The present time is marked by a deep ecological and ideological crisis. Solutions cannot be found by operating inside the very system that caused the problems in the first place: radically new paradigms are needed. This thesis explores the possibility of abstracting from Chinese classical gardens principles that can be applied in contemporary architectural projects, with the purpose of establishing a new, harmonious relationship with Nature. The research takes as a case study the Master of Nets Garden in Suzhou, considered one of the most representative examples of Chinese classical garden. A combination of different methods and techniques is used: field research, bibliographical research, a multi-disciplinary approach that combines architecture with biology, history, philosophy, literature, painting, calligraphy. Firstly, a general analysis of the garden is conducted. It consists in understanding the logic through which different elements are arranged, spaces are created, and perceptions are suggested to the visitor. Secondly, the study focuses on eight specific sections of the Master of Nets Garden. For each of them, the role of plants is examined, as well as their relationship with space, architecture and the life of the people who inhabited the garden. Thirdly, a comparison is made with an Italian Renaissance garden, the Barbarigo Garden at Valsanzibio. This serves to highlight the peculiarities of Chinese classical gardens, the features that make them unique. Finally, a series of principles is deduced from the Chinese traditional way of approaching Nature and is adapted to contemporary needs. From the Master of Nets Garden, lessons can be learnt on how to create architectures based on the principles of natural harmony, social harmony and interior harmony. It is hoped that the present research will provide a valuable contribution to the current debate on the ecological and ideological crisis and that it will inspire new approaches for dealing with it.

L’epoca attuale è segnata da una profonda crisi ecologica e ideologica. Fintantoché si continua a operare all’interno del medesimo sistema che causa i problemi, non si potranno trovare soluzioni: sono necessari paradigmi radicalmente nuovi. La presente tesi indaga la possibilità di astrarre dai giardini classici cinesi dei princìpi che possano essere applicati a progetti architettonici contemporanei, con l’obiettivo di stabilire un nuovo rapporto armonioso con la Natura. La ricerca prende come caso studio il Giardino del Maestro delle Reti a Suzhou, considerato uno degli esempi più rappresentativi di giardino classico cinese. Viene adottata una combinazione di diversi metodi e tecniche: ricerca sul campo, ricerca bibliografica, un approccio multidisciplinare che combina l’architettura con la biologia, la storia, la filosofia, la letteratura, la pittura, la calligrafia. In primo luogo, viene condotta un’analisi generale del giardino, in cui si cerca di comprendere la logica attraverso cui i diversi elementi sono disposti, gli spazi sono creati e le percezioni sono trasmesse al visitatore. In secondo luogo, lo studio si concentra su otto specifiche sezioni del Giardino del Maestro delle Reti. Per ciascuna di esse, il ruolo delle piante viene esaminato, così come la loro relazione con lo spazio, l’architettura e la vita delle persone che abitavano il giardino. In terzo luogo, viene effettuata una comparazione con un giardino italiano rinascimentale, il Giardino Barbarigo a Valsanzibio. In questo modo vengono messe in evidenza le peculiarità dei giardini classici cinesi, le caratteristiche che li rendono unici. Infine, dalla maniera tradizionale cinese di relazionarsi con la Natura viene dedotta una serie di princìpi, che vengono adattati ai bisogni contemporanei. Dal Giardino del Maestro delle Reti vengono tratte lezioni su come realizzare architetture fondate sui princìpi dell’armonia naturale, dell’armonia sociale e dell’armonia interiore. La speranza è che la presente ricerca possa fornire un valido contributo al dibattito contemporaneo sulla crisi ecologica e ideologica di quest’epoca e che possa ispirare nuovi approcci per affrontarla.

Learning from the master of nets garden : towards a new harmony

Voltolina, Marco
2019/2020

Abstract

The present time is marked by a deep ecological and ideological crisis. Solutions cannot be found by operating inside the very system that caused the problems in the first place: radically new paradigms are needed. This thesis explores the possibility of abstracting from Chinese classical gardens principles that can be applied in contemporary architectural projects, with the purpose of establishing a new, harmonious relationship with Nature. The research takes as a case study the Master of Nets Garden in Suzhou, considered one of the most representative examples of Chinese classical garden. A combination of different methods and techniques is used: field research, bibliographical research, a multi-disciplinary approach that combines architecture with biology, history, philosophy, literature, painting, calligraphy. Firstly, a general analysis of the garden is conducted. It consists in understanding the logic through which different elements are arranged, spaces are created, and perceptions are suggested to the visitor. Secondly, the study focuses on eight specific sections of the Master of Nets Garden. For each of them, the role of plants is examined, as well as their relationship with space, architecture and the life of the people who inhabited the garden. Thirdly, a comparison is made with an Italian Renaissance garden, the Barbarigo Garden at Valsanzibio. This serves to highlight the peculiarities of Chinese classical gardens, the features that make them unique. Finally, a series of principles is deduced from the Chinese traditional way of approaching Nature and is adapted to contemporary needs. From the Master of Nets Garden, lessons can be learnt on how to create architectures based on the principles of natural harmony, social harmony and interior harmony. It is hoped that the present research will provide a valuable contribution to the current debate on the ecological and ideological crisis and that it will inspire new approaches for dealing with it.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
28-apr-2021
2019/2020
L’epoca attuale è segnata da una profonda crisi ecologica e ideologica. Fintantoché si continua a operare all’interno del medesimo sistema che causa i problemi, non si potranno trovare soluzioni: sono necessari paradigmi radicalmente nuovi. La presente tesi indaga la possibilità di astrarre dai giardini classici cinesi dei princìpi che possano essere applicati a progetti architettonici contemporanei, con l’obiettivo di stabilire un nuovo rapporto armonioso con la Natura. La ricerca prende come caso studio il Giardino del Maestro delle Reti a Suzhou, considerato uno degli esempi più rappresentativi di giardino classico cinese. Viene adottata una combinazione di diversi metodi e tecniche: ricerca sul campo, ricerca bibliografica, un approccio multidisciplinare che combina l’architettura con la biologia, la storia, la filosofia, la letteratura, la pittura, la calligrafia. In primo luogo, viene condotta un’analisi generale del giardino, in cui si cerca di comprendere la logica attraverso cui i diversi elementi sono disposti, gli spazi sono creati e le percezioni sono trasmesse al visitatore. In secondo luogo, lo studio si concentra su otto specifiche sezioni del Giardino del Maestro delle Reti. Per ciascuna di esse, il ruolo delle piante viene esaminato, così come la loro relazione con lo spazio, l’architettura e la vita delle persone che abitavano il giardino. In terzo luogo, viene effettuata una comparazione con un giardino italiano rinascimentale, il Giardino Barbarigo a Valsanzibio. In questo modo vengono messe in evidenza le peculiarità dei giardini classici cinesi, le caratteristiche che li rendono unici. Infine, dalla maniera tradizionale cinese di relazionarsi con la Natura viene dedotta una serie di princìpi, che vengono adattati ai bisogni contemporanei. Dal Giardino del Maestro delle Reti vengono tratte lezioni su come realizzare architetture fondate sui princìpi dell’armonia naturale, dell’armonia sociale e dell’armonia interiore. La speranza è che la presente ricerca possa fornire un valido contributo al dibattito contemporaneo sulla crisi ecologica e ideologica di quest’epoca e che possa ispirare nuovi approcci per affrontarla.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/173947