The wall has been an enduring architectural element throughout history, serving as a physical and symbolic boundary between spaces, communities, and nations. This research examines the multifaceted nature of the wall, exploring its historical evolution, cultural significance, and transformative potential as a boundary. The historical evolution of walls spans ancient civilizations, from the defensive fortifications of ancient Sumer and the mighty walls of Troy to the Great Wall of China and the medieval fortresses of Europe. Over time, walls have not only provided protection but have also shaped geopolitical landscapes, delineated territories, and influenced power dynamics. Culturally, walls have played a significant role in shaping identities and narratives. They have become symbols of division, exclusion, and conflict, often associated with negative connotations such as oppression and segregation. However, walls also hold cultural and historical value, representing heritage, craftsmanship, and architectural achievements. In contemporary society, the wall as a boundary continues to evoke strong emotions and debates. It serves as a physical deterrent against unauthorized access, smuggling, and security threats. However, there is a growing recognition of the need for balance, as excessive fortification can perpetuate divisions and hinder connectivity. Interestingly, walls perceived as limits can also be opportunities for positive change. Globally, boundary walls have been repurposed as cultural landmarks, public art installations, and spaces for community engagement, transcending their original purpose and fostering unity. Understanding walls as boundaries requires considering their historical context, cultural implications, and transformative possibilities. By examining their positive reuse and reimagining their role, architects, urban planners, and policymakers can contribute to creating inclusive, connected, and resilient environments that go beyond the limitations typically associated with boundaries.

Il muro è stato un elemento architettonico duraturo nel corso della storia, fungendo da confine fisico e simbolico tra spazi, comunità e nazioni. Questa ricerca esamina la natura sfaccettata del muro, esplorando la sua evoluzione storica, significato culturale e potenziale trasformativo come confine. L'evoluzione storica dei muri abbraccia antiche civiltà, dalle fortificazioni difensive dell'antica Sumeria e i possenti muri di Troia alla Grande Muraglia cinese e le fortezze medievali europee. Nel corso del tempo, i muri non hanno solo fornito protezione, ma hanno anche plasmato il panorama geopolitico, delineato territori e influenzato dinamiche di potere. Culturalmente, i muri hanno svolto un ruolo significativo nello shaping delle identità e delle narrazioni. Sono diventati simboli di divisione, esclusione e conflitto, spesso associati a connotazioni negative come oppressione e segregazione. Tuttavia, i muri hanno anche un valore culturale e storico, rappresentando patrimonio, maestria artistica e risultati architettonici. Nella società contemporanea, il muro come confine continua a evocare forti emozioni e dibattiti. Serve come deterrente fisico contro l'accesso non autorizzato, il contrabbando e le minacce alla sicurezza. Tuttavia, vi è una crescente consapevolezza della necessità di equilibrio, poiché una eccessiva fortificazione può perpetuare divisioni e ostacolare la connettività. È interessante notare che i muri percepiti come limiti possono anche rappresentare opportunità per un cambiamento positivo. A livello globale, i muri di confine sono stati riutilizzati come punti di riferimento culturali, installazioni d'arte pubblica e spazi per il coinvolgimento della comunità, superando il loro scopo originale e favorire l'unità. Comprendere i muri come confini richiede di considerare il loro contesto storico, implicazioni culturali e possibilità trasformative. Esaminando il loro riutilizzo positivo e immaginando il loro ruolo, architetti, urbanisti e responsabili delle politiche possono contribuire a creare ambienti inclusivi, connessi e resilienti che vanno oltre le limitazioni tipicamente associate ai confini.

Beyond walls: the social impact in overcoming thresholds

Dogaru, Martina Lucia
2022/2023

Abstract

The wall has been an enduring architectural element throughout history, serving as a physical and symbolic boundary between spaces, communities, and nations. This research examines the multifaceted nature of the wall, exploring its historical evolution, cultural significance, and transformative potential as a boundary. The historical evolution of walls spans ancient civilizations, from the defensive fortifications of ancient Sumer and the mighty walls of Troy to the Great Wall of China and the medieval fortresses of Europe. Over time, walls have not only provided protection but have also shaped geopolitical landscapes, delineated territories, and influenced power dynamics. Culturally, walls have played a significant role in shaping identities and narratives. They have become symbols of division, exclusion, and conflict, often associated with negative connotations such as oppression and segregation. However, walls also hold cultural and historical value, representing heritage, craftsmanship, and architectural achievements. In contemporary society, the wall as a boundary continues to evoke strong emotions and debates. It serves as a physical deterrent against unauthorized access, smuggling, and security threats. However, there is a growing recognition of the need for balance, as excessive fortification can perpetuate divisions and hinder connectivity. Interestingly, walls perceived as limits can also be opportunities for positive change. Globally, boundary walls have been repurposed as cultural landmarks, public art installations, and spaces for community engagement, transcending their original purpose and fostering unity. Understanding walls as boundaries requires considering their historical context, cultural implications, and transformative possibilities. By examining their positive reuse and reimagining their role, architects, urban planners, and policymakers can contribute to creating inclusive, connected, and resilient environments that go beyond the limitations typically associated with boundaries.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
18-lug-2023
2022/2023
Il muro è stato un elemento architettonico duraturo nel corso della storia, fungendo da confine fisico e simbolico tra spazi, comunità e nazioni. Questa ricerca esamina la natura sfaccettata del muro, esplorando la sua evoluzione storica, significato culturale e potenziale trasformativo come confine. L'evoluzione storica dei muri abbraccia antiche civiltà, dalle fortificazioni difensive dell'antica Sumeria e i possenti muri di Troia alla Grande Muraglia cinese e le fortezze medievali europee. Nel corso del tempo, i muri non hanno solo fornito protezione, ma hanno anche plasmato il panorama geopolitico, delineato territori e influenzato dinamiche di potere. Culturalmente, i muri hanno svolto un ruolo significativo nello shaping delle identità e delle narrazioni. Sono diventati simboli di divisione, esclusione e conflitto, spesso associati a connotazioni negative come oppressione e segregazione. Tuttavia, i muri hanno anche un valore culturale e storico, rappresentando patrimonio, maestria artistica e risultati architettonici. Nella società contemporanea, il muro come confine continua a evocare forti emozioni e dibattiti. Serve come deterrente fisico contro l'accesso non autorizzato, il contrabbando e le minacce alla sicurezza. Tuttavia, vi è una crescente consapevolezza della necessità di equilibrio, poiché una eccessiva fortificazione può perpetuare divisioni e ostacolare la connettività. È interessante notare che i muri percepiti come limiti possono anche rappresentare opportunità per un cambiamento positivo. A livello globale, i muri di confine sono stati riutilizzati come punti di riferimento culturali, installazioni d'arte pubblica e spazi per il coinvolgimento della comunità, superando il loro scopo originale e favorire l'unità. Comprendere i muri come confini richiede di considerare il loro contesto storico, implicazioni culturali e possibilità trasformative. Esaminando il loro riutilizzo positivo e immaginando il loro ruolo, architetti, urbanisti e responsabili delle politiche possono contribuire a creare ambienti inclusivi, connessi e resilienti che vanno oltre le limitazioni tipicamente associate ai confini.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/206954