In questo momento storico la nostra società sta vivendo una profonda trasformazione che sotto la spinta della diffusione delle tecnologie applicate all’informazione, sta modificando la natura delle relazioni tra le persone. Il designer contemporaneo sente l’esigenza di dare un contributo alla città rendendola viva di momenti socializzanti, avvicinandosi sempre di più alle persone, scendendo in strada, attraversando piazze, parchi e luoghi di incontro, per interpretare esigenze e desideri di chi vive la città quotidianamente, per ridisegnarne tempi e spazi per la socialità. Nella prima parte della tesi [capitoli 0/3] sono state argomentate le principali direzioni che sta prendendo la nostra società mostrando uno spaccato dal punto di vista territoriale, culturale e sociale. La vita nelle città produce un senso di isolamento e tende ad accrescere il carattere individualistico che le nuove tecnologie vanno in alcuni casi ad amplificare. Lo spazio pubblico è un momento importante da analizzare nel suo divenire contemporaneo e la rivalutazione del contesto urbano può portare a un innalzamento del benessere psico-fisico dei cittadini. La seconda parte del lavoro [capitoli 4/6] si sofferma sulla ricerca di alternative alle tendenze che portano l’individuo verso una rottura con i momenti socializzanti. L’analisi dei rapporti individuo-ambiente e individuo-individuo, in particolare delle dinamiche che si creano all’interno del quartiere cittadino, ha confermato l’importanza della condivisione delle esperienze, grazie alle quali, orientandosi al confronto e alla socializzazione, si può giungere anche a una riscoperta della vita sociale. Ponendosi in questa prospettiva, il designer può dare il suo contributo elaborando luoghi per lo svolgersi di situazioni socializzanti, per il divenire della comunicazione, pezzi di città che spezzano l’isolamento quotidiano. La terza parte [capitoli 7/8] è dedicata al cibo, in quanto medium scelto per il raggiungimento degli obiettivi che il progetto si pone. La convivialità, carattere unificante di un momento sociale, è stata qua presa in considerazione in quanto linguaggio universale e modo semplice di avvicinamento alle altre culture, momento di comunicazione di identità ma anche di comunità. L’ultima parte [capitoli 9/11] è dedicata alla progettazione di un sistema prodotto per lo spazio pubblico esterno urbano: il barbecue collettivo Convivium. Una sorta di “cucina condivisa”, priva di tecnologia e in cui lo scopo è quello di ritrovare il piacere del cucinare e, soprattutto, quello del cucinare insieme, agevolando la socializzazione e lo scambio di esperienza. L’idea è quella del coinvolgimento, della rimessa in atto di rituali spesso dimenticati, di forme di socialità spesso degenerate nella società contemporanea. La sua missione principale è sviluppare una conoscenza interculturale nella società civile e quindi operare una rigenerazione del tessuto sociale e una rigenerazione locale del tessuto urbano. Un punto di forza del progetto è la creazione di rapporti tra le persone, quindi apprendimento e scambio (sia sociale che culturale), ma anche collaborazione. Quest’ultima caratteristica può essere vista come un limite nel contesto a cui si fa riferimento; ciò ha portato alla scelta di una location specifica, che fosse coerente con i valori che il progetto intende esprimere, rendendo la fruizione del barbecue collettivo come un esperimento di vita da cittadini, un esercizio di civiltà.

"Convivium": il barbecue collettivo. Sistema prodotto per la convivialità nello spazio pubblico

CATENI, ALICE
2009/2010

Abstract

In questo momento storico la nostra società sta vivendo una profonda trasformazione che sotto la spinta della diffusione delle tecnologie applicate all’informazione, sta modificando la natura delle relazioni tra le persone. Il designer contemporaneo sente l’esigenza di dare un contributo alla città rendendola viva di momenti socializzanti, avvicinandosi sempre di più alle persone, scendendo in strada, attraversando piazze, parchi e luoghi di incontro, per interpretare esigenze e desideri di chi vive la città quotidianamente, per ridisegnarne tempi e spazi per la socialità. Nella prima parte della tesi [capitoli 0/3] sono state argomentate le principali direzioni che sta prendendo la nostra società mostrando uno spaccato dal punto di vista territoriale, culturale e sociale. La vita nelle città produce un senso di isolamento e tende ad accrescere il carattere individualistico che le nuove tecnologie vanno in alcuni casi ad amplificare. Lo spazio pubblico è un momento importante da analizzare nel suo divenire contemporaneo e la rivalutazione del contesto urbano può portare a un innalzamento del benessere psico-fisico dei cittadini. La seconda parte del lavoro [capitoli 4/6] si sofferma sulla ricerca di alternative alle tendenze che portano l’individuo verso una rottura con i momenti socializzanti. L’analisi dei rapporti individuo-ambiente e individuo-individuo, in particolare delle dinamiche che si creano all’interno del quartiere cittadino, ha confermato l’importanza della condivisione delle esperienze, grazie alle quali, orientandosi al confronto e alla socializzazione, si può giungere anche a una riscoperta della vita sociale. Ponendosi in questa prospettiva, il designer può dare il suo contributo elaborando luoghi per lo svolgersi di situazioni socializzanti, per il divenire della comunicazione, pezzi di città che spezzano l’isolamento quotidiano. La terza parte [capitoli 7/8] è dedicata al cibo, in quanto medium scelto per il raggiungimento degli obiettivi che il progetto si pone. La convivialità, carattere unificante di un momento sociale, è stata qua presa in considerazione in quanto linguaggio universale e modo semplice di avvicinamento alle altre culture, momento di comunicazione di identità ma anche di comunità. L’ultima parte [capitoli 9/11] è dedicata alla progettazione di un sistema prodotto per lo spazio pubblico esterno urbano: il barbecue collettivo Convivium. Una sorta di “cucina condivisa”, priva di tecnologia e in cui lo scopo è quello di ritrovare il piacere del cucinare e, soprattutto, quello del cucinare insieme, agevolando la socializzazione e lo scambio di esperienza. L’idea è quella del coinvolgimento, della rimessa in atto di rituali spesso dimenticati, di forme di socialità spesso degenerate nella società contemporanea. La sua missione principale è sviluppare una conoscenza interculturale nella società civile e quindi operare una rigenerazione del tessuto sociale e una rigenerazione locale del tessuto urbano. Un punto di forza del progetto è la creazione di rapporti tra le persone, quindi apprendimento e scambio (sia sociale che culturale), ma anche collaborazione. Quest’ultima caratteristica può essere vista come un limite nel contesto a cui si fa riferimento; ciò ha portato alla scelta di una location specifica, che fosse coerente con i valori che il progetto intende esprimere, rendendo la fruizione del barbecue collettivo come un esperimento di vita da cittadini, un esercizio di civiltà.
MORESCHI, CHIARA
ARC III - Facolta' del Design
31-mar-2011
2009/2010
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/20230