Nowadays the trend is clear, election after election, citizens are less and less motivated to go to the polls. Politics seems to no longer be able to "speak to the people", and appears as something distant and inaccessible, even if several projects dedicated to active citizenship have been developed thanks to the democratization of information, which took place above all through the opportunities offered by the Internet. This thesis starts from the assumption that communication design can provide an important contribution to informing and reconnecting, re-involving, and re-stimulating the participation of citizens in democratic life, directing society towards a more proactive involvement in public affairs. Starting from an analysis of the active citizenship phenomenon and the ways in which communication design has tried to spread and encourage it, this thesis proves how a multi-channel approach, able to provide accurate and in-depth content, merging the social media approach to traditional media, is able to open up a new space for information, discussion and activism. Personas representing a large part of the 18-36-year-old population group have been identified through a quantitative research: with their complexity and diversity taken into account, they potentially constitute the most active group of the population, easily reachable through new media. Finally, this work analyses and sums up the main challenges that a successful future project must face: not only bridging the gap between citizens and politics, between daily life and awareness about personal rights and duties, but also facing the distance between information and action. The success of a socially involved design can't be measured by likes or monetization, which can favor counterproductive phenomena such as performative activism. Instead, it is measured by the conversion of viewers into users and, eventually, into activists, and in the success of a time-progressive user experience. In the latter, the user evolves from the "second" of the click to the longer time of voting at the polling station, up to the more demanding time and energy investment dedicated to trying to leave a mark in the political and social life of their community.

Al giorno d’oggi il trend è chiaro, elezione dopo elezione i cittadini e le cittadine sono sempre meno motivate a recarsi alle urne. La politica sembra non "saper più parlare alle gente", e appare come qualcosa di distante e inaccessibile, nonostante diversi progetti di cittadinanza attiva siano stati sviluppati grazie alla democratizzazione dell'informazione, avvenuta sopratutto tramite le opportunità offerte della rete. Questa tesi parte dall'assunto che il design della comunicazione possa contribuire in modo importante a informare e riavvicinare, ricoinvolgere e ristimolare la partecipazione dei cittadini alla vita democratica e indirizzare la società verso una gestione più partecipata della cosa pubblica. Partendo da un'analisi del fenomeno della cittadinanza attiva e delle modalità con cui il design della comunicazione ha cercato di diffonderla e favorirla, la tesi dimostra come un approccio multicanale, che sia in grado di fornire contenuti accurati e approfonditi, unendo aspetti di comunicazione tipici dei social ai mezzi di comunicazione più tradizionale, sia in grado di aprire un nuovo spazio di informazione, confronto e attivismo. Attraverso un lavoro di ricerca quantitativa, sono state, inoltre, individuate delle personas rappresentative di buona parte della fascia di popolazione 18-36 anni, che, con le dovute e complesse diversità al suo interno, costituiscono la fascia di popolazione potenzialmente più attiva e più facilmente raggiungibile attraverso i nuovi mezzi di comunicazione. Questo lavoro di tesi, infine, costituisce l'analisi delle sfide a cui deve fare fronte un futuro progetto che vuole essere di successo: non solo quello di colmare lo iato tra cittadini e politica, tra vita quotidiana e consapevolezza dei propri diritti e doveri, ma anche lo iato tra informazione e azione. Il successo comunicativo di un design socialmente impegnato, infatti, non si misura in like o in monetizzazione, che possono favorire fenomeno controproducenti come l'attivismo performativo. Si misura, invece, nella conversione di spettatori in utenti e, infine, in attivisti, e nel successo di una user experience temporalmente progressiva in cui l'utente passa dal "secondo" del click, al tempo più o meno dilatato del voto al seggio, fino alla prolungata spesa del proprio tempo ed energie per cercare di lasciare il proprio segno nella vita politica e sociale della propria comunità.

Il Design come strumento di riattivazione

EL KHOLY, NOUR
2021/2022

Abstract

Nowadays the trend is clear, election after election, citizens are less and less motivated to go to the polls. Politics seems to no longer be able to "speak to the people", and appears as something distant and inaccessible, even if several projects dedicated to active citizenship have been developed thanks to the democratization of information, which took place above all through the opportunities offered by the Internet. This thesis starts from the assumption that communication design can provide an important contribution to informing and reconnecting, re-involving, and re-stimulating the participation of citizens in democratic life, directing society towards a more proactive involvement in public affairs. Starting from an analysis of the active citizenship phenomenon and the ways in which communication design has tried to spread and encourage it, this thesis proves how a multi-channel approach, able to provide accurate and in-depth content, merging the social media approach to traditional media, is able to open up a new space for information, discussion and activism. Personas representing a large part of the 18-36-year-old population group have been identified through a quantitative research: with their complexity and diversity taken into account, they potentially constitute the most active group of the population, easily reachable through new media. Finally, this work analyses and sums up the main challenges that a successful future project must face: not only bridging the gap between citizens and politics, between daily life and awareness about personal rights and duties, but also facing the distance between information and action. The success of a socially involved design can't be measured by likes or monetization, which can favor counterproductive phenomena such as performative activism. Instead, it is measured by the conversion of viewers into users and, eventually, into activists, and in the success of a time-progressive user experience. In the latter, the user evolves from the "second" of the click to the longer time of voting at the polling station, up to the more demanding time and energy investment dedicated to trying to leave a mark in the political and social life of their community.
ARC III - Scuola del Design
20-dic-2022
2021/2022
Al giorno d’oggi il trend è chiaro, elezione dopo elezione i cittadini e le cittadine sono sempre meno motivate a recarsi alle urne. La politica sembra non "saper più parlare alle gente", e appare come qualcosa di distante e inaccessibile, nonostante diversi progetti di cittadinanza attiva siano stati sviluppati grazie alla democratizzazione dell'informazione, avvenuta sopratutto tramite le opportunità offerte della rete. Questa tesi parte dall'assunto che il design della comunicazione possa contribuire in modo importante a informare e riavvicinare, ricoinvolgere e ristimolare la partecipazione dei cittadini alla vita democratica e indirizzare la società verso una gestione più partecipata della cosa pubblica. Partendo da un'analisi del fenomeno della cittadinanza attiva e delle modalità con cui il design della comunicazione ha cercato di diffonderla e favorirla, la tesi dimostra come un approccio multicanale, che sia in grado di fornire contenuti accurati e approfonditi, unendo aspetti di comunicazione tipici dei social ai mezzi di comunicazione più tradizionale, sia in grado di aprire un nuovo spazio di informazione, confronto e attivismo. Attraverso un lavoro di ricerca quantitativa, sono state, inoltre, individuate delle personas rappresentative di buona parte della fascia di popolazione 18-36 anni, che, con le dovute e complesse diversità al suo interno, costituiscono la fascia di popolazione potenzialmente più attiva e più facilmente raggiungibile attraverso i nuovi mezzi di comunicazione. Questo lavoro di tesi, infine, costituisce l'analisi delle sfide a cui deve fare fronte un futuro progetto che vuole essere di successo: non solo quello di colmare lo iato tra cittadini e politica, tra vita quotidiana e consapevolezza dei propri diritti e doveri, ma anche lo iato tra informazione e azione. Il successo comunicativo di un design socialmente impegnato, infatti, non si misura in like o in monetizzazione, che possono favorire fenomeno controproducenti come l'attivismo performativo. Si misura, invece, nella conversione di spettatori in utenti e, infine, in attivisti, e nel successo di una user experience temporalmente progressiva in cui l'utente passa dal "secondo" del click, al tempo più o meno dilatato del voto al seggio, fino alla prolungata spesa del proprio tempo ed energie per cercare di lasciare il proprio segno nella vita politica e sociale della propria comunità.
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