Migratory movements have been a recurring phenomenon throughout human history. Since ancient times, individuals have migrated in search of better opportunities, security, or to escape conflict and persecution. Nevertheless, the scale and intricacy of contemporary migration movements present an unparalleled challenge. This thesis focuses precisely on the complexity characterising modern migratory movements. Specifically, it examines the correlation between urban planning and refugee camps, using the Middle East as a case study. The Middle East, particularly Jordan, offers an excellent backdrop due to its long-standing presence of various refugee populations. Palestinian refugees have resided in Jordan for over fifty years, while Syrian refugees have sought shelter there for more than a decade. Therefore, the selection of the Zaatari Camp underscores the necessity of shifting the perspective on camp observation and planning. Established in 2012, the Zaatari Camp has evolved into a proto city, boasting a sophisticated social structure aimed at meeting the needs of its substantial population. This research primarily investigates the housing strategies currently employed to provide protection for refugees, with refugee camps remaining a prevalent approach. Despite conflicts persisting and becoming increasingly complex in different regions of the world, refugee camps are still often viewed as temporary and emergency solutions. However, the reality is that many camps have endured for decades, accommodating multiple generations of refugees. Furthermore, this study recognizes the importance of exploring a broader perspective on urban planning within refugee camps. It highlights the temporariness aspect while striving to reconcile the need for short-term solutions with sustainable and dignified living conditions for refugees. By examining the case study of the Zaatari camp in the Middle East and analysing the relationship between urban planning and refugee camps, this research aims to make a theoretical contribution to addressing this complex and pressing challenge. Overall, this research underscores the necessity for a paradigm shift in the management of refugee camps, emphasizing the role of urban planning in providing refugees with decent living conditions. By considering camps as cities and refugees as formal citizens, urban planning can foster a more sustainable and inclusive approach to refugee camp design. The findings of this study aim to contribute to broader discussions and inform future perspectives on the future of refugee camps.

I movimenti migratori non sono un fenomeno nuovo nella storia dell'umanità. Fin dai tempi antichi, le persone si sono spostate da un luogo all'altro in cerca di migliori opportunità, sicurezza o per sfuggire a conflitti e persecuzioni. Tuttavia, l'ampiezza e la complessità dei movimenti migratori attuali rappresentano una sfida senza precedenti. L’interesse della tesi nasce proprio da questa complessità che caratterizza i movimenti migratori contemporanei. Nel dettaglio, la tesi indaga la relazione tra pianificazione urbana e campi profughi, concentrandosi sul contesto del Medio Oriente come caso di studio. Il Medio Oriente, e più in particolare la Giordania, rappresentano un ottimo caso studio in quanto vi sono molteplici popolazioni rifugiate che vivono nel paese da decenni. I rifugiati Palestinesi vivono nel contesto Giordano da più di cinquant’anni; i rifugiati siriani sono accolti nel paese da più di un decennio. In tal senso, la scelta del casto studio di Zaatari Camp rappresenta la necessità di cambiare prospettiva di osservazione e pianificazione dei campi. Difatti, il campo è stato costruito nel 2012 e si può affermare che sia divenuto una città a tutti gli effetti. Nel corso degli anni ha sviluppato una struttura sociale complessa che cerca di soddisfare le esigenze della sua numerosa popolazione. La ricerca indaga in particolare le risposte abitative che sono oggi adottate al fine di garantire protezione ai rifugiati. Tra le principali vi sono ancora i campi profughi. Nonostante l'aumento della durata e della complessità dei conflitti in diverse regioni del mondo, i campi profughi continuano ad essere spesso concepiti come strutture temporanee e di emergenza. Tuttavia, la realtà è che molti campi profughi esistono da decenni, ospitando diverse generazioni di rifugiati. Questa ricerca nasce inoltre dal riconoscimento che è fondamentale esplorare una prospettiva più ampia sulla pianificazione urbana nei campi profughi, considerando l'aspetto della temporaneità e cercando di conciliare la necessità di soluzioni a breve termine con una qualità di vita sostenibile e dignitosa per i rifugiati. Attraverso l'analisi del caso di studio del campo di Zaatari nel Medio Oriente e l'esame delle relazioni tra pianificazione urbana e campi profughi, si cerca di fornire un contributo teorico per affrontare questa sfida complessa e urgente. Complessivamente, questa ricerca evidenzia la necessità di un cambio di paradigma nella gestione dei campi profughi, sottolineando il ruolo dell'urbanistica nel fornire condizioni di vita dignitose per i rifugiati. Considerando i campi come città e i rifugiati come cittadini formali, la pianificazione urbana può contribuire a un approccio più sostenibile e inclusivo nella progettazione dei campi profughi. I risultati di questo studio mirano a contribuire a discussioni più ampie e a informare le prospettive future sul futuro dei campi profughi.

Refugee camps as cities : Zaatari camp: as a groundbreaking case study on temporary settlements evolving into permanent urban centres

Oldani, Giulia
2022/2023

Abstract

Migratory movements have been a recurring phenomenon throughout human history. Since ancient times, individuals have migrated in search of better opportunities, security, or to escape conflict and persecution. Nevertheless, the scale and intricacy of contemporary migration movements present an unparalleled challenge. This thesis focuses precisely on the complexity characterising modern migratory movements. Specifically, it examines the correlation between urban planning and refugee camps, using the Middle East as a case study. The Middle East, particularly Jordan, offers an excellent backdrop due to its long-standing presence of various refugee populations. Palestinian refugees have resided in Jordan for over fifty years, while Syrian refugees have sought shelter there for more than a decade. Therefore, the selection of the Zaatari Camp underscores the necessity of shifting the perspective on camp observation and planning. Established in 2012, the Zaatari Camp has evolved into a proto city, boasting a sophisticated social structure aimed at meeting the needs of its substantial population. This research primarily investigates the housing strategies currently employed to provide protection for refugees, with refugee camps remaining a prevalent approach. Despite conflicts persisting and becoming increasingly complex in different regions of the world, refugee camps are still often viewed as temporary and emergency solutions. However, the reality is that many camps have endured for decades, accommodating multiple generations of refugees. Furthermore, this study recognizes the importance of exploring a broader perspective on urban planning within refugee camps. It highlights the temporariness aspect while striving to reconcile the need for short-term solutions with sustainable and dignified living conditions for refugees. By examining the case study of the Zaatari camp in the Middle East and analysing the relationship between urban planning and refugee camps, this research aims to make a theoretical contribution to addressing this complex and pressing challenge. Overall, this research underscores the necessity for a paradigm shift in the management of refugee camps, emphasizing the role of urban planning in providing refugees with decent living conditions. By considering camps as cities and refugees as formal citizens, urban planning can foster a more sustainable and inclusive approach to refugee camp design. The findings of this study aim to contribute to broader discussions and inform future perspectives on the future of refugee camps.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
18-lug-2023
2022/2023
I movimenti migratori non sono un fenomeno nuovo nella storia dell'umanità. Fin dai tempi antichi, le persone si sono spostate da un luogo all'altro in cerca di migliori opportunità, sicurezza o per sfuggire a conflitti e persecuzioni. Tuttavia, l'ampiezza e la complessità dei movimenti migratori attuali rappresentano una sfida senza precedenti. L’interesse della tesi nasce proprio da questa complessità che caratterizza i movimenti migratori contemporanei. Nel dettaglio, la tesi indaga la relazione tra pianificazione urbana e campi profughi, concentrandosi sul contesto del Medio Oriente come caso di studio. Il Medio Oriente, e più in particolare la Giordania, rappresentano un ottimo caso studio in quanto vi sono molteplici popolazioni rifugiate che vivono nel paese da decenni. I rifugiati Palestinesi vivono nel contesto Giordano da più di cinquant’anni; i rifugiati siriani sono accolti nel paese da più di un decennio. In tal senso, la scelta del casto studio di Zaatari Camp rappresenta la necessità di cambiare prospettiva di osservazione e pianificazione dei campi. Difatti, il campo è stato costruito nel 2012 e si può affermare che sia divenuto una città a tutti gli effetti. Nel corso degli anni ha sviluppato una struttura sociale complessa che cerca di soddisfare le esigenze della sua numerosa popolazione. La ricerca indaga in particolare le risposte abitative che sono oggi adottate al fine di garantire protezione ai rifugiati. Tra le principali vi sono ancora i campi profughi. Nonostante l'aumento della durata e della complessità dei conflitti in diverse regioni del mondo, i campi profughi continuano ad essere spesso concepiti come strutture temporanee e di emergenza. Tuttavia, la realtà è che molti campi profughi esistono da decenni, ospitando diverse generazioni di rifugiati. Questa ricerca nasce inoltre dal riconoscimento che è fondamentale esplorare una prospettiva più ampia sulla pianificazione urbana nei campi profughi, considerando l'aspetto della temporaneità e cercando di conciliare la necessità di soluzioni a breve termine con una qualità di vita sostenibile e dignitosa per i rifugiati. Attraverso l'analisi del caso di studio del campo di Zaatari nel Medio Oriente e l'esame delle relazioni tra pianificazione urbana e campi profughi, si cerca di fornire un contributo teorico per affrontare questa sfida complessa e urgente. Complessivamente, questa ricerca evidenzia la necessità di un cambio di paradigma nella gestione dei campi profughi, sottolineando il ruolo dell'urbanistica nel fornire condizioni di vita dignitose per i rifugiati. Considerando i campi come città e i rifugiati come cittadini formali, la pianificazione urbana può contribuire a un approccio più sostenibile e inclusivo nella progettazione dei campi profughi. I risultati di questo studio mirano a contribuire a discussioni più ampie e a informare le prospettive future sul futuro dei campi profughi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/207203