The transfer of special economic zone (SEZ) development models from China to Africa : the case of Liao Shen industrial park in Uganda

To date, one of the most controversial topics in Africa concerns Chinese investments. China’s role in the development of Africa is of major interest and important especially because Africa is faced with continued political and economic instability. Uganda is an especially interesting setting in which to examine this new wave of Chinese development in Africa considering the fact that China is the leading foreign direct investor in Uganda. With the intense investment plans in Uganda by China, it is inevitable that some form of policies, ideologies and practice from China have been transferred and embedded into the culture and economy of Uganda. This research is set in the backdrop of the success of Special Economic Zones (SEZ) implementation in China and its ‘Going Global’ or ‘Going out’ policy to implement and invest in SEZ formation overseas, and more importantly in Africa. With the SEZ becoming a popular policy instrument, African policymakers and others in the developing world are embracing their implementation as a way to easily promote industrial development, attract foreign direct investment and stimulate job creation. China-Africa relations have attempted at transferring models that can best be understood as vehicles of policy implementation in terms of cooperation strategies. For the purposes of this research, the elements of analysis include institutional and governance set-ups, spatial characters of project, economic features, building typologies and the development of the hinterland. Whether, these SEZ policies transferred are successful or not is dependent on the country-specific approach and how they are implemented. A study on the transfer of the SEZ model from Liaoning Province in China to Uganda is carried out in this research to trace the extent to which the model has been transferred through a comparative analysis on the China-German Industrial Park in Shenyang, Liaoning; the Dalian Free trade Zone in Dalian, Liaoning; and the Liao Shen Industrial Park in Kapeeka, Uganda. The research, through the analysis carried out on the case studies in Liaoning Province and in Uganda, revealed that the transfer of various elements; institutional set-ups, spatial characteristics, building typologies, hinterland development, and economic features happens to a certain extent as it is detailed in this research. While a number of elements are transferred, a number of changes and adaptations take place to better suit the policies of the host country. Even though China does not transfer the exact SEZ model in its entirety, there are great similarities in the case of Uganda. The most vastly transferred is the institutional set-up of the SEZ model from China to Uganda - this is attributed to the administrative nature of the Chinese model in Uganda where the main actors involved at the different stages are from China and thus have higher stakes in the administrative systems of the SEZ. The Chinese SEZ model continues to be implemented in various countries in Sub-Saharan Africa and due to the nature of development of each country and economy, similar transfer complexities are bound to rise. The sustainable future urban development of Africa will depend on the acknowledgement of the various African contexts, whilst, also embracing the notion that investments from China or other investors, public or private, will propel this development forward. Furthermore, African countries may not be able to imitate China’s institutions and plans exactly, nor should they. Rather, they should create the conditions to define their own growth path, based on their own history, culture and institutions. Of course, there is not any single approach that can be suitable for the entire continent.

Ad oggi, uno degli argomenti più controversi in Africa riguarda gli investimenti cinesi. Il ruolo della Cina nello sviluppo dell'Africa è di grande interesse e importante soprattutto perché l'Africa si trova di fronte a una continua instabilità politica ed economica. L'Uganda è un ambiente particolarmente interessante in cui esaminare questa nuova ondata di sviluppo cinese in Africa considerando il fatto che la Cina è il principale investitore diretto straniero in Uganda. Con gli intensi piani di investimento in Uganda da parte della Cina, è inevitabile che alcune forme di politiche, ideologie e pratiche dalla Cina siano state trasferite e integrate nella cultura e nell'economia dell'Uganda. Questa ricerca è ambientata sullo sfondo del successo dell'implementazione delle Zone Economiche Speciali (SEZ) in Cina e della sua politica "Going Global" per implementare e investire nella formazione di SEZ all'estero e, soprattutto, in Africa. Con la ZES che diventa uno strumento politico popolare, i politici africani e altri nei paesi in via di sviluppo stanno adottando la loro attuazione come un modo per promuovere facilmente lo sviluppo industriale, attrarre investimenti diretti esteri e stimolare la creazione di posti di lavoro. Le relazioni Cina-Africa hanno tentato di trasferire modelli che possono essere meglio compresi come veicoli di attuazione delle politiche in termini di strategie di cooperazione. Ai fini di questa ricerca, gli elementi di analisi comprendono assetti istituzionali e di governance, caratteri spaziali del progetto, caratteristiche economiche, tipologie di edifici e sviluppo dell'entroterra. Il fatto che queste politiche della SEZ trasferite abbiano successo o meno dipende dall'approccio specifico per paese e dal modo in cui sono attuate. In questa ricerca viene condotto uno studio sul trasferimento del modello SEZ dalla provincia cinese di Liaoning all'Uganda per tracciare la misura in cui il modello è stato trasferito attraverso un'analisi comparativa sul parco industriale cinese-tedesco di Shenyang, Liaoning; la zona di libero scambio di Dalian a Dalian, Liaoning; e il Liao Shen Industrial Park a Kapeeka, Uganda. La ricerca, attraverso l'analisi effettuata sui casi studio nella provincia di Liaoning e in Uganda, ha rivelato che il trasferimento di vari elementi; assetti istituzionali, caratteristiche spaziali, tipologie di edifici, sviluppo dell'entroterra e caratteristiche economiche avvengono in una certa misura come è analizzato in questa ricerca. Mentre numerosi elementi vengono trasferiti, avvengono molti cambiamenti e adattamenti per adattarsi meglio alle politiche del paese ospitante. Anche se la Cina non trasferisce l'esatto modello SEZ nella sua interezza, ci sono grandi somiglianze nel caso dell'Uganda. Il più ampiamente trasferito è l'insediamento istituzionale del modello SEZ dalla Cina all'Uganda - questo è attribuito alla natura amministrativa del modello cinese in Uganda, dove i principali attori coinvolti nelle diverse fasi provengono dalla Cina e quindi hanno posizionamenti più alti in i sistemi amministrativi della SEZ. Il modello cinese SEZ continua ad essere implementato in vari paesi dell'Africa sub-sahariana e, a causa della natura dello sviluppo di ciascun paese ed economia, simili complessità di trasferimento sono destinate a salire. Il futuro sviluppo urbano sostenibile dell'Africa dipenderà dal riconoscimento dei vari contesti africani, mentre, abbracciando anche l'idea che gli investimenti dalla Cina o da altri investitori, pubblici o privati, spingeranno avanti questo sviluppo. Inoltre, i paesi africani potrebbero non essere in grado di imitare esattamente le istituzioni e i piani della Cina, né dovrebbero farlo. Piuttosto, dovrebbero creare le condizioni per definire il proprio percorso di crescita, basato sulla propria storia, cultura e istituzioni. Certo, non esiste un singolo approccio che possa essere adatto a tutto il continente.