Tema della tesi è la riconfigurazione di una porzione del margine della città di Parma attraverso il progetto di un edificio per uffici per la Provincia di Parma. La tesi prende avvio da un Concorso di idee bandito dall’Amministrazione Provinciale di Parma nel mese di marzo del 2009 per la realizzazione del nuovo palazzo degli uffici della Provincia “Palazzo dell’Ambiente, dell’Agricoltura e dell’Innovazione” da realizzarsi all’interno del comparto sud-est della città in una area di trasformazione, oggetto di un piano integrato di intervento comunale. L’interesse per il tema proposto è derivato in primo luogo dalle richieste del concorso quali “la realizzazione di un edificio che combini architettura, composizione architettonica, tecnologie edilizie ed impianti di moderna concezione con elevata qualità e nel rispetto dell’ambiente. Una costruzione che per caratteristiche, materiali, efficienza energetica e sostenibilità ambientale possa contribuire alla diffusione di nuovi indirizzi progettuali e costruttivi e al miglioramento dell’immagine della città e della provincia.” In secondo luogo, a seguito dell’analisi dell’area di progetto e più in generale della città di Parma, si è deciso di rivedere il piano integrato di intervento, all’interno del quale va a inserirsi il nuovo palazzo degli uffici provinciali, proponendo una soluzione progettuale alternativa. Il progetto a scala urbana, a cui è dedicata la prima parte della tesi, vede la collocazione di nuove residenze ed attività terziarie secondo un principio insediativo volto da un lato a ridisegnare il margine urbano e dell’altro a salvaguardare la continuità spaziale del sistema del verde. Le nuove architetture vanno quindi a ricostituire il fronte urbano e a determinare nuovi spazi di relazione e di mediazione tra città e campagna, mentre il verde permane come elemento centrale del sistema, penetrando all’interno della città, divenendo parco urbano e legandosi con gli spazi verdi esistenti. Anche l’edifico della Provincia, approfondito nella seconda parte del lavoro, si inserisce all’interno di questo sistema insediativo di spazi edificati e spazi aperti. Esso viene scomposto in tre corpi edilizi strettamente connessi attraverso gli spazi di relazione esterni e viene collocato in prossimità degli assi viari principali. Si caratterizza per essere pietra angolare sul margine urbano: l’edificio si chiude verso la città, ne diviene confine, limite e al tempo stesso nodo dei percorsi ciclopedonali e del sistema del verde, aprendosi verso il parco e generando nuove visuali sul territorio agricolo e sulla città. La disposizione e la dimensione dei corpi edilizi garantisce inoltre confort interno, per quanto concerne luminosità e ventilazione, nonché qualità funzionale e distributiva.

Pietra angolare sul margine urbano: progetto di un edificio per uffici per la Provincia di Parma

RUFFONI, JENNY;OLIVARI, ALICE
2008/2009

Abstract

Tema della tesi è la riconfigurazione di una porzione del margine della città di Parma attraverso il progetto di un edificio per uffici per la Provincia di Parma. La tesi prende avvio da un Concorso di idee bandito dall’Amministrazione Provinciale di Parma nel mese di marzo del 2009 per la realizzazione del nuovo palazzo degli uffici della Provincia “Palazzo dell’Ambiente, dell’Agricoltura e dell’Innovazione” da realizzarsi all’interno del comparto sud-est della città in una area di trasformazione, oggetto di un piano integrato di intervento comunale. L’interesse per il tema proposto è derivato in primo luogo dalle richieste del concorso quali “la realizzazione di un edificio che combini architettura, composizione architettonica, tecnologie edilizie ed impianti di moderna concezione con elevata qualità e nel rispetto dell’ambiente. Una costruzione che per caratteristiche, materiali, efficienza energetica e sostenibilità ambientale possa contribuire alla diffusione di nuovi indirizzi progettuali e costruttivi e al miglioramento dell’immagine della città e della provincia.” In secondo luogo, a seguito dell’analisi dell’area di progetto e più in generale della città di Parma, si è deciso di rivedere il piano integrato di intervento, all’interno del quale va a inserirsi il nuovo palazzo degli uffici provinciali, proponendo una soluzione progettuale alternativa. Il progetto a scala urbana, a cui è dedicata la prima parte della tesi, vede la collocazione di nuove residenze ed attività terziarie secondo un principio insediativo volto da un lato a ridisegnare il margine urbano e dell’altro a salvaguardare la continuità spaziale del sistema del verde. Le nuove architetture vanno quindi a ricostituire il fronte urbano e a determinare nuovi spazi di relazione e di mediazione tra città e campagna, mentre il verde permane come elemento centrale del sistema, penetrando all’interno della città, divenendo parco urbano e legandosi con gli spazi verdi esistenti. Anche l’edifico della Provincia, approfondito nella seconda parte del lavoro, si inserisce all’interno di questo sistema insediativo di spazi edificati e spazi aperti. Esso viene scomposto in tre corpi edilizi strettamente connessi attraverso gli spazi di relazione esterni e viene collocato in prossimità degli assi viari principali. Si caratterizza per essere pietra angolare sul margine urbano: l’edificio si chiude verso la città, ne diviene confine, limite e al tempo stesso nodo dei percorsi ciclopedonali e del sistema del verde, aprendosi verso il parco e generando nuove visuali sul territorio agricolo e sulla città. La disposizione e la dimensione dei corpi edilizi garantisce inoltre confort interno, per quanto concerne luminosità e ventilazione, nonché qualità funzionale e distributiva.
SCUDO, GIANNI
ARC I - Facolta' di Architettura e Società
4-mag-2010
2008/2009
Tesi di laurea Magistrale
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