Our research was in part influenced by the work done currently in the Architecture and Urban studies Apartment at Politecnico di Milano about the development of new ways of housing in the contemporary world. It takes a deep look at the collective living movement as an answer to many of the current problems that Italy and Europe are facing. Among the many trends affecting us nowadays are a lack of affordable housing, a growing gap between how much workers earn and rental prices, an ageing population in the EU and increasing inequality. Amid these problems, co-living has emerged as a response to a variety of issues. Collective housing is in fact nothing new, it has existed for many years as a solution to these problems, but interest in new types of them is on the rise once more. The demand for affordable housing is especially high in Milan, which added to the social problematic is creating new problems which are not being addressed in the current market. We think that the role of architects in this matter is to be informed on what has been done until now, studying case studies and what we can design being aware of the current housing crisis. Our research tests if collective ways of living can be done in the context of social housing. Not done in a way that produces utopian buildings like it was done in the 19th century, but as a response to real needs and adaptation of existing regulations that have proved to be obsolete. The flexibility of an existing building which was originally built as social housing is where this can be tested. We explore this flexibility in terms of new typologies of mixed-use buildings, is it possible to combine living and working in our building, or to introduce public and commercial spaces in our buildings. We take a look at the boundaries of the private and the public because collective living is based on the idea of reducing privacy and placing greater emphasis on the community.

La nostra ricerca è stata in parte influenzata dal lavoro svolto attualmente nel Appartamento di architettura e studi urbani presso il Politecnico di Milano sullo sviluppo di nuovi modi di abitare nel mondo contemporaneo. Prende uno sguardo profondo al movimento della vita collettiva come risposta a molti dei problemi attuali che l'Italia e l'Europa stanno affrontando. Tra i tanti le tendenze che ci interessano al giorno d'oggi sono la mancanza di alloggi a prezzi accessibili, un divario crescente tra quanto guadagnano i lavoratori e i prezzi degli affitti, una popolazione che invecchia nell'UE e l'aumento delle disuguaglianze. In mezzo a questi problemi, il co-living ha emerse come risposta a una varietà di problemi. L'edilizia abitativa collettiva è infatti niente di nuovo, esiste da molti anni come soluzione a questi problemi, ma l'interesse per nuovi tipi di essi è di nuovo in aumento. La domanda di l'alloggio a prezzi accessibili è particolarmente alto a Milano, che si è aggiunto al sociale problematico è creare nuovi problemi che non vengono affrontati il mercato attuale. Pensiamo che il ruolo degli architetti in questa materia sia quello di essere informati su quanto fatto fino ad oggi, studiando casi studio e cosa possiamo progettare essendo consapevoli dell'attuale crisi abitativa. La nostra ricerca verifica se i modi di vivere collettivi possono essere fatti nel contesto di Housing sociale. Non fatto in un modo che produca edifici utopici simili è stato fatto nel XIX secolo, ma come risposta a bisogni reali e adattamento delle normative esistenti che si sono rivelate obsolete. La flessibilità di dove si trova un edificio esistente originariamente costruito come edilizia sociale questo può essere testato. Esploriamo questa flessibilità in termini di nuove tipologie di edifici ad uso misto, è possibile conciliare vita e lavoro nel ns edificio, o per introdurre spazi pubblici e commerciali nei nostri edifici. Diamo uno sguardo ai confini del privato e del pubblico perché collettivo living si basa sull'idea di ridurre la privacy e di metterne di più l'accento sulla comunità.

Building community through design : an evaluation of a co-living project in Milan

Pérez Banuet Farell, Guillermo;Arriaga Navarro, Fernanda
2022/2023

Abstract

Our research was in part influenced by the work done currently in the Architecture and Urban studies Apartment at Politecnico di Milano about the development of new ways of housing in the contemporary world. It takes a deep look at the collective living movement as an answer to many of the current problems that Italy and Europe are facing. Among the many trends affecting us nowadays are a lack of affordable housing, a growing gap between how much workers earn and rental prices, an ageing population in the EU and increasing inequality. Amid these problems, co-living has emerged as a response to a variety of issues. Collective housing is in fact nothing new, it has existed for many years as a solution to these problems, but interest in new types of them is on the rise once more. The demand for affordable housing is especially high in Milan, which added to the social problematic is creating new problems which are not being addressed in the current market. We think that the role of architects in this matter is to be informed on what has been done until now, studying case studies and what we can design being aware of the current housing crisis. Our research tests if collective ways of living can be done in the context of social housing. Not done in a way that produces utopian buildings like it was done in the 19th century, but as a response to real needs and adaptation of existing regulations that have proved to be obsolete. The flexibility of an existing building which was originally built as social housing is where this can be tested. We explore this flexibility in terms of new typologies of mixed-use buildings, is it possible to combine living and working in our building, or to introduce public and commercial spaces in our buildings. We take a look at the boundaries of the private and the public because collective living is based on the idea of reducing privacy and placing greater emphasis on the community.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
4-mag-2023
2022/2023
La nostra ricerca è stata in parte influenzata dal lavoro svolto attualmente nel Appartamento di architettura e studi urbani presso il Politecnico di Milano sullo sviluppo di nuovi modi di abitare nel mondo contemporaneo. Prende uno sguardo profondo al movimento della vita collettiva come risposta a molti dei problemi attuali che l'Italia e l'Europa stanno affrontando. Tra i tanti le tendenze che ci interessano al giorno d'oggi sono la mancanza di alloggi a prezzi accessibili, un divario crescente tra quanto guadagnano i lavoratori e i prezzi degli affitti, una popolazione che invecchia nell'UE e l'aumento delle disuguaglianze. In mezzo a questi problemi, il co-living ha emerse come risposta a una varietà di problemi. L'edilizia abitativa collettiva è infatti niente di nuovo, esiste da molti anni come soluzione a questi problemi, ma l'interesse per nuovi tipi di essi è di nuovo in aumento. La domanda di l'alloggio a prezzi accessibili è particolarmente alto a Milano, che si è aggiunto al sociale problematico è creare nuovi problemi che non vengono affrontati il mercato attuale. Pensiamo che il ruolo degli architetti in questa materia sia quello di essere informati su quanto fatto fino ad oggi, studiando casi studio e cosa possiamo progettare essendo consapevoli dell'attuale crisi abitativa. La nostra ricerca verifica se i modi di vivere collettivi possono essere fatti nel contesto di Housing sociale. Non fatto in un modo che produca edifici utopici simili è stato fatto nel XIX secolo, ma come risposta a bisogni reali e adattamento delle normative esistenti che si sono rivelate obsolete. La flessibilità di dove si trova un edificio esistente originariamente costruito come edilizia sociale questo può essere testato. Esploriamo questa flessibilità in termini di nuove tipologie di edifici ad uso misto, è possibile conciliare vita e lavoro nel ns edificio, o per introdurre spazi pubblici e commerciali nei nostri edifici. Diamo uno sguardo ai confini del privato e del pubblico perché collettivo living si basa sull'idea di ridurre la privacy e di metterne di più l'accento sulla comunità.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/204424