Embraced by the waters of the Olona river, a circular embankment protects Molini di Gurone from floods. Here roots Casamatta, an association referring to Legambiente, that is engaged in environmental education and in the preservation of the surrounding woods. The building hosting Casamatta is subject to an atypical refurbishment, carried on thanks to offered, recycled or salvage materials and to the work of voluntary people. This is an ambitious challenge, that aims at carrying out circular economy strategies and at rediscovering how to make things, together. Here begins the thesis project, trying to gather principles of circular economy, but also those of Design for Deconstruction and of materials upcycling. The starting point was the idea to imagine self-buildable, small interventions in between ongoing refurbishment works. Focusing on one area of the building, structural tests have been performed; projects for the building envelope – in particular thermal insulation – have followed, together with ideas for added solar greenhouses and the project for a lightweight, transparent window made from wood and polycarbonate. Finally, the project included the reorganization of the interior space of the future common area through an added element made of wood that dialogues with the height of the space in which it is outlined. One of the most interesting and stimulating phases of the thesis project was the chance to build one greenhouse from recycled windows and timber. The greenhouse is a mediation space between internal and external weather conditions, but also an added space in which to rest or a green oasis in a historical courtyard.

Abbracciato dal corso delle acque dell’Olona, un terrapieno circolare protegge i Molini di Gurone dalle piene del fiume. Nel piccolo borgo trova spazio Casamatta, associazione inserita nel più ampio progetto di Legambiente, che qui si occupa di educazione ambientale e protezione dei boschi che circondano questa piccola realtà. La sede di Casamatta è oggetto di una ristrutturazione atipica: viene portata avanti grazie a materiali donati, recuperati, salvati dal destino di rifiuti e al lavoro dei volontari. È una sfida ambiziosa, che vuole mettere in pratica le logiche dell’economia circolare e riscoprire il fare, insieme. Proprio da qui nasce il progetto di tesi, che cerca di tenere insieme i principi non solo dell’economia circolare, ma anche del Design for Deconstruction e del recupero dei materiali. L’idea di partenza era di creare piccoli interventi che si inserissero nel contesto della ristrutturazione già avviata e che fossero realizzabili con le pratiche dell’autocostruzione. Focalizzandosi su uno degli ambienti, sono state svolte verifiche strutturali sull’edificio esistente, per cui sono poi stati elaborati progetti riguardanti l’involucro edilizio – in particolare l’isolamento termico, ad oggi assente –, l’aggiunta di piccole serre bioclimatiche e l’ideazione di un serramento leggero in policarbonato e legno. Infine, il progetto ha riguardato anche la riorganizzazione interna della futura sala comune: è stato ideato un modulo aggiuntivo in legno che si relaziona con l’altezza dello spazio in cui si definisce. Il risultato è una stanza nella stanza, uno spazio definito non solo in sé, ma anche e soprattutto dal rapporto con l’ambiente che lo ospita. Uno degli aspetti più interessanti è stata la possibilità di costruire una delle serre con serramenti e materiali di riciclo. La serra costruita è uno spazio-cuscinetto che media tra la temperatura interna ed esterna, ma anche spazio aggiunto in cui si può sostare o piccola oasi di verde in una corte storica.

Architecture follows availability

Robecchi, Marta
2020/2021

Abstract

Embraced by the waters of the Olona river, a circular embankment protects Molini di Gurone from floods. Here roots Casamatta, an association referring to Legambiente, that is engaged in environmental education and in the preservation of the surrounding woods. The building hosting Casamatta is subject to an atypical refurbishment, carried on thanks to offered, recycled or salvage materials and to the work of voluntary people. This is an ambitious challenge, that aims at carrying out circular economy strategies and at rediscovering how to make things, together. Here begins the thesis project, trying to gather principles of circular economy, but also those of Design for Deconstruction and of materials upcycling. The starting point was the idea to imagine self-buildable, small interventions in between ongoing refurbishment works. Focusing on one area of the building, structural tests have been performed; projects for the building envelope – in particular thermal insulation – have followed, together with ideas for added solar greenhouses and the project for a lightweight, transparent window made from wood and polycarbonate. Finally, the project included the reorganization of the interior space of the future common area through an added element made of wood that dialogues with the height of the space in which it is outlined. One of the most interesting and stimulating phases of the thesis project was the chance to build one greenhouse from recycled windows and timber. The greenhouse is a mediation space between internal and external weather conditions, but also an added space in which to rest or a green oasis in a historical courtyard.
DI LUZIO, GIOVANNI
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
7-ott-2021
2020/2021
Abbracciato dal corso delle acque dell’Olona, un terrapieno circolare protegge i Molini di Gurone dalle piene del fiume. Nel piccolo borgo trova spazio Casamatta, associazione inserita nel più ampio progetto di Legambiente, che qui si occupa di educazione ambientale e protezione dei boschi che circondano questa piccola realtà. La sede di Casamatta è oggetto di una ristrutturazione atipica: viene portata avanti grazie a materiali donati, recuperati, salvati dal destino di rifiuti e al lavoro dei volontari. È una sfida ambiziosa, che vuole mettere in pratica le logiche dell’economia circolare e riscoprire il fare, insieme. Proprio da qui nasce il progetto di tesi, che cerca di tenere insieme i principi non solo dell’economia circolare, ma anche del Design for Deconstruction e del recupero dei materiali. L’idea di partenza era di creare piccoli interventi che si inserissero nel contesto della ristrutturazione già avviata e che fossero realizzabili con le pratiche dell’autocostruzione. Focalizzandosi su uno degli ambienti, sono state svolte verifiche strutturali sull’edificio esistente, per cui sono poi stati elaborati progetti riguardanti l’involucro edilizio – in particolare l’isolamento termico, ad oggi assente –, l’aggiunta di piccole serre bioclimatiche e l’ideazione di un serramento leggero in policarbonato e legno. Infine, il progetto ha riguardato anche la riorganizzazione interna della futura sala comune: è stato ideato un modulo aggiuntivo in legno che si relaziona con l’altezza dello spazio in cui si definisce. Il risultato è una stanza nella stanza, uno spazio definito non solo in sé, ma anche e soprattutto dal rapporto con l’ambiente che lo ospita. Uno degli aspetti più interessanti è stata la possibilità di costruire una delle serre con serramenti e materiali di riciclo. La serra costruita è uno spazio-cuscinetto che media tra la temperatura interna ed esterna, ma anche spazio aggiunto in cui si può sostare o piccola oasi di verde in una corte storica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/179345