insoddisfatti. L’esito positivo si manifesta anche in termini di efficienza: il recupero delle quattro palazzine viene realizzato in tempi brevi, mentre altre iniziative del Programma di Recupero, ideate nello stesso periodo, sono ancora ad oggi incomplete. A vent’anni dalla sua ideazione, il progetto delle Quattro corti rappresenta una significativa pratica di rigenerazione dell’edilizia pubblica che coinvolge risorse e competenze del privato sociale, ma che ha avuto scarsa risonanza pubblica e accademica. In un contesto di generale disinvestimento sulle politiche abitative, nel quale ALER ha previsto un piano straordinario di vendite per gli immobili di sua proprietà, è importante riflettere sulla riproduzione di una modalità pionieristica di riqualificazione del patrimonio pubblico che allontani il pericolo di dismissione e permetta una sua vera valorizzazione.

Quattro corti. Riqualificare l'edilizia residenziale pubblica. Un caso pionieristico a Milano

TAGLIAFERRI, ANNA
2017/2018

Abstract

Stadera is a public housing neighbourhood in Milan, where four closed city blocks, known as Le Quattro corti, are located. In 1999, within a regeneration program of the neighbourhood, ALER (the regional public housing provider, owner of the dwellings) decided to entrust two buildings of Le Quattro corti to enterprises which belong to the Third sector. While the ownership of the buildings remained public, the building restoration costs are borne by the private subjects who signed a contract to manage the dwellings for twenty-five years. By refurbishing dwellings which were not suitable for living till then, two housing cooperatives, Dar=casa and La Famiglia (now under the name Solidarnosc), have given an affordable accommodation to ninety-seven families which weren’t in the position to afford a house in the private market. Through archive research, interviews and field-work, this thesis has retraced the process that brought to the realization of the Quattro corti project and analysed its implementation. Le Quattro corti are an example of public and private partnership that managed to efficiently combine the need of heavy maintenance works and a variety of housing needs and demands that otherwise could have not been fulfilled. In addition to this, the project had a positive outcome also from a timing perspective: in fact, the refurbishment of the four city blocks has been realized in short time, but the other projects planned in the same regeneration program are yet to be completed. Twenty years after its conception, the project of Quattro Corti represents a lesser-known yet remarkable practice of regeneration of public housing estates that, in a context of general disinvestment on public housing, could unburden the provider from the restoration costs of an increasingly obsolete and deteriorated housing stock while offering a supply of affordable rental housing to a variety of housing needs and demands. While ALER has set an extraordinary sale plan for its dwellings, it is important to reflect on the reproduction of a pioneering modality of public housing restoration able to avoid the risk of its dismissal while generating a true enhancement of the dwellings.
PEVERINI, MARCO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
15-apr-2019
2017/2018
Stadera è uno storico quartiere popolare di Milano dove si trovano quattro palazzine a corte chiusa, note come le Quattro corti. All’interno del Programma di Recupero Urbano del 1999, l’Azienda Lombarda di Edilizia Residenziale (ALER) avvia una sperimentazione in cui concede due immobili delle Quattro corti a dei soggetti del privato sociale. La proprietà delle due corti rimane pubblica, mentre l’adeguamento degli edifici è a carico dei soggetti attuatori, i quali li ottengono in gestione per venticinque anni. Grazie alla ristrutturazione di alloggi che fino ad allora non potevano essere allocati perché non corrispondenti agli standard normativi, le cooperative di abitanti Dar=casa e La Famiglia -oggi Solidarnosc- forniscono una soluzione abitativa a novantasette nuclei familiari sprovvisti di alloggio di proprietà e con un reddito che non consente loro di accedere al libero mercato. Il lavoro di tesi ha svolto, tramite ricerca archivistica, interviste e lavoro sul campo, la ricostruzione del progetto delle Quattro corti, facendo emergere come, in questo caso, la collaborazione tra pubblico e privato abbia permesso di risanare una difficile condizione di degrado edilizio e di dare una risposta a una varietà di bisogni abitativi che sarebbero altrimenti rimasti insoddisfatti. L’esito positivo si manifesta anche in termini di efficienza: il recupero delle quattro palazzine viene realizzato in tempi brevi, mentre altre iniziative del Programma di Recupero, ideate nello stesso periodo, sono ancora ad oggi incomplete. A vent’anni dalla sua ideazione, il progetto delle Quattro corti rappresenta una significativa pratica di rigenerazione dell’edilizia pubblica che coinvolge risorse e competenze del privato sociale, ma che ha avuto scarsa risonanza pubblica e accademica. In un contesto di generale disinvestimento sulle politiche abitative, nel quale ALER ha previsto un piano straordinario di vendite per gli immobili di sua proprietà, è importante riflettere sulla riproduzione di una modalità pionieristica di riqualificazione del patrimonio pubblico che allontani il pericolo di dismissione e permetta una sua vera valorizzazione.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/147273