The smart city is still a distant reality in Italy, especially for small and medium-sized cities such as Piacenza, even though the climate clock has already begun its ten-year countdown towards the climatic point of no return. Firstly, it is necessary to fully understand the meaning of "smart city" (a still debated definition), analyse the approach to be taken and the various tools available, adopt a method based on a network of principles (Design Ordering Principles) that act holistically to achieve objectives (Sustainable Development Goals), using technology as an enabler. The smart meta-project applied to the Piacenza scenario consists of a multi-scale, integrated, and systemic strategy that aims to make the city more sustainable, more technological, equipped with better and more services, interacting with citizens and making them become active and aware participants in the progress of their own city. A fundamental manoeuvre for the well-being of a sustainable city is a green strategy, which aims to intensify urban parks and increase tree-lined avenues with which to radially connect the urban settlement with the surrounding peri-urban agricultural area and the countryside, through a green and purifier connective net to cool and oxygenate the large urban heat island, making it more liveable. The interaction of the city with the surrounding agricultural areas gives rise to a micro-economy based on short supply chains and the production of 0 km products for citizens. To complement the two strategies, an eco-district is proposed in the insidious site of the former military arsenal within Piacenza's historic centre, following the ten challenges outlined by C40 Reinventing Cities for an innovative, carbon-free, and resilient urban project. The project considers not only the innovative aspects but also the remains of Pier Luigi Farnese's 16th-century castle, which sleeps under the buildings of an over 100-year-old former arsenal. The project aims to combine past, present, and future, integrating the area into the urban fabric.

Quella della smart city è una realtà ancora lontana in Italia, soprattutto per le città di piccole e medie dimensioni come Piacenza, seppur l’orologio climatico abbia già iniziato il suo countdown decennale verso il punto climatico di non ritorno. In primo luogo, bisogna comprendere a fondo il significato di “smart city” (definizione ancora discussa), analizzare l’approccio da intraprendere ed i vari strumenti a disposizione, adottare un metodo basato su una rete di principi (Design Ordering Principles) che agiscono in maniera olistica per conseguire degli obiettivi (Sustainable Development Goals), sfruttando la tecnologia come abilitatore. Il metaprogetto smart applicato allo scenario piacentino consiste in una strategia multi-scala, integrata e sistemica, che mira a rendere la città più sostenibile, più tecnologica, dotata di migliori e maggiori servizi, interagendo coi cittadini e facendoli diventare parte attiva e consapevole nel progresso della propria città. Una manovra fondamentale per il benessere di una città sostenibile è una strategia verde, che miri ad intensificare i parchi urbani e ad aumentare i viali alberati con cui connettere a raggiera l’insediamento urbano con la zona agricola periurbana e la campagna circostante, mediante un tessuto connettivo verde e depuratore per raffrescare ed ossigenare la grande isola di calore urbana, rendendola più vivibile. L’interazione della città con le zone agricole limitrofe dà vita ad una microeconomia basata sulla filiera corta e sulla produzione di prodotti a km 0 per i cittadini. A completamento delle due strategie, viene proposto un eco-distretto ambientato nell’insidioso sito dell’ex Polo di Mantenimento Pesante all’interno del centro storico piacentino, seguendo le dieci sfide delineate da C40 Reinventing Cities per la redazione di un progetto urbano innovativo, libero dalle emissioni di carbonio e resiliente. Il progetto tiene conto non solo degli aspetti innovativi, ma anche dei resti del castello cinquecentesco di Pier Luigi Farnese, che dormono sotto agli edifici di un ex arsenale ultracentenario. Il progetto si propone come connubio tra passato, presente e futuro, integrando l’area al tessuto urbano.

Piacenza #10yearschallenge. Towards a smarter and greener city, between past, present, and future

Cagalli, Katia
2020/2021

Abstract

The smart city is still a distant reality in Italy, especially for small and medium-sized cities such as Piacenza, even though the climate clock has already begun its ten-year countdown towards the climatic point of no return. Firstly, it is necessary to fully understand the meaning of "smart city" (a still debated definition), analyse the approach to be taken and the various tools available, adopt a method based on a network of principles (Design Ordering Principles) that act holistically to achieve objectives (Sustainable Development Goals), using technology as an enabler. The smart meta-project applied to the Piacenza scenario consists of a multi-scale, integrated, and systemic strategy that aims to make the city more sustainable, more technological, equipped with better and more services, interacting with citizens and making them become active and aware participants in the progress of their own city. A fundamental manoeuvre for the well-being of a sustainable city is a green strategy, which aims to intensify urban parks and increase tree-lined avenues with which to radially connect the urban settlement with the surrounding peri-urban agricultural area and the countryside, through a green and purifier connective net to cool and oxygenate the large urban heat island, making it more liveable. The interaction of the city with the surrounding agricultural areas gives rise to a micro-economy based on short supply chains and the production of 0 km products for citizens. To complement the two strategies, an eco-district is proposed in the insidious site of the former military arsenal within Piacenza's historic centre, following the ten challenges outlined by C40 Reinventing Cities for an innovative, carbon-free, and resilient urban project. The project considers not only the innovative aspects but also the remains of Pier Luigi Farnese's 16th-century castle, which sleeps under the buildings of an over 100-year-old former arsenal. The project aims to combine past, present, and future, integrating the area into the urban fabric.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
6-ott-2021
2020/2021
Quella della smart city è una realtà ancora lontana in Italia, soprattutto per le città di piccole e medie dimensioni come Piacenza, seppur l’orologio climatico abbia già iniziato il suo countdown decennale verso il punto climatico di non ritorno. In primo luogo, bisogna comprendere a fondo il significato di “smart city” (definizione ancora discussa), analizzare l’approccio da intraprendere ed i vari strumenti a disposizione, adottare un metodo basato su una rete di principi (Design Ordering Principles) che agiscono in maniera olistica per conseguire degli obiettivi (Sustainable Development Goals), sfruttando la tecnologia come abilitatore. Il metaprogetto smart applicato allo scenario piacentino consiste in una strategia multi-scala, integrata e sistemica, che mira a rendere la città più sostenibile, più tecnologica, dotata di migliori e maggiori servizi, interagendo coi cittadini e facendoli diventare parte attiva e consapevole nel progresso della propria città. Una manovra fondamentale per il benessere di una città sostenibile è una strategia verde, che miri ad intensificare i parchi urbani e ad aumentare i viali alberati con cui connettere a raggiera l’insediamento urbano con la zona agricola periurbana e la campagna circostante, mediante un tessuto connettivo verde e depuratore per raffrescare ed ossigenare la grande isola di calore urbana, rendendola più vivibile. L’interazione della città con le zone agricole limitrofe dà vita ad una microeconomia basata sulla filiera corta e sulla produzione di prodotti a km 0 per i cittadini. A completamento delle due strategie, viene proposto un eco-distretto ambientato nell’insidioso sito dell’ex Polo di Mantenimento Pesante all’interno del centro storico piacentino, seguendo le dieci sfide delineate da C40 Reinventing Cities per la redazione di un progetto urbano innovativo, libero dalle emissioni di carbonio e resiliente. Il progetto tiene conto non solo degli aspetti innovativi, ma anche dei resti del castello cinquecentesco di Pier Luigi Farnese, che dormono sotto agli edifici di un ex arsenale ultracentenario. Il progetto si propone come connubio tra passato, presente e futuro, integrando l’area al tessuto urbano.
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