Nuove connessioni e pratiche creative : un progetto urbano tra presente e futuro a Barcellona

Why does everyone, or almost everyone, want to live in the city? Why are cities so successful? Why do we need to rethink cities with an eye to the future? Livio Sacchi, as an architect, believes that the reasons are many and also very different from each other. However, we are convinced that the main reason why cities are so popular is basically only one, and it is that there is more freedom in the city than elsewhere. Furthermore, we believe that cities today are at the very center of many problems, and therefore also at the center of the solution. The goal we have set ourselves is to help reinvent the cities of tomorrow, in a vision of greener, healthier, more sustainable, inclusive and safer cities, cities that improve the quality of life and ensure more fulfilling ways of living together. We believe that cities can improve, grow and prosper only if they are able to express serious, creative, reactive and connected planning. A future that is not something that happens sooner or later by chance, with respect to more or less favorable circumstances, but something that is planned and built, with commitment, over time. A future that is nothing more than the product of our ability to read the present, to design and innovate. In order to understand and deal with a design that knows how to be innovative for the city, some solutions adopted in the metropolis where we will find ourselves to intervene have been studied in depth: Barcelona. Retracing the phases of its expansion, the constantly evolving relationship between man and urban space emerged, linked to the succession of historical events of enormous impact for the city, from the Cerdà Expansion Plan to the 1992 Olympic Games, up to the 2004 Forum. Today we are talking about cultural and architectural heritage, of center and periphery, we are addressing the issue of the community, of physical and digital infrastructures, of an unstoppable demographic increase with its consequences. These ever faster, apparently uncontrolled changes constitute a great opportunity to build a world tailored to man and his potential and needs. To do this, however, we need to plan the future of the cities in which we live and, therefore, our own future. The urban regeneration of the industrial district south of Bon Pastor will ensure fair and equal access to urban services, education, business, culture, leisure and nature. The new block was designed for social interactions through shared facilities, public spaces and a rethinking of mobility. Through the sharing of skills, ideas and initiatives that encourage social connections the city will become desirable, and therefore a city where it is a pleasure to be. Designed on a human scale, in response to different needs, with everything easily accessible on foot, we believe this proposal can fuel a new and lively public life.

Per quale motivo tutti, o quasi tutti, vogliono vivere in città? Perché le città hanno tanto successo? Perché dobbiamo ripensare le città con sguardo al Futuro? Livio Sacchi, da architetto, ritiene che i motivi siano molti e anche molto diversi fra loro. Siamo tuttavia convinti che il principale motivo per cui le città piacciono così tanto, sostanzialmente è uno solo, ed è che in città c’è più libertà che altrove. Inoltre, noi riteniamo che le città oggi sono proprio al centro di numerosi problemi, e quindi anche al centro della soluzione. L’obiettivo che ci siamo posti è di aiutare a reinventare le città del domani, in una visione di città più verdi, più sane, più sostenibili, inclusive e sicure, città che migliorano la qualità della vita e assicurano modi di vivere insieme più appaganti. Riteniamo che le città possano migliorare, crescere e prosperare solo se in grado di esprimere una seria, Creativa, reattiva e Connessa progettualità. Un futuro che non è qualcosa che accade prima o poi per caso, rispetto a circostanze più o meno favorevoli, ma qualcosa che si progetta e si costruisce, con impegno, nel Tempo. Un futuro che non è altro che il prodotto della nostra capacità di lettura del presente, di progettare e innovare. Per comprendere e trattare una progettazione che sappia essere innovativa per la città, sono state approfondite alcune soluzioni adottate nella metropoli in cui ci ritroveremo ad intervenire: Barcellona. Ripercorrendo le fasi della sua espansione, è emerso il rapporto in continua evoluzione tra uomo e spazio urbano, legato al susseguirsi di eventi storici di enorme impatto per la città, dal Piano di Espansione di Cerdà ai Giochi Olimpici del 1992, fino al Forum 2004. Oggi parliamo di patrimonio culturale e architettonico, di centro e periferia, affrontiamo il tema della comunità, delle infrastrutture fisiche e digitali, di una inarrestabile aumento demografico con le sue conseguenze. Questi cambiamenti sempre più veloci, apparentemente incontrollati, costituiscono una grande occasione per costruire un mondo a misura dell’uomo e delle sue potenzialità e necessità. Per farlo occorre, però, pianificare l’avvenire delle città in cui viviamo e, quindi, il nostro stesso futuro. La rigenerazione urbana del quartiere industriale a sud di Bon Pastor, garantirà un accesso equo e paritario ai servizi urbani, all’istruzione, alle imprese, alla cultura, al tempo libero e alla natura. Il nuovo isolato è stato progettato per le interazioni sociali attraverso strutture condivise, spazi pubblici e un ripensamento della mobilità. Attraverso la condivisione di competenze, di idee e iniziative che incoraggiano connessioni sociali la città diventerà desiderabile, e quindi una città in cui è un piacere stare. Progettata a misura d’uomo, in risposta alle diverse esigenze, con tutto facilmente accessibile a piedi, questa proposta riteniamo possa alimentare una nuova e vivace vita pubblica.