Metropolis escape. Urban bunker

The research is based on analyzing all the intrinsic and extrinsic characteristics of bunkers mainly used for people. We start by analyzing their origin, therefore the history: We start from the First World War, even if the term bunker is used improperly to define more fortified trenches and casemates, only to be resumed with great force during the Second World War , where Germany’s expansionist vision instilled a feeling of fear throughout Europe and beyond. Lastly, to be a great defense weapon from the nuclear bombs that characterize the Cold War. The types that alternate in these historical events are different, ranging from simple holes in the ground used in the military to real massive fortifications, to which we now attribute the main meaning. The reasons for building a bunker are various, but we note how they have originally changed in recent years, between global terrorism pandemics and climate disasters and natural disasters we are now far from the military campaigns for which these fortified structures were mainly built in the past. The research continues by analyzing better the tagert and therefore who is housed within these structures. And besides a few rare small groups, most of the community that is building bunkers is precisely that of preppers. The community is growing in recent decades thanks to a cause also of world events that do not reassure the population of the globe, giving life to a community that is increasingly grains and tendencies to create groups also on social networks. The preppers in turn are divided into two levels: the medium and the high preparation level. The solution that is offered is that, by the merchants of terror, through bunkers, and private fortifications that can even cost millions of dollars. The project therefore analyzes these phenomena by transporting them to the city, where the threats are not atomic bombs and wars, but the chaos and work that threatens the balance of private and public spheres. Here, however, the solution is a city bunker where you can disconnect from everything and everyone. To focus on yourself and have moments of reflection with your person. Trying to recover an anti-aircraft structure present in Milan. To then be a model project to be replicated in various parts of the world.

La ricerca si basa sull'analisi di tutte le caratteristiche intrinseche ed estrinseche dei bunker utilizzati principalmente per le persone. Partiamo dall'analizzare la loro origine, quindi la storia: Si parte dalla Prima Guerra Mondiale, anche se il termine bunker è usato impropriamente per definire più trincee e casematte fortificate, per poi riprendere con grande vigore durante la Seconda Guerra Mondiale, dove la Germania visione espansionistica ha instillato un sentimento di paura in tutta Europa e oltre. Infine, essere una grande arma di difesa dalle bombe nucleari che caratterizzano la Guerra Fredda. Le tipologie che si alternano in queste vicende storiche sono diverse, si va da semplici buche nel terreno utilizzate in ambito militare a vere e proprie massicce fortificazioni, alle quali ora si attribuisce il significato principale. I motivi per costruire un bunker sono vari, ma notiamo come siano originariamente cambiati negli ultimi anni, tra pandemie terroristiche globali e disastri climatici e disastri naturali siamo ormai lontani dalle campagne militari per le quali in passato venivano principalmente costruite queste strutture fortificate . La ricerca prosegue analizzando meglio il tagert e quindi chi è ospitato all'interno di queste strutture. E a parte qualche raro gruppetto, la maggior parte della comunità che sta costruendo bunker è proprio quella dei prepper. La community sta crescendo negli ultimi decenni grazie a una causa anche di eventi mondiali che non rassicurano la popolazione del globo, dando vita a una community che è sempre più grana e tende a creare gruppi anche sui social network. I prepper a loro volta si dividono in due livelli: il livello di preparazione medio e quello alto. La soluzione che viene offerta è quella, dai mercanti del terrore, attraverso bunker e fortificazioni private che possono costare anche milioni di dollari. Il progetto analizza quindi questi fenomeni trasportandoli nella città, dove le minacce non sono le bombe atomiche e le guerre, ma il caos e il lavoro che minacciano gli equilibri tra sfera pubblica e privata. Qui, invece, la soluzione è un bunker cittadino dove disconnettersi da tutto e da tutti. Per concentrarti su te stesso e avere momenti di riflessione con la tua persona. Tentativo di recuperare una struttura antiaerea presente a Milano. Per poi essere un progetto modello da replicare in varie parti del mondo.