«The farmhouses of Milan are sleeping dragons of hundreds of square meters to which the city has turned its back for decades: they are waking up.». These are the first word written in the Manifesto of the Associatione Cascine Milano. A body created to establish and promote an integrated system of places dedicated to agriculture, healthy eating, social living, environmental care and the organization of aggregative and cultural events in the Milanese metropolitan area. The landscape of the whole Lombardy was modeled by the wise farmers who lived and worked in the farms. Their work was aided by water: present in large quantities, both in the form of rivers and streams, and gushing from springs. The method to use it more efficiently, since Roman times, was the excavation of the canal system called Navigli. Nowadays these fundamental elements of the territory are often neglected. This thesis deals with the recovery of five degraded farmhouses located along the Naviglio della Martesana, in the area comprehended from Milan to the Adda river. This area, rich in history and prestigious buildings thanks to the influence of the “Naviglio piccolo”, still retains some features of peasant culture. The project intends to integrate these farmhouses with the Martesana cycle path, which runs alongside the canal and is widely used by the citizens of the area but also by the increasingly numerous bicycle tourists, who need services not yet present in adequate quantities. The recovery is aimed at providing new spaces for the production, sale and consumption of agricultural goods, equipping the cycle path with better services and supporting the establishment of a new Local Park with Supra-municipal Interest (LPSI) to expand the Regional Ecological Network. This new green infrastructure would constitute a new green corridor able to connect the various LPSI and regional parks present and to penetrate the inhabited centers improving the well-being of citizens. A famous phrase by Gio Ponti reads “Italy was made half by God and half by architects”, we add the farmers, who from north to south have shaped our land making it unique in the world. Now, agriculture must recover its spaces.

«Le Cascine di Milano sono draghi dormienti di centinaia di metri quadri ai quali la città per decenni ha voltato le spalle: si stanno svegliando.». Così recita l’inizio del Manifesto dell’Associazione Cascine Milano. Un ente nato per costituire e promuovere un sistema integrato di luoghi dedicati all’agricoltura, alla sana alimentazione, all’abitare sociale, alla cura dell’ambiente e all’organizzazione di eventi aggregativi e culturali nell’area metropolitana milanese. Il paesaggio di tutta la Lombardia fu modellato proprio dai sapienti agricoltori che vivevano e lavoravano nelle cascine. Il loro lavoro era aiutato dall’acqua: presente in grande quantità, sia sotto forma di fiumi e torrenti, sia sgorgante dai fontanili. Il metodo per sfruttarla al meglio fu lo scavo sin dall’epoca romana del sistema dei canali detti Navigli. Ai giorni nostri questi elementi fondamentali del territorio sono spesso trascurati. Questa tesi tratta del recupero di cinque cascine degradate che si trovano lungo il Naviglio della Martesana, nella zona che va da Milano al fiume Adda. Quest’area, ricca di Storia e di edifici di pregio grazie all’influenza del “Naviglio piccolo”, conserva ancora dei tratti della cultura contadina. Il progetto intende integrare queste cascine con la ciclovia Martesana, che affianca il canale ed è molto usata dai cittadini della zona ma anche dai sempre più numerosi ciclo-turisti, i quali necessitano di servizi ancora non presenti in quantità adeguata. Il recupero è volto a dare nuovi spazi per la produzione, vendita e consumo di beni agricoli, dotare di migliori servizi la ciclovia e supportare l’istituzione di un nuovo Parco Locale a Interesse Sovracomunale (PLIS) per ampliare la Rete Ecologica Regionale. Questa nuova infrastruttura verde costituirebbe un nuovo corridoio ecologico in grado di collegare i vari PLIS e parchi regionali presenti e di penetrare i centri abitati migliorando il benessere dei cittadini. Una famosa frase di Gio Ponti recita «L’Italia l’han fatta metà Iddio e metà gli architetti», noi aggiungiamo gli agricoltori, i quali da nord a sud hanno modellato la nostra terra rendendola unica nel mondo. Ecco, oggi l’agricoltura deve recuperare i propri spazi.

Il Risveglio dei Draghi dormienti : un progetto per il territorio e le cascine della Martesana tra recupero e valorizzazione

Guarnera, Giuseppe;Iannuli, Filippo
2021/2022

Abstract

«The farmhouses of Milan are sleeping dragons of hundreds of square meters to which the city has turned its back for decades: they are waking up.». These are the first word written in the Manifesto of the Associatione Cascine Milano. A body created to establish and promote an integrated system of places dedicated to agriculture, healthy eating, social living, environmental care and the organization of aggregative and cultural events in the Milanese metropolitan area. The landscape of the whole Lombardy was modeled by the wise farmers who lived and worked in the farms. Their work was aided by water: present in large quantities, both in the form of rivers and streams, and gushing from springs. The method to use it more efficiently, since Roman times, was the excavation of the canal system called Navigli. Nowadays these fundamental elements of the territory are often neglected. This thesis deals with the recovery of five degraded farmhouses located along the Naviglio della Martesana, in the area comprehended from Milan to the Adda river. This area, rich in history and prestigious buildings thanks to the influence of the “Naviglio piccolo”, still retains some features of peasant culture. The project intends to integrate these farmhouses with the Martesana cycle path, which runs alongside the canal and is widely used by the citizens of the area but also by the increasingly numerous bicycle tourists, who need services not yet present in adequate quantities. The recovery is aimed at providing new spaces for the production, sale and consumption of agricultural goods, equipping the cycle path with better services and supporting the establishment of a new Local Park with Supra-municipal Interest (LPSI) to expand the Regional Ecological Network. This new green infrastructure would constitute a new green corridor able to connect the various LPSI and regional parks present and to penetrate the inhabited centers improving the well-being of citizens. A famous phrase by Gio Ponti reads “Italy was made half by God and half by architects”, we add the farmers, who from north to south have shaped our land making it unique in the world. Now, agriculture must recover its spaces.
DESSÌ, VALENTINA
SANTUS, KEVIN
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
20-dic-2022
2021/2022
«Le Cascine di Milano sono draghi dormienti di centinaia di metri quadri ai quali la città per decenni ha voltato le spalle: si stanno svegliando.». Così recita l’inizio del Manifesto dell’Associazione Cascine Milano. Un ente nato per costituire e promuovere un sistema integrato di luoghi dedicati all’agricoltura, alla sana alimentazione, all’abitare sociale, alla cura dell’ambiente e all’organizzazione di eventi aggregativi e culturali nell’area metropolitana milanese. Il paesaggio di tutta la Lombardia fu modellato proprio dai sapienti agricoltori che vivevano e lavoravano nelle cascine. Il loro lavoro era aiutato dall’acqua: presente in grande quantità, sia sotto forma di fiumi e torrenti, sia sgorgante dai fontanili. Il metodo per sfruttarla al meglio fu lo scavo sin dall’epoca romana del sistema dei canali detti Navigli. Ai giorni nostri questi elementi fondamentali del territorio sono spesso trascurati. Questa tesi tratta del recupero di cinque cascine degradate che si trovano lungo il Naviglio della Martesana, nella zona che va da Milano al fiume Adda. Quest’area, ricca di Storia e di edifici di pregio grazie all’influenza del “Naviglio piccolo”, conserva ancora dei tratti della cultura contadina. Il progetto intende integrare queste cascine con la ciclovia Martesana, che affianca il canale ed è molto usata dai cittadini della zona ma anche dai sempre più numerosi ciclo-turisti, i quali necessitano di servizi ancora non presenti in quantità adeguata. Il recupero è volto a dare nuovi spazi per la produzione, vendita e consumo di beni agricoli, dotare di migliori servizi la ciclovia e supportare l’istituzione di un nuovo Parco Locale a Interesse Sovracomunale (PLIS) per ampliare la Rete Ecologica Regionale. Questa nuova infrastruttura verde costituirebbe un nuovo corridoio ecologico in grado di collegare i vari PLIS e parchi regionali presenti e di penetrare i centri abitati migliorando il benessere dei cittadini. Una famosa frase di Gio Ponti recita «L’Italia l’han fatta metà Iddio e metà gli architetti», noi aggiungiamo gli agricoltori, i quali da nord a sud hanno modellato la nostra terra rendendola unica nel mondo. Ecco, oggi l’agricoltura deve recuperare i propri spazi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/201683