“Men cannot know each other until they have eaten salt together” writes Pliny on the value of salt, echoing its importance in civilization. Salt performs crucial biological functions in the human body sustaining life. It thus forms an indispensable element in gastronomy, trade as well as modern industrial processes. However, what makes salt an important part of global trade is the fact that it can be produced only in specific sites across the world, called salinas, where all elements of nature coincide favorably. “Salt is born to the purest of parents… the sun and the sea”- reflects Aristotle on this site-specificity of salt production. The presence of salinas create unique pockets of ecosystems and culture around the planet that are fast disappearing today due to various threats including those from globalization and climate change. This project explores a unique territory of the Camargue in southern France where salt extraction has been practiced since the Roman times. The Camargue formed by the Rhone Delta encompasses two salinas- Salin de Giraud and Aigues Mortes, forming the largest salt production site in Europe by area. It is also the largest breeding ground for the pink Flamingo in Europe. The study focuses on the pressures faced by the salinas around Salin de Giraud as well as the synergies and conflicts it shares with the other activities in the region- rice farming and ecological conservation. The salinas have come under threat of abandonment due to recent economic crises fueled by extreme flood events. The city of Salin de Giraud faces depopulation as salt working jobs have decreased. The project concludes with the proposal of an overall strategy for the area based on a mixture of green and grey infrastructure, looking at nature-based solutions to make the territory adaptable to the uncertain weather events in the future. It also proposes the creation of a new economy based on sea water and seeks to improve synergies among the different activities to create a sustainable territory of co-existence.

“Tra uomini non è possibile conoscersi reciprocamente prima di aver consumato sale insieme”, così scrive Pliny riguardo al valore del sale, enfatizzando la sua importanza nel mondo civilizzato. Il sale ha un ruolo cruciale a livello biologico nel corpo umano, mantenendolo in vita, così come rappresenta un elemento fondamentale nella gastronomia e nel settore commerciale e industriale. Il motivo per cui il sale è una parte importante del commercio globale è il fatto che può essere prodotto solo in alcune aree specifiche del mondo, chiamate saline, dove tutti gli elementi naturali cooperano a favore di questo processo. “Il sale nasce dai più puri dei genitori…il sole e il mare” è la riflessione di Aristotele in relazione alla particolarità di queste zone produttrici di sale. La presenza delle saline crea un insieme di ecosistemi e cultura in tutto il mondo unico nel suo genere, che oggi sta scomparendo a causa di vari interventi sull’ambiente legati alla globalizzazione e al cambiamento climatico. Questo progetto esplora un unico territorio come quello della Camargue, nella Francia meridionale, dove l’estrazione del sale è una pratica che risale ai tempi dei Romani. La Camargue, modellata dal Delta del Rodano, comprende due saline: Salin de Giraud e Aigues Mortes, che insieme formano il sito di produzione di sale più esteso d’Europa. E’ inoltre il più grande terreno europeo fertile per il fenicottero rosa. Lo studio si concentra sulle pressioni subite dalle saline nei pressi di Salin de Giraud, ovvero le sinergie e i conflitti dovuti ad altre attività nella regione, quali la coltivazione di riso e tutela ecologica. Le saline sono minacciate dallo stato di abbandono a causa delle recenti crisi economiche alimentate da fenomeni alluvionali estremi. La città di Salin de Giraud sta affrontando un importante depopolamento che deriva dalla diminuzione dei posti di lavoro nella produzione del sale. Il progetto si conclude con la proposta di una strategia generale per l’area, basata su una combinazione di infrastrutture verdi e grigie, ragionando su soluzioni basate sulla natura stessa, che possano rendere il territorio adattabile all’incertezza dei fenomeni metereologici del futuro. Inoltre, si propone la creazione di una nuova economia basata sull’acqua marina e la ricerca di miglioramento delle sinergie tra le diverse attività, al fine di creare un territorio sostenibile di coesistenza.

Territorial synergies in the Camargue : a comprehensive vision for a resilient delta

Narayanan, Athul Thulasidharan
2019/2020

Abstract

“Men cannot know each other until they have eaten salt together” writes Pliny on the value of salt, echoing its importance in civilization. Salt performs crucial biological functions in the human body sustaining life. It thus forms an indispensable element in gastronomy, trade as well as modern industrial processes. However, what makes salt an important part of global trade is the fact that it can be produced only in specific sites across the world, called salinas, where all elements of nature coincide favorably. “Salt is born to the purest of parents… the sun and the sea”- reflects Aristotle on this site-specificity of salt production. The presence of salinas create unique pockets of ecosystems and culture around the planet that are fast disappearing today due to various threats including those from globalization and climate change. This project explores a unique territory of the Camargue in southern France where salt extraction has been practiced since the Roman times. The Camargue formed by the Rhone Delta encompasses two salinas- Salin de Giraud and Aigues Mortes, forming the largest salt production site in Europe by area. It is also the largest breeding ground for the pink Flamingo in Europe. The study focuses on the pressures faced by the salinas around Salin de Giraud as well as the synergies and conflicts it shares with the other activities in the region- rice farming and ecological conservation. The salinas have come under threat of abandonment due to recent economic crises fueled by extreme flood events. The city of Salin de Giraud faces depopulation as salt working jobs have decreased. The project concludes with the proposal of an overall strategy for the area based on a mixture of green and grey infrastructure, looking at nature-based solutions to make the territory adaptable to the uncertain weather events in the future. It also proposes the creation of a new economy based on sea water and seeks to improve synergies among the different activities to create a sustainable territory of co-existence.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
15-dic-2020
2019/2020
“Tra uomini non è possibile conoscersi reciprocamente prima di aver consumato sale insieme”, così scrive Pliny riguardo al valore del sale, enfatizzando la sua importanza nel mondo civilizzato. Il sale ha un ruolo cruciale a livello biologico nel corpo umano, mantenendolo in vita, così come rappresenta un elemento fondamentale nella gastronomia e nel settore commerciale e industriale. Il motivo per cui il sale è una parte importante del commercio globale è il fatto che può essere prodotto solo in alcune aree specifiche del mondo, chiamate saline, dove tutti gli elementi naturali cooperano a favore di questo processo. “Il sale nasce dai più puri dei genitori…il sole e il mare” è la riflessione di Aristotele in relazione alla particolarità di queste zone produttrici di sale. La presenza delle saline crea un insieme di ecosistemi e cultura in tutto il mondo unico nel suo genere, che oggi sta scomparendo a causa di vari interventi sull’ambiente legati alla globalizzazione e al cambiamento climatico. Questo progetto esplora un unico territorio come quello della Camargue, nella Francia meridionale, dove l’estrazione del sale è una pratica che risale ai tempi dei Romani. La Camargue, modellata dal Delta del Rodano, comprende due saline: Salin de Giraud e Aigues Mortes, che insieme formano il sito di produzione di sale più esteso d’Europa. E’ inoltre il più grande terreno europeo fertile per il fenicottero rosa. Lo studio si concentra sulle pressioni subite dalle saline nei pressi di Salin de Giraud, ovvero le sinergie e i conflitti dovuti ad altre attività nella regione, quali la coltivazione di riso e tutela ecologica. Le saline sono minacciate dallo stato di abbandono a causa delle recenti crisi economiche alimentate da fenomeni alluvionali estremi. La città di Salin de Giraud sta affrontando un importante depopolamento che deriva dalla diminuzione dei posti di lavoro nella produzione del sale. Il progetto si conclude con la proposta di una strategia generale per l’area, basata su una combinazione di infrastrutture verdi e grigie, ragionando su soluzioni basate sulla natura stessa, che possano rendere il territorio adattabile all’incertezza dei fenomeni metereologici del futuro. Inoltre, si propone la creazione di una nuova economia basata sull’acqua marina e la ricerca di miglioramento delle sinergie tra le diverse attività, al fine di creare un territorio sostenibile di coesistenza.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/175241